Email

info@animaeradici.com

Amo quando in film, serie tv e contenuti mainstream simili appaiono le Costellazioni Familiari ma guardando Another Self sono rimasta davvero contenta di come sono state rappresentate. Questa serie turca, infatti, ha voluto stupire mostrando davvero quello che sono. Così, quando mi chiedono che lavoro faccio o vogliono capirlo meglio io dico di guardare questa serie Netflix perché ne è una prova lampante. Ne avevo già parlato in passato su Instagram e nella mia newsletter (sei iscritta, vero? … altrimenti recupera subito) ma ho avvertito l’esigenza di approfondire ancora qualche aspetto, così eccoci qui.



Another Self trama episodio 1: i nodi irrisolti per la morte del padre di Sevgi 

Nella serie Netflix Another Self si parla di tre donne: Ada, medico scettico su qualsiasi cosa non sia approvata e dimostrata dalla scienza, Leyla, influencer apparentemente superficiale e felice, Sevgi, avvocatessa malata di tumore.

Il primo episodio inizia proprio dalle vicissitudini di Sevgi che, dopo aver seguito il protocollo di cura tradizionale per il cancro, decide di intraprendere un viaggio (che si dimostrerà essere anche simbolico) verso Ayvalık, una località di mare dove vive Zaman, un costellatore familiare molto apprezzato.

Prima di continuare è importante ricordare che la cura della malattia fisica è compito del medico, non di un lavoro energetico. Quello che in questi casi si fa con le costellazioni è studiarne l’aspetto simbolico e lavorare affinché l’armonia emerga il più possibile.

Dicevamo, è un viaggio che fa emergere in tutte e tre le donne i nodi irrisolti taciuti a sé stesse da anni e che chiedevano di essere visti e lasciati andare perché la coscienza umana ha bisogno di ordine. Si vede come le vecchie ferite sepolte da strati di corazze e quotidianità piene di resistenze siano crollate da una forza fatta di vita e amore. Si è creata una sorta di resa intrinseca di accettazione di meccanismi maggiori che hanno abbattuto i muri e hanno permesso di vedere cosa c’era oltre il conosciuto, tangibile e materico.

La costellazione familiare che ha sciolto la dinamica vittima e carnefice 

Viene, così, mostrata la costellazione di Sevgi dove emerge un suo trauma d’infanzia: il padre venne ucciso da un usuraio al luna park di fronte agli occhi di una Sevgi bambina. 

Dalla costellazione familiare emerge che la vittima (il padre) e il carnefice (l’usuraio) avevano bisogno di fare pace. Questo conflitto irrisolto viveva dentro di lei da anni ma la costellazione mostra anche un altro movimento: inconsciamente voleva seguire il padre, anche nella morte. Da qui si sono creati molti cortocircuiti, tra i quali il tentativo di lenire il dolore della madre facendosene carico e portandolo dentro di sé.

Con le frasi chiave il costellatore riprogramma l’ordine infranto e Sevgi inizia a sbloccarsi anche grazie a dei sogni. Può accadere, infatti, che dopo una costellazione familiare si solleciti l’attività onirica perché sogni e costellazioni hanno la stessa texture.

C’è, infine, un simbolo che voglio evidenziarti e che appare sia all’inizio che alla fine dell’episodio: il melograno. Di lui ti ho parlato qui. In pochissime parole, è simbolo di vita-morte-vita, rinascita e resurrezione dagli abissi

Another Self trama episodio 2: la costellazione di Leyla e la paura dell’acqua

Nel secondo episodio vediamo un trauma transgenerazionale riguardante la bisnonna di Leyla. Quest’ultima vive una vita apparentemente scintillante ma accanto ad un marito ricco che la tradisce di continuo e un bambino piccolo da crescere.

Nella sua costellazione la si vede scegliere come rappresentante di se stessa un uomo che, una volta messo in campo e attivato il sistema (si tratta dei campi morfogenetici), dice di sentirsi annegare ed è così che Leyla si sente nei confronti del mare. A questo punto il costellatore inserisce un rappresentante che rappresenti la sensazione di annegamento e mette Ada che, nonostante sia molto scettica, percepisce forte e chiara la sensazione di annegamento e mal di testa.

A questo punto Zaman chiede a Leyla se nel suo albero qualcuno fosse annegato e lei dice che alcuni suoi avi erano di Creta mentre il bisnonno era turco e abbandonarono l’isola su una barca. In un flashback si vede che la bisnonna su questa barca fu uccisa con un colpo in testa e poi gettata in acqua.

Ecco spiegate le sensazioni di annegamento e l’avversione di Leyla per il mare. A questo punto il costellatore inserisce il carnefice, ponendolo di fronte ad Ada (che era la vittima) e a lei viene voglia di colpirlo. Anche qui emerge una dinamica vittima-carnefice che chiedeva di essere riappacificata. Zaman, allora, consiglia a Leyla di rilasciare una candela in acqua in segno di congedo (si tratta di un atto psicomagico) e da qui inizia anche un suo rilascio emotivo importante.

costellazione paura dell'acqua Leyla

La costellazione nel secondo episodio: alcune precisazioni

Molto bello come episodio ma ho una precisazione da farti: io non aprirei mai un sistema, o metterei in atto una costellazione, per poi dare informazioni così precise (i flashback sono un ottimo strumento cinematografico ma la realtà è un po’ diversa). So che molti miei colleghi si ‘lanciano’ in interpretazioni del campo così dettagliate senza informazioni genealogiche pregresse. Alcune mie clienti mi hanno riferito di aver visto in costellazione bisnonni dalle doppie vite, sviluppi futuri et simili. Ma io non lavoro così.

Dobbiamo ricordare che quando ‘apriamo il campo’ lì dentro ci sono le memorie di 14 generazioni ed è complesso contestualizzarle perché la coscienza dell’albero tende a prendere un evento antico e ‘appiccicarlo’ su uno nuovo, come fossero vecchie fotografie. Ti faccio un esempio: se arriva Geltrude e mi dice che si ricorda benissimo di aver avuto una sorella con la quale giocava ma che poi è sparita e di questa sorella non c’è traccia documentale, anche i genitori ne negano l’esistenza, non vuol dire che Geltrude sia folle, ma quella bambina ‘che c’è ma poi scompare’ potrebbe essere una traccia energetica di qualcosa di antico, magari la sorella maggiore del trisavolo, morta da piccola e dimenticata con il passare del tempo.

Zaman ha lavorato bene ma personalmente avrei iniziato la costellazione cercando di comprendere il racconto che quell’albero aveva dell’acqua. Sempre a questo proposito, ti riporto una mia esperienza: per anni le costellazioni mostravano una dinamica vittima-carnefice tra maschile e femminile nell’albero di mio padre. Ma non ne ho trovato traccia nella realtà. Facendo ricerche, però, ho scoperto che un avo rimase vedovo 5 volte. Questo evento venne letto come vittima-carnefice, ma è un racconto simbolico che ha poco a che fare con la realtà oggettiva dei fatti.

Another Self trama episodio 3: la costellazione di Ada e il trauma da morte violenta 

Il terzo episodio è concentrato su Ada che, nonostante il suo scetticismo, decide di essere costellata.
La sua costellazione inizia con la sua rappresentante che sente un dolore nel petto, come se andasse a fuoco. Il costellatore aggiunge altri 2 rappresentanti per la sua famiglia materna e le chiede se c’è stato qualche omicidio nell’albero della madre ma Ada è ostile e totalmente barricata nelle sue resistenze. Nel frattempo, una rappresentante ha di fronte agli occhi un flashback di un campo di papaveri mentre viene inserito un rappresentante che si stende per rappresentare un morto.

Si vede un flashback di un’antenata di Ada che venne violentata da alcuni soldati e che apprese dal padre della morte del suo fidanzato. Insieme al genitore scappò attraverso un campo di papaveri ma il padre ad un certo punto la uccise perché lo stupro all’epoca era una forma di disonore familiare.

Nella costellazione si nota, poi, come all’antenata tremi una mano, lo stesso tremore che ha Ada mentre opera e che l’ha portata ad essere licenziata. Questa “similitudine” parla della dinamica vittima (figlia) carnefice (padre) che ha bisogno di essere riappacificata e, attraverso una frase chiave, la protagonista si libera dal peso portato.

costellazione trauma da morte violenta

Another Self trama episodio 4: tre amiche con dinamiche genealogiche simili

Ada è la donna più complessa della serie tv: il suo rapporto con il maschile è duro, crudo e pieno di risentimento. Infatti, nel corso della serie si vede il triangolo tra lei, il marito e il suo ex storico con il quale non era del tutto in pace. È una donna che si è tuffata nel lavoro per non sentire, fino a quando quel sentire è diventato una questione di sopravvivenza.  

In questo episodio, benché poco convinta, Ada segue il consiglio di Zaman e chiama la madre, con la quale il rapporto è teso, per chiederle se è a conoscenza di omicidi nel suo albero genealogico. Lì per lì dice di no, ma poi ricorda la sorella della nonna, morta in un campo di papaveri, e piano piano anche la protagonista inizia a sciogliere i suoi nodi.

Nel frattempo, per la prima volta nella sua vita, Leyla riesce ad immergersi in mare, senza quasi rendersene conto. Suo figlio sta nuotando e, per mezzo secondo, lo perde di vista, così si tuffa per recuperarlo. Ha superato la sua paura! Anche Sevgi sperimenta una nuova apertura verso il maschile che sa di vita, fiducia e futuro e che si concretizza nella figura di Fiko.

È davvero interessante notare come le tre amiche abbiano dinamiche genealogiche simili. Non ci si incontra mai per caso, siamo sempre appuntamenti genealogici latenti.

Anche gli uomini presenti nella serie hanno storie genealogiche differenti ma che si incastrano tra loro come puzzles. In un flashback si vede Selim, il marito di Ada, assistere inerme ad un terremoto, quello in cui aveva perso casa e madre; poco prima i genitori stavano litigando e il padre lo stava umiliando. Dalla costellazione ne emerge il senso di colpa per essere sopravvissuto alla madre e non averla salvata. Tutto questo l’ha spostato nella relazione con Ada, cercando di “salvarla” in continuazione mentre, in realtà, vuole inconsciamente salvare sua madre.

Nell’episodio, infatti, ha ripetuto più volte di ‘averla salvata’ ma è davvero questo il ruolo di un uomo? Alla base di questa relazione ci sono evidenti spostamenti energetici: nodi genealogici irrisolti da una parte che vengono proiettati su un’altra parta.

Potremmo porci queste domande quando cerchiamo di salvare qualcuno: chi sono io per sapere qual è il destino di quest’anima e cos’è giusto per lei? Chi sto salvando veramente? 

Nell’albero cercherei se ci sono state morti tragiche, vite difficilissime con destini nefasti, madri morte presto e bambini non nati.

simbolismo papaveri Ada Another Self Netflix

Another Self episodio 5: la costellazione di Toprak e l’irretimento con il destino del nonno

È interessante vedere anche la competizione tra Selim e Toprak, l’ex di Ada. È una questione tra uomini. Sono arrivati alle mani e Toprak ne ha pagato le conseguenze venendo denunciato alle autorità. È tutto un ‘io sono meglio di te’ e un non voler rispettare la gerarchia che c’è anche nelle relazioni: l’ex era lì prima del marito, quindi il marito, che viene dopo, deve accettare questo ex altrimenti si crea disordine. Se non lo accetta vanno viste altre cose nel maschile e dall’episodio si evincono le dinamiche di Selim con il padre, mentre Toprak ha una storia altrettanto dolorosa alle spalle. Il nonno era capo di una tribù nomade e venne arrestato per omicidio. Dalla costellazione è emerso che dietro ai problemi con la legge c’è la fedeltà al destino del nonno. Emerge anche che Toprak, padre di una bambina residente in Olanda, anche là abbia fatto a botte con un uomo e sia stato rimpatriato per questo motivo. 

Nella sua costellazione il suo rappresentante si sente ‘come se non fosse lui’ e percepisce i piedi sepolti nel cemento, non riesce a respirare, quindi viene inserito un rappresentate che rappresenti il soffocamento. Quest’ultimo si siede a terra e guarda il pavimento, che in costellazione potrebbe essere il mondo dei morti. Piano piano il costellatore inserisce il padre di Toprak, con il quale è in perenne conflitto, ed emergono tutti i nodi irrisolti di quest’ultimo nei confronti del padre arrestato (nonno di Toprak). Il padre rifiuta il padre e, senza rendersi conto, rifiuta il figlio, poiché questo gli rappresenta il maschile.

Il nonno è stato in prigione, il padre ha imprigionato sé stesso nel rifiuto e Toprak, con l’arresto e l’espatrio, è rimasto fedele almeno in parte al destino del nonno. Quest’ultimo venne impiccato anche se innocente, ecco spiegato il senso di soffocamento. 

Un classico movimento di amore cieco transgenerazionale. Vedi come Toprak e Selim abbiano lo stesso linguaggio genealogico? 

I contrasti la madre e con il padre che hanno origine dagli antenati

Ada, per trovarsi in mezzo a quei due fuochi, vuol dire che ha una situazione genealogica simile: il conflitto con la madre. Con due uomini in “corto circuito” con il padre, per compensazione arcaica, non è strano che arrivi una donna in “corto circuito” con la madre.

Si vede, infatti, come la nonna materna avesse rifiutato le nozze della madre di Ada: aveva messo al mondo tre figli ma lei era l’unica ad essere rimasta in vita e le doveva completa obbedienza. Le rinfacciò, poi, i sacrifici fatti perché studiasse e non “perdesse” tutto in un matrimonio.

conflitti con la madre antenate

Come finisce la costellazione di Ada in Another Self

Intanto Ada, scossa dall’improvviso infarto che ha colpito la madre, decide di approfondire l’aspetto energetico di questo evento. Stavolta Zaman svolge la costellazione con dei pupazzetti. Le costellazioni, infatti, possono svolgersi in gruppo, in presenza o online, coi pupazzetti sia online che di persona e in visualizzazione. Solitamente nelle sessioni individuali si usano i Playmobil, ma è sempre a libera discrezione del sentire del Costellatore, io ad esempio, quando lavoro in presenza uso anche bamboline di legno! La scelta dipende da tanti fattori ma il risultato non cambia.

Nel set ricreato in questo episodio con i pupazzetti il costellatore lascia che Ada posizioni il proprio rappresentante/pupazzetto, quello della madre e della nonna al centro del tavolo, ricreando così il campo costellativo. Dalla più anziana si sente “emanare” una sorta di gelo, c’è un blocco energetico antico, così viene inserita la bisnonna ed emerge un senso di pianto interrotto. La bisnonna si è sempre sentita in colpa per aver abbandonato la sorella al suo destino nel campo di papaveri. Una volta sciolto questo nodo energetico con le frasi chiave e i pupazzetti, c’è stato un ricongiungimento transgenerazionale del femminile. Questo passaggio sacro serve per accettare la vita così com’è e com’è stata perché nonostante tutto è arrivata fino a noi e possiamo farne grandi cose.

Ecco che l’infarto (tralasciando in questa sede l’aspetto medico che comunque è presente e richiede le adeguate cure), energeticamente inteso come un “dolore al cuore”, rappresentava tutto ciò che è emerso dalla costellazione. 

È interessante vedere come i segreti di famiglia emergano con naturalezza e come questi abbiano impattato la vita del collettivo. È molto bello vedere anche come i protagonisti sentano con chiarezza gli effetti benefici su di sé, tanto potenti quanto concreti. E tutto questo ti assicuro che non accade solo nel film ma anche nella vita reale, ne parlo spesso nella mia newsletter, raccontando le esperienze di alcune mie clienti. Per questo, e per tanti altri approfondimenti, ti aspetto in Anahata!



Sabina

Nella vita traduco Simboli e Metafore in parole semplici.

Articoli consigliati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.