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Se ci pensiamo, abbiamo un rapporto davvero particolare con il passato. A volte fatichiamo a lasciarlo andare e restiamo lì a crogiolarci in ciò che è stato con tutti i ‘se’ e i ‘ma’ annessi e connessi. Altre volte lo rinneghiamo, lo colpevolizziamo, lo rifiutiamo oppure ci sentiamo in colpa per essere ancora qui a pensarci.

Io credo che il passato abbia avuto un ruolo sacro e meriti un posto altrettanto sacro: è solo grazie a lui che sono possibili presente e futuro, come possiamo non onorarlo?

Nel passato ci sono i dolori, le ferite e gli irrisolti dai quali siamo profondamente attratti, ma lì, sbirciando bene, ci sono anche la forza, la potenza e la carica vitale che spinge sempre in avanti, verso l’evoluzione.

Il legame con chi ci ha preceduti è talmente forte che i discendenti si sentono in colpa ad essere più felici degli antenati, quindi accade che per fedeltà segreta rivivano nel presente gli stessi racconti del passato.

In questo modo, però, diventa difficile concentrarsi sul proprio futuro e realizzare la propria storia.
Perciò è importante prendere coscienza del proprio passato e, allo stesso tempo dei propri desideri più autentici.

Memorie cellulari nell’albero genealogico

Nelle sezioni di metagenealogia e costellazioni familiari ti ho parlato spesso del collegamento tra le disarmonie del nostro presente e la nostra storia genealogica, ti ho parlato dell’amore cieco che ogni discendente ha nei confronti degli antenati e di quanto sia importante renderlo cosciente, ma non ti ho ancora detto come mai quei pesi antichi arrivino fino a noi.

Dobbiamo sempre considerare che i nostri nonni e tutti coloro che li hanno preceduti non avevano a disposizione nessun sostegno emotivo. Abbiamo spesso creduto che la loro morte fisica portasse via i loro dolori, i nodi energetici e i traumi genealogici, ma non è così: sono rimasti cristallizzati nella coscienza dell’albero genealogico e le generazioni seguenti se ne sono fatte carico senza saperlo.

Nessun antenato vorrebbe che i discendenti portino sulle spalle i destini non propri, ma quando accade è perché quell’antenato non è stato in grado di assumersi la responsabilità del proprio destino e ciò è dovuto a una forma di debolezza energetica, detta deficit.

Questo deficit si manifesta in base a come quell’antenato ha letto e percepito un determinato evento: magari si è sentito in colpa, o forse solo, abbandonato, tradito o arrabbiato. Non avendo avuto modo di elaborare l’accaduto e le emozioni tutto si è fermato in una parte di albero dove il tempo non esiste e ieri, oggi e domani sono tutti ‘ora’.

Questi nodi energetici se pur antichi sono ancora presenti nelle cellule dei discendenti e si attivano sotto forma di memorie che potrebbero essere viste come paure insensate. Quando ti ho parlato del mio albero ti raccontavo della mia paura degli elettrodomestici: è l’esempio lampante di memorie cellulari.

memorie cellulari

Passato e presente in Costellazione

Quello che si fa durante le costellazioni familiari è ripristinare questa forza mancante facendo sì che l’antenato in questione riesca a sostenere ciò che è stato. Si lavora su tutti gli antenati, si integrano i principi maschili o femminili, si inseriscono nuove immagini utili e viene ripristinata la forza, l’energia e la gerarchia in modo tale che di quell’evento l’albero ne faccia un nuovo racconto che dia potere ai discendenti.

Viene ripristinata l’armonia spirituale attraverso frasi chiave brevi e semplici che fanno da viandanti di contenuti intensi. Un semplice ‘Io ti vedo’ detto in costellazione da un antenato verso un discendente crea un effetto “scossa-elettrica” in grado di risvegliare quest’ultimo dall’incantesimo dell’amore cieco.

Quando il discendente vede gli antenati in pace e sereni è felice anche lui: ora si sente libero, sostenuto, in forza, finalmente riesce a ritrovare serenità e sa che un futuro più luminoso lo attende.

Una volta che viene messa in scena la disarmonia e si attiva la costellazione, la coscienza genealogica sostituisce l’immagine depotenziante con una nuova. Il passato fa da base per il futuro e ne diventa forza quando i nodi energetici vengono risolti.

E questa forza diventa palpabile, visibile attraverso quelle che sono le immagini più commoventi che mi capita di vedere durante le costellazioni sia individuali che di gruppo. Nelle individuali vedo il viso di chi ho di fronte distendersi, il respiro calmarsi e gli occhi irradiare l’intera stanza, mentre nei lavori di gruppo vedo i visi dei rappresentanti completamente rilassati, i loro corpi sciolti e l’aria soave che si respira.

Il passato rimane così alle spalle, ringraziato e onorato per aver permesso al presente di accadere.

Da qui i discendenti guardano gli avi, li vedono in pace e ne sentono la forza, la carica e il sostegno, così da poter guardare avanti verso la vita, il mondo e il proprio destino.

nodi energetici

IL SOSTEGNO DEL PASSATO

A questo punto rimane un piccolo grande passo da fare: cercare i doni, i talenti e le potenzialità presenti nel nostro albero, quelle qualità utili che sostengono il presente e il futuro.

Gli avi contadini che lavoravano la terra a mani nude senza macchinari o integratori proteici, che allevavano e mungevano animali basandosi solo sulle loro forze, oppure costruivano case, mobili, oggetti di prima necessità senza l’uso di attrezzature moderne. Le ave che cucinavano piatti deliziosi, che facevano nascere e crescere un gran numero di bambini, che cucivano e lavavano tutto a mano.

Uomini e donne che avevano talenti e desideri anche non espressi, come la pittura, la letteratura, la scrittura, l’insegnamento, la musica, la fotografia, la cura per la bellezza o il desiderio di poter salvare vite laureandosi in medicina, magari anche fare scoperte rivoluzionarie studiando ingegneria.

Le donne che sognavano per sé stesse una vita più libera e con più diritti, come il poter disporre del proprio corpo e scegliere il proprio stato sociale in autonomia. Gli uomini che avrebbero voluto più opportunità per gli studi dei propri figli.

Ecco, tutti i loro desideri e sogni inespressi sono parte dell’amore che c’è in ogni albero, anche nel tuo!

L’inespresso e l’incompiuto sono sempre amore, anche se non era per loro tempo di esprimersi. Così facendo sono rimasti latenti e pronti per essere accolto dai discendenti. Accogliendolo rendi onore a ciò che è stato: se sei felice tu lo è anche tutto il tuo albero!

Gli antenati, infatti, vogliono poter sostenere da soli il loro destino così da lasciar liberi i discendenti di guardare al futuro.

legame tra passato e presente

Per quanto sia stato prezioso il passato, il suo valore sarà sempre superato dal presente Bert Hellinger

Tu come lo senti il tuo passato genealogico? Vuoi guardare il tuo albero genealogico da una nuova prospettiva? Hai mai fatto una lista dei talenti presenti nel tuo albero? Scrivimi, sarò felice di accompagnarti in questo cammino sacro!

Sabina

Nella vita traduco Simboli e Metafore in parole semplici.

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