Hellinger è stato geniale nel suo lavoro. Ha superato limiti e confini e si è spinto fin dove nessuno era arrivato prima. Tra le sue grandi scoperte troviamo gli irretimenti. Se mi leggi da un po’ ricorderai già il loro nome ma oggi te ne parlerò in modo dettagliato e approfondito.
A me la parola irretimento ricorda una rete dentro la quale cadiamo inconsapevolmente. Essere irretiti con qualcosa o con qualcuno significa vivere prigionieri della rete invisibile del sistema familiare. È un movimento che accade tra il primo e il secondo livello di coscienza (se non sai di cosa sto parlando, ti consiglio di leggere questo post).
È un modo di vivere la vita con dei grossi limiti alla libertà personale perché di fatto quando siamo irretiti viviamo al posto di qualcun altro fino al punto di fonderci con questo antenato portando avanti il suo destino, le sue missioni e i suoi desideri.
Lo sapevi che alla base delle nostre disarmonie, dei simboli e delle metafore ci sono gli irretimenti?

Costellazioni Familiari e Fenomenologia
Quando parlo di ‘mettere in campo’ indico l’approccio fenomenologico che viene utilizzato nelle costellazioni. Questo significa che metto in scena un fenomeno ed è quest’ultimo che agisce su di me andando a sciogliere e sbloccare tutte quelle energie fossilizzate nell’inconscio familiare.
Mettendo in campo i rappresentati, sia nel lavoro di gruppo che in quello individuale, riusciamo a comprendere dove stai guardando. Cioè verso quale immagine interiore il tuo sguardo spirituale è rivolto. È un guardare simbolico che significa che la tua attenzione e la tua energia convergono in quel punto.
Esattamente lì inserisco qualcuno che impersonifica l’oggetto della tua attenzione e da lì tutto cambia: si susseguono rilasci emotivi, lacrime liberatorie, sensazioni di paura, sgomento, dolore che mostrano l’intero movimento genealogico dietro alla tua disarmonia.
È il movimento stesso a suggerirmi quali membri o archetipi inserire: magari il padre o la madre, i nonni, l’albero stesso, oppure la vita, l’amore, un fratello mai nato e via dicendo. Inserendo a mano a mano gli elementi necessari per il lavoro si mostrano tutti quei legami invisibili che non sapevamo di avere con i nostri avi. Lì entriamo nel fantastico mondo di Once Upon a Time e come in quella serie tv riattiviamo i movimenti rimasti in sospeso per cause di forza maggiore.
Questa messa in scena è una costellazione familiare che mostra dove l’energia e il flusso hanno smesso di scorrere. Infatti, le costellazioni familiari iniziano dove qualcosa si è interrotto e permettono di rimettere in circolo quei movimenti per far sì che la persona si liberi dalla rete invisibile dell’irretimento.
L’irretimento stesso è a servizio della vita e dell’evoluzione del singolo e dell’intero albero genealogico: è l’indicatore dei blocchi energetici che spingono la persona a volersene liberare. Liberando sé stessa libera anche tutti quelli che sono venuti prima di lei e quelli che verranno dopo di lei.

Cos’è l’irretimento? La metafora di una trappola
L’irretimento è il sonno profondo della Bella Addormentata, ti ricordi la sua storia? Spostandola nella vita reale potremmo ipotizzare che ci sia stato un accadimento che abbia attivato quell’irretimento. Non sempre si tratta di traumi estremi, perché tutto dipende dalla percezione del singolo individuo.
Tutto nasce nella coscienza collettiva, il secondo livello di coscienza scoperto da Hellinger. Ti ricordo che è lì che vivono i personaggi delle fiabe che ci piacciono tanto. Un insieme di energie in quel livello creano una forza da cui è molto difficile sottrarsi a causa del fattore di buona e cattiva coscienza di cui ti ho parlato qui.
Di fatto una persona irretita è intrappolata nella rete invisibile familiare e inconsapevolmente segue le regole implicite e non dette presenti nell’inconscio familiare.
Le energie che favoriscono l’irretimento sono:
- gli esclusi dell’albero,
- i segreti di famiglia,
- i nodi irrisolti degli antenati di cui è rimasta traccia nel campo di coscienza familiare.
I segreti non lo diventano per questioni oggettive, ma va tutto in base alla percezione di un determinato gruppo. Ti faccio un esempio pratico: la bisnonna prima di sposare il bisnonno aveva baciato un ragazzo. Ora appare come una cosa di poco conto, ma in quell’epoca avrebbe avuto tutt’altro impatto. Quel bacio è rimasto un segreto perché magari la nonna se ne vergognava. Parlando di questo ipotetico albero genealogico supponiamo che abbia cristallizzato quel senso di vergogna irrisolto con il quale, poi, una discendente si è irretita.
Come vivrà le relazioni, i rapporti, il proprio corpo, la sessualità e i baci? Se la discendente è irretita le vivrà con quel senso di vergogna apparentemente inspiegabile perché di fatto non è suo. È nella rete familiare che ha origine ed è lì che bisogna andare per risolverlo alla radice.

Quando si originano gli irretimenti?
L’irretimento è il mezzo con cui la coscienza dell’albero cerca di reintegrare gli esclusi di cui ti ho parlato qui.
Anche quando gli ordini dell’amore non vengono rispettati si attivano gli irretimenti perché ogni membro di un sistema nel suo profondo ama tutti gli altri membri. C’è una parte di noi che li guarda come se fossimo ancora bambini ed è questa parte che agisce. È l’amore infantile che diventa cieco e non vede le conseguenze del suo agire.
Supponiamo che in un albero ci sia stata una donna che ha perso molti figli. Umanamente è un dolore molto forte da sostenere ed è facile entrare in empatia con questa figura. Magari perché la percepiamo sofferente, fragile e crediamo che sia ingiusto ciò che le è successo.
A questo punto una piccola parte di noi potrebbe pensare ‘Cara antenata, ti sostengo io! Mi faccio carico di questo tuo dolore affinché tu sia libera’. Questo meccanismo spezza la gerarchia ed è un ordine infranto. Così facendo ci posizioniamo in un luogo simbolico che ci fa sentire più grandi di quell’antenata che magari è una bisnonna o trisavola. Ma come potrebbe fluire liberamente la nostra vita se pensiamo di essere più grandi di lei?
Io ho 31 anni, se la mia bisnonna fosse viva ne avrebbe 136. Da un punto di vista razionale capiamo che non saremmo mai più grandi di chi ha così tanti anni in più di noi, ma le parti di noi più sottili, profonde ed energetiche non ragionano in modo razionale.
Quel dolore ha creato un blocco energetico che impedisce al flusso di amore di scorrere tra le generazioni e finché non verrà scongelato non sarà possibile per quell’albero evolvere. Quindi entra in gioco l’amore cieco del discendente che si irretisce con quell’antenata o con il suo dolore. Così facendo cercherà una soluzione per quel malessere spirituale che gli porterà un’evoluzione spirituale e con lui evolverà anche il suo albero.
Irretimenti transgenerazionali
Anche gli irretimenti si possono ripetere e protrarre nelle diverse generazioni. Basta osservare alcune dinamiche per comprendere meglio questo aspetto.
Proviamo ad immaginare un uomo che fa fatica economicamente. Guardando il suo albero magari troviamo un bisnonno che ha perso tutta la sua fortuna in un investimento sbagliato ed è andato in bancarotta. Anche la bancarotta è un movimento di amore cieco verso qualcuno che è arrivato prima di noi.
Quindi se abbiamo capito che quest’uomo è fedele al bisnonno ora viene da chiederci a chi è stato fedele il bisnonno per amarlo così tanto da andare in bancarotta?
Molto probabilmente è difficile andare così indietro nel tempo con le ricerche, ma l’inconscio familiare ne ha fatto un racconto simbolico e si lavora per archetipi. Integrandone di nuovi possiamo dare all’albero una nuova immagine che aiuti a spezzare le catene e uscire dalla rete dell’irretimento transgenerazionale.
Gli diamo un foglio bianco su cui scrivere nuovi racconti che diano pace, abbondanza e pienezza ai discendenti presenti e futuri.
L’irretimento secondo Bert Hellinger
Irretimento significa che qualcuno nella famiglia riprende inconsciamente su di sé il destino di un predecessore e lo vive. Se, per esempio, in una famiglia un bambino è stato dato via – questo può essere accaduto nella generazione precedente – più tardi un componente della stessa famiglia si comporterà come se anche lui stesso fosse stato messo da parte. E non riuscirà a liberarsi da questa sensazione finché non si renderà conto di essere irretito.
Si arriverà alla soluzione del problema agendo in senso opposto: la persona esclusa viene rimessa in gioco. Viene, ad esempio, aggiunta alla costellazione familiare. Tutto ad un tratto la persona che era esclusa diventa una protezione per chi si era identificato con lui. Se viene di nuovo inclusa e riconosciuta, diventa benevola nei confronti dei discendenti.
Bert Hellinger afferma che non esistono persone cattive, ma solo persone profondamente irretite.
L’irretimento si può svelare anche dal disegno dell’albero perché è utilissimo a capire quali energie vivono nel tuo sistema familiare. Questa energia a volte può assumere la forma di vortici che sembrano volerci portar via dal momento presente. Ti è mai capitato di provare questa sensazione? Vorresti uscire da questa rete? Scrivimi e parlamene. Sarò felice di ascoltarti e offrirti la mia guida.
Disclaimer
Io sono un’operatrice olistica e mi occupo di spiritualità, energia e anima. Il mio lavoro si concentra esclusivamente su questi tre aspetti dell’essere umano.
Nessun servizio o percorso di cui parlo in questo sito sostituisce in alcun modo il lavoro medico sanitario o psicoterapeutico.