Radici e Resilienza hanno la stessa lettera di inizio.
Ho notato questa particolarità quasi per caso: stavo riordinando i miei libri di genealogia e mi è apparsa evidente. Il primo passo che ho fatto verso questo mondo così affascinante è stato grazie al libro di Anne Schutzenberger ‘La sindrome degli antenati’. Inizialmente mi sembrava tutta una grande maledizione poi, per fortuna, mi sono ricreduta.
Sai in che modo? Conoscendomi più a fondo, entrando in contatto con la parte più autentica di me.
Un percorso non facile, soprattutto nella nostra vita sempre di corsa.
Ma esiste una valida alleata capace di riavvicinarci a noi stesse e alle nostre radici: la meditazione.
E questo mese ho deciso di riservare agli iscritti alla mia newsletter la possibilità di fare gratuitamente una meditazione guidata e personalizzata della durata di 30 minuti insieme a me.
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E se nella sindrome degli antenati ci fosse una benedizione?
Ho fatto un passo indietro nella storia della società e ho notato cose strabilianti. Ho scovato storie di donne che partorivano fino a 12 figli nonostante le carestie, le violenze fisiche o psicologiche e la scarsa assistenza che ricevevano prima e dopo il parto.
So bene che sessualità e contraccettivi erano sia tabù che sconosciuti, ma vorrei andare oltre questi dettagli logici legati alle gravidanze di un tempo e soffermarmi su aspetti più profondi di una società ormai andata perduta.
Sono, infatti, rimasta colpita dalla loro forza fisica e morale: quanto amore poteva essere contenuto nel cuore di una madre che metteva al mondo così tanti figli e che, a modo suo, li amava tutti nello stesso modo?
Quanto amore ci poteva essere nell’anima di una donna che metteva a servizio il proprio corpo così tante volte per qualcosa di più grande? Lo vedeva cambiare, soffrire, contorcersi in un ciclo che magari le sarà sembrato infinito.
Quanta forza hanno avuto tutte quelle donne che hanno fatto sì che la vita arrivasse fino a noi?
E gli uomini?
Andavano a lavorare nei campi, con ogni clima, con il caldo spossante e con il freddo gelido, senza supporto di integratori energizzanti o aiuti di alcun tipo. Avevano solo loro stessi e le proprie braccia.
Quanta forza hanno avuto nel corpo per riuscire a coltivare interi campi a mani nude? E quanto amore per faticare così tanto per i loro discendenti?
Quanto coraggio hanno avuto per andare a combattere in guerra? Hanno avuto destini molto forti: hanno visto i propri figli morire durante le guerre o per delle semplici influenze, hanno dovuto tacere i propri dolori e andare avanti come se quei figli non fossero mai morti.
E questo ha spesso dato origine a segreti ed esclusioni che ancora oggi pesano sui discendenti (se vuoi approfondire questo discorso, leggi il mio articolo qui)

I doni degli antenati nell’albero genealogico
Tutto questo può scatenarti un moto di umana compassione ed è di per sé lodevole, però ricorda: ognuno ha il suo destino e ogni destino è sacro, quindi per loro, quei destini che noi giudichiamo brutti, tragici o impietosi, sono state scelte che la loro anima ha fatto prima di incarnarsi.
Sono sacri perché unici ed irripetibili: se fossero andati in modo diverso loro non sarebbero più loro e noi non saremmo più noi. Non c’è nessun antenato che voglia vedere i propri discendenti perdersi e rimanere bloccati in quello che è stato il suo destino. Gli avi vogliono potersi assumere la responsabilità di ciò che è stato, liberando i discendenti e vedendoli andare sempre più avanti. E per fare questo mettono a loro disposizione tantissimi doni che sono fertilizzanti energetici: la resilienza, l’amore, la forza, il coraggio e il servizio alla vita.
La Resilienza, letteralmente significa ‘capacità di un materiale di resistere agli urti senza spezzarsi’, ed è ciò che facciamo noi quando siamo in difficoltà. È la capacità innata dell’essere umano di sopravvivere alle difficoltà: quando tutto appare nefasto, ad un certo punto scatta una scintilla che ci aiuta a spostare lo sguardo verso qualcosa di luminoso.
L’Amore è oltre ogni lato della personalità, al di là del bene e del male, senza giudizio alcuno. Tutto ciò che è stato fatto è stato fatto per amore, quindi lo si scioglie nell’amore. È l’amore che compie la trasmutazione alchemica del piombo in oro, fa sì che l’essenziale emerga affinché l’ordine possa essere ripristinato. In poche parole guarisce l’anima.
La Forza e il Coraggio sono legate al fuoco atavico della vita, sono principi animali che ci hanno permesso di superare ogni ostacolo e ci hanno guidato attraverso ogni morte e rinascita, il tutto sempre a servizio della vita. Prestarle servizio significa inchinarsi di fronte ad essa accettando di esserne più piccoli e lasciando che le cose fluiscano senza il bisogno di controllarle. Mettere a servizio del mondo i nostri talenti è una grande opera!
Tutto ciò è sempre nelle nostre radici: più le nutriamo e più saremo in grado di volare alto.
Nutrire le nostre radici vuol dire innanzitutto conoscerle, attraverso esercizi di radicamento e meditazione.
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Disclaimer
Io sono un’operatrice olistica e mi occupo di spiritualità, energia e anima. Il mio lavoro si concentra esclusivamente su questi tre aspetti dell’essere umano.
Nessun servizio o percorso di cui parlo in questo sito sostituisce in alcun modo il lavoro medico sanitario o psicoterapeutico.