Credo fermamente nell’importanza della sorellanza e nell’energia femminile. E conosco bene gli effetti benefici che queste due forze della natura abbinate possono avere sulla vita quotidiana.
Mi è capitato di recente di parlare con un mio amico e raccontargli delle mie letture sui cerchi di donne nell’antichità e lui, molto sarcasticamente, mi ha chiesto come mai ci siamo ridotte a tirarci i capelli a vicenda.
Questa affermazione così spontanea mi ha fatto riflettere e così oggi ho deciso di parlarti di questi gruppi di donne che si univano in cerchio. Si tratta di un’usanza molto antica che però sta cercando pian piano di ritornare anche nel presente.
I cerchi di donne
In tutti i popoli antichi le donne si riunivano in cerchio almeno una volta al mese all’interno di tende o capanne. Questo avveniva durante la fase del flusso mestruale e rappresentava un importante momento di sostegno reciproco, vicinanza, scambio, condivisione di esperienze e tradizioni. Tutto ciò donava maggior sicurezza nell’affrontare il quotidiano perché ogni donna sapeva che se avesse allungato la mano avrebbe trovato quella di una sorella pronta a sostenerla.
Poi qualcosa è cambiato. Potremmo dare la colpa al patriarcato, al maschilismo e agli uomini in generale, ma io dubito che siano stati loro i veri responsabili del nostro distacco dalle sacre usanze.
Approfondirò il tema del patriarcato e della sorellanza nella prossima newsletter, dove troverai anche un ebook dedicato alla Luna piena in Sagittario e un rituale per aiutarti a riconnetterti alla madre terra.
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I cerchi di potere e il sacro femminile
Il cerchio è un elemento sacro per il femminile perché rappresenta la ciclicità della vita, della natura, delle fasi della Luna, di quelle del mestruo e dell’ovulazione, simbolo di vita per antonomasia. Io stessa partecipo ai cerchi due volte al mese e da quando ho iniziato ho notato dei piacevoli cambiamenti assolutamente oggettivi, qui sotto te ne elenco qualcuno.
• Maggiore connessione con il genere femminile.
• Una maggiore consapevolezza sulle mie credenze legate alle donne, alla vita, alle emozioni e alla quotidianità.
• Nuovi spunti per integrare al meglio una nuova idea di sessualità, più sacra e più vicina ai miei bisogni.
• Assenza di giudizio e profondo ascolto reciproco nei confronti delle storie di altre donne.
E su quest’ultimo punto vale la pena fare delle riflessioni.

Come superare la competizione con altre donne
Sarà capitato anche a te di sentirti giudicata da altre donne per il tuo atteggiamento o per il tuo abbigliamento, magari anche per la forma fisica. Oppure avrai sentito qualche donna esprimere giudizi di questo tipo su altre donne o magari sei stata proprio tu a farlo. Credo sia molto normale attraversare queste fasi, ci passiamo tutte!
Io, ad esempio, per molti anni ho faticato ad empatizzare con diverse amiche/conoscenti che hanno scelto di continuare a vivere una relazione malsana con uomini disallineati anziché intraprendere un bel percorso psicoterapeutico, del quale io sono sempre una fervida sostenitrice.
Poi, però, mi è scattato dentro qualcosa e ho capito che ogni forma di giudizio verso il prossimo è già un grande racconto. Questo può parlare di qualche evento doloroso accaduto nell’albero genealogico, che non è stato elaborato dalle antenate e così è finito cristallizzato nella coscienza dell’albero stesso.
Oppure può essere Biancaneve a parlare (non sono impazzita, questo non è solo un personaggio delle fiabe ma un archetipo che spesso vive in noi, te ne parlo qui) o magari la Regina Cattiva ha qualcosa da dirci (anche in questo caso trovi qui tutta la spiegazione).
Ho capito anche che mettere mano a quelle disarmonie così profonde nella storia individuale è un atto di amore, forza e coraggio che ognuna di noi ha diritto di fare con i propri tempi e questi tempi sono sempre in accordo con qualcosa di più grande e saggio di noi.
Sono dinamiche che hanno mille sfaccettature e che meriterebbero altrettanti approfondimenti, ma mi soffermo sulla questione energetica legata alle antenate, ai loro vissuti e ai loro dolori.
La sorellanza come sperimentarla e perché ne abbiamo bisogno
Ho notato che certe forme di rifiuto del femminile che qualcuna di noi mostra non sono messe in atto nei confronti del femminile stesso ma dei ricordi dolorosi che questo porta con sé.
Te ne ho parlato qui e posso parlarti anche di quanto magnifico sia stato sperimentare la sorellanza durante l’evento che ho organizzato con Sofia una meravigliosa counselor specializzata in respirazioni consapevoli e cerchi di donne.
È stato emozionante ascoltare e accogliere i vissuti di tutte quelle donne che hanno avuto il coraggio di mettersi in gioco per creare qualcosa di nuovo. Osservando i movimenti attuali vedo quanto si stia manifestando sempre di più il bisogno di ritornare alle origini e a ciò che abbiamo considerato sacro per secoli.
Credo anche che questo allontanamento abbia avuto un suo senso più elevato. Nel corso dei secoli la coscienza femminile si è evoluta e sono sempre di più le donne che se ne rendono conto. C’è un interesse crescente per quello che riguarda gli archetipi, le divinità e gli strumenti a disposizione per riconnetterci a noi stesse. E sono certa che questo movimento renda onore a tutte coloro che ci hanno precedute spianando la strada fino a qui.
A questo proposito voglio condividerti una bellissima citazione tratta dall’ Oraculo de la energia femenina. Mi ha colpito profondamente e in essa vedo racchiuso perfettamente ciò di cui ti ho parlato.
“Con infinita gratitudine onoro la saggezza delle donne della mia famiglia, della mia linea di sangue materna, mia nonna e mia madre. Con infinita umiltà onoro la generosità dell’esperienza che io uso per crescere e imparare. Mi guarisco lasciando andare via il dolore da loro sofferto, lascio andare le memorie contenute nelle mie molecole che non sono di gioia e saggezza del mio lignaggio femminile. Mi guarisco così guarisco mia figlia, così che lei possa portare i semi della luce della dea in ogni generazione futura che porta il sangue dei miei antenati.”
Nei prossimi mesi ho in programma di organizzare un cerchio di donne, anzi più di uno, e altri momenti di condivisione dove poter sperimentare insieme la sorellanza e il senso di profonda connessione che riesce a stabilirsi tra donne. Io non vedo l’ora e tu?
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