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Quando parliamo di Costellazioni Familiari entriamo in un mondo molto vasto dove la logica e la razionalità non hanno ruoli da protagonisti e lasciano spazio all’anima, al sentire, alla percezione e all’energia di tutti i piani sottili dell’essere.

Attraverso le Costellazioni Familiari vediamo i passi dell’anima e la direzione verso cui il nostro spirito dirige lo sguardo. È uno sguardo etero e spirituale che non ha niente a che vedere con lo sguardo pragmatico mosso dai nostri occhi. Ci spiega il nostro essere dove, cosa e chi guarda per far sì che si crei una disarmonia energetica.

Possiamo indagare ogni questione: professionale, familiare, soggettiva e relazionale. Ed è proprio a quest’ultimo aspetto che voglio dedicare l’articolo di oggi. Ho notato che in giro non ci sono abbastanza informazioni a riguardo mentre, secondo me, merita un bell’approfondimento. 

Qualche settimana fa ti ho parlato di come una relazione vecchia possa creare interferenza con quella nuova, puoi leggerla qui. Oggi ti spiego meglio come riprogrammare l’ordine e pulire energeticamente il nostro bagaglio esperienziale. Alla fine dell’articolo ti parlerò anche di una metodologia specifica per questo tipo di pulizia ma, mi raccomando, non saltare direttamente alla fine, sto per parlarti di qualcosa di molto importante! 😉

ruolo ex fidanzati nell'albero genealogico

Il bisogno di relazioni

Nasciamo in una famiglia che ci plasma e co-crea alcuni aspetti del nostro carattere e dalla quale ereditiamo parecchio. Piano piano cresciamo e ci affacciamo al mondo. Il movimento verso l’altro sesso è fisiologico e accade già ai bambini di pochi anni di vita, d’altronde chi non ha mai avuto un fidanzatino o un promesso sposo all’asilo?

Attraverso le relazioni iniziamo a sperimentare noi stessi. Ricordo i “drammi” e le “telenovelas” mie e delle mie amiche in tempi di preadolescenza, adolescenza e perfino post adolescenza. Pianti, lacrime, rabbie e musoni. Sono cose che con il tempo ovviamente assumono un’altra forma e un altro peso ma il ricordo rimane con noi perché comunque è parte della nostra storia.

Entriamo nelle prime relazioni con leggerezza e, poi, in quelle successive portiamo con noi anche ciò che abbiamo imparato da quelle precedenti. In una relazione, con una data persona, accadono delle cose, si dicono parole, si fanno gesti e scelte, si sperimentano diverse emozioni e si entra nel territorio comune di quella che è una vera e propria evoluzione personale

Poi magari accadono altre cose: strade che si separano, cambiamenti individuali non più compatibili con quel partner, evoluzioni, rotture e altre cose molto umane. In pochi passi, quel partner diventa ex.

Il ruolo degli ex partner

In questa parte del mondo e in questo periodo storico credo sia corretto affermare che ognuno di noi abbia almeno un ex: fidanzato (o fidanzata), frequentante, compagno o, a volte, anche marito (o moglie). 

Quando usciamo da una relazione non siamo più le stesse persone che eravamo prima di entrarci, abbiamo imparato e messo in pratica cose nuove ed è stato come far fare palestra alla nostra anima. Si è allenata per la relazione successiva che si paleserà quando sarà il suo momento.

Il ruolo sacro degli ex è proprio questo: diventando tali hanno lasciato il posto a chi è arrivato dopo. Pensaci, probabilmente, senza le relazioni precedenti, non saresti diventata la persona che sei oggi!

I vari ex hanno un ruolo molto importante, questo però non cancella il fatto che non tutte le relazioni terminano con la pace reciproca nel cuore o con una stretta di mano. Ci sono le varie vicissitudini e i vari nodi energetici che possono essersi formati in risentimento, rabbia e altri vissuti densi. Ma questo carico di energie pesanti è molto più salutare scaricarlo che tenerselo, perché tenendolo avvelena le relazioni successive e interferisce con la nostra evoluzione. 

Sono cose che si fanno sentendo e seguendo i passi dell’anima. Essere arrabbiati per un po’ è anche umano e comprensibile, il tempo e l’anima ci chiedono però di fare delle scelte e tra qualche paragrafo ti parlerò di un metodo per ripulire energeticamente questo carico, se vuoi leggerlo subito clicca qui oppure continua a leggere.

bisogno di relazioni

Gli ex degli avi: un’esclusione genealogica pericolosa

Negli ultimi secoli si è completamente rivoluzionato il concetto di relazione, così come quello di ‘ex compagno’. Siamo passati dalle relazioni create per bisogno e accettazione sociale alle relazioni evolutive nate con lo scopo di evolvere spiritualmente come esseri umani.

Se pensiamo alle nostre nonne, bisnonne o trisavole e a come la società vedeva la sessualità e il rapporto uomo-donna, capiamo subito che probabilmente erano generazioni piene di cose non dette, tramutate in segreti dall’inconscio del sistema familiare.

Consideriamo, ad esempio, che molti matrimoni venivano combinati e che a volte una donna veniva promessa in sposa a un uomo. Poi, però, per diversi motivi, gli accordi saltavano e quella donna si ritrova a sposare un altro uomo. Il primo uomo in questione diventa ‘il partner precedente’ dell’ava in questione.
Non sempre se ne parla, quindi molto spesso viene escluso nonostante abbia prestato un grande servizio al sistema. Diventando ex ha lasciato spazio all’uomo che è poi diventato nostro avo e che ha contribuito a far arrivare la vita fino a noi.

Proviamo a fare un altro esempio immaginando una trisavola che si è presa una cotta per un marinaio di passaggio. Magari c’è stato uno scambio di lettere oppure qualche bacio innocente sulle guance, poi la cotta magari è finita o si è intromesso qualche matrimonio combinato o qualche convenzione sociale e la trisavola ha poi sposato il trisavolo. Ecco, il marinaio in questione viene interpretato come ‘ex compagno della trisavola’ dal sistema familiare, vista la mentalità dell’epoca.

Ricordiamoci che in quei tempi i rapporti tra uomini e donne erano molto limitati, c’erano tanti tabù e vincoli, quindi ‘il primo uomo’ con cui si entrava in contatto, o confidenza, molto spesso diveniva marito.
Questo ragionamento non è più applicabile ai giorni nostri, altrimenti avremo una rosa di ex numerosa tanto quanto uno stadio durante il derby, però ci aiuta a comprendere meglio la complessità umana e a capire come il riequilibrio di un’esclusione possa giovare alla nostra vita. 

Gli ex partner nell’albero genealogico  

Quando lavoro sull’albero cerco sempre di capire se ci sono stati:

  • Precedenti partner dei genitori, magari con destini difficili tipo morti in incidenti, suicidi, oppure con i quali i nostri genitori hanno avuto condiviso esperienze importanti come aborti o promesse di matrimonio.
  • Precedenti partner dei nonni, o bisnonni, o fin dove sappiamo.

Quando ti ho parlato della bella addormentata ti ho descritto perfettamente la dinamica dell’esclusione di una ex. Aurora, ad un livello molto profondo del suo essere, provava un grande amore per la tredicesima fata (la ex del padre) tanto da irretirsi (identificarsi con l’energia della ex, seguire l’esclusa) toccando il fuso ed entrando in coma. Si tratta sì di un gesto cinematografico e simbolico ma spiega bene come viviamo una vita non nostra quando siamo irretiti e di come l’irretimento funga da incantesimo.

Legami energetici tra persone

Il concetto di nodo energetico nelle coppie: alcune storie vere

Come ho già detto, energia e razionalità non sempre centrano molto l’una con l’altra. Ti spiego questa dinamica nelle relazioni di coppia con degli esempi:

  1. La mia amica Francesca 

Quando avevamo 14 anni lei aveva conosciuto un ragazzino poco più grande che le chiese ripetutamente di fare un giro con il suo motorino. Durante uno di questi giri ebbero un incidente dove, per fortuna, nessuno dei due si fece male seriamente. Ricordo la rabbia dei genitori di Francesca, la paura del ragazzino e lo shock vissuto da lui, il senso di colpa per quello che grazie al cielo non era successo e l’attaccamento ‘particolare’ che lui ebbe in seguito per Francesca. Lei, però, decise di rompere il rapporto subito dopo l’incidente. Poi la vita andò avanti e lei si fidanzò per circa sei anni con Giulio. Chiuso questo rapporto ne iniziò un altro con Paolo che durò circa 10 anni e ora sta con Matteo. 

Quando le ho chiesto di elencarmi le sue relazioni più importanti, lei mi ha parlato di Giulio, Paolo e Matteo omettendo il ragazzino dell’incidente. 

Ora ti chiedo di venire con me nel meraviglioso mondo dell’energia. Possiamo solo immaginare cosa abbia provato Francesca durante quell’incidente. Erano lì insieme e quell’esperienza li ha uniti, in un modo o in un altro. Lo spavento, la paura, il rischio e l’aver visto la Grande Signora passare così vicino ha creato delle immagini della realtà molto importanti sul piano energetico. Quello che non possiamo comprendere, perché è davvero soggettivo, è la profondità di ciò che si è creato su questo altro piano di realtà tra lei e il ragazzino. Questo agglomerato di energia densa che li lega (tempo e spazio non contano nulla in termini di energia) rimane lì in sospeso in attesa di essere sciolto e consapevolizzato. Pensi che le relazioni successive di Francesca non siano state condizionate da questa esperienza? 

A causa del fatto che alcune parti di noi hanno il vizio di raccontarsi le cose a modo proprio, succedono cose apparentemente incomprensibili, come queste.
Le litigate con Giulio nascevano da una mancanza totale di fiducia da parte di Francesca perché lei temeva di ‘essere abbandonata “all’ultimo minuto”. L’incidente in motorino era stato causato dall’inesperienza del ragazzino che sterzò “all’ultimo minuto”. Possiamo, quindi, osservare piani di realtà sempre più ampi e capire che le soluzioni ai nostri problemi hanno bisogno di aperture per essere trovate. 

  1. Riccardo ed Elena

Elena è la figlia della mia amica Jessica. È una bambina di 6 anni molto bella, dolce ed è stato fantastico per me osservarla mentre mi raccontava dell’asilo e di quanto le piacesse andarci. Mi ha parlato di Riccardo, il suo fidanzatino, con il quale sarebbe stata per sempre. Ci siamo passati tutti ed è una cosa anche molto bella, profuma di candore e innocenza. Ma come tutte le cose su questo pianeta ha un suo lato ombra: l’anima non comprende il tempo come lo comprende la mente. Per sempre vuol dire per tutta l’eternità, perché l’anima è eterna. Da un punto di vista energetico, tra Riccardo ed Elena si è creato un nodino animico. Penso che molti di noi abbiamo vissuto situazioni simili, non a tutti però questa esperienza può aver creato gli stessi effetti, ma rientra nelle cose ‘che è meglio ripulire per viaggiare leggeri’.

  1. Io e M.

Nel 2013 mi trasferii a Londra dopo mesi di viaggi d’ispezione. In uno di quei viaggi conobbi M., un ragazzo mediorientale molto affascinante e dai modi garbati. Prima di arrivare a lui, vivevo con un altro racconto del maschile, sia in termini di approccio che di presenza. Le mie dinamiche di quei tempi mi presentavano per lo più esseri rudi, sgraziati, sconnessi e mal educati. M. fu una sorpresa. Parlammo a lungo in quelle manciate di giorni, ci scambiammo i numeri e gli parlai del mio trasferimento in città nel gennaio 2013. 

M. fu un incoraggiamento a mollare tutto e partire. Aveva uno charme, un fascino e un modo di fare che non avevo mai visto. Non mi chiamò mai né mi scrisse. Tornai lì dove lo avevo conosciuto per un gran numero di volte e so da fonti certe che lo mancai per pochi attimi. Rimasi in ‘sospeso’ per circa due mesetti e in quel frangente vedevo M. ovunque: il suo nome appeso in tutti i supermercati (perché è connesso ad una ricorrenza islamica), piatti arabi in promozione, macchine come la sua in strada, il suo giubbotto e persino il suo profumo in metropolitana. Ai tempi ci rimasi male, ma ora so che se avessimo approfondito la conoscenza non sarebbe stato un idillio perché avevo troppi irrisolti per costruire un rapporto sano. Quindi, la vita andò avanti e il tempo scorse via relegando quell’incontro nel passato.

A livello energetico si era creato un nodo tra le nostre energie. Quel senso di sospeso io lo sentii per anni. Ai tempi non avevo le mie conoscenze attuali, non facevo questo lavoro e non ero la persona che sono oggi, quindi non avevo mezzi e strumenti per decodificare gli accadimenti. Ora sì. 

albero delle relazioni

Legami energetici tra persone

Quando parlo di legami non intendo solo quelli sentimentali, ma anche quelli energetici. Come ti dicevo qui, i fili di energia, che possiamo chiamare anche ragnatele invisibili, fanno parte di noi esseri umani. Il fatto che siano invisibili significa solo che sono percepibili da altri sensi. 

Le vibrazioni che sentivo nel corpo anche a distanza di settimane dopo aver parlato con M. erano solo la sua energia. Non c’erano racconti così fiabeschi, anime predestinate a un matrimonio eterno e felice in stile Serendipity, quasi sicuramente le nostre anime si erano già incontrate prima, ma non credo che sia nemmeno così importante indagare troppo. Ora, col senno del poi e tanto studio in materia, potrei definire ‘vampiresca’ quella sua presenza energetica.

Se tu chiedessi a me di elencarti le mie relazioni più importanti, nemmeno io ti parlerei di M. perché non ci sono stati sentimenti, fisicità, scambi concreti e perché quello che è stato va fuori dagli stereotipi relazionali che abbiamo in mente. Ma non per questo significa che sia stato energeticamente meno impattante di altre relazioni, in fin dei conti è stata una molla che mi ha spinta a trasferirmi in un’altra nazione!

Questo incontro aveva iniziato a mettermi “face to face” con tutti questi condizionamenti e mi spinse a fare delle riflessioni. Se non lo avessi conosciuto forse la parte più insicura di me avrebbe aspettato a trasferirsi, così facendo tutto sarebbe stato diverso, io sarei stata diversa e così tutto il mio percorso. M. ha avuto un ruolo sacro per me, diverso da quello che gli stereotipi ci invitano a sostenere. Dovetti però lavorare quel nodo energetico che sapeva di inconcluso e sospeso e che mi portai addosso per anni. Adesso ti spiego come.

L’albero delle relazioni: come fare pulizia energetica in un rapporto

Questa metodologia rientra nel campo delle Costellazioni Familiari anche se non è una costellazione vera e propria. E’ una tecnica che possiamo fare insieme anche online a distanza. Ora te la presento brevemente.

Iniziamo la nostra sessione con una meditazione guidata che ti aiuta a rilassarti e radicarti. La mia voce pian piano inizia a guidarti nella bellezza che ti vive dentro, lì incontriamo le tracce energetiche delle relazioni precedenti. Dal contatto simbolico con queste esperienze potresti ricordare nomi, persone finite nel dimenticatoio, relazioni mai nate o “mordi e fuggi” e molto altro.
Ti consiglierò di segnare tutto su carta, dopodiché vedremo insieme come sciogliere l’energia densa rimasta accumulata, magari attraverso dei rituali, oppure degli esercizi di counseling olistico. 

Ti piacerebbe provarla? Allora scrivimi e ti aiuterò a fare finalmente una bella pulizia energetica!

E a proposito di rituali, non perderti il rituale che ho pensato per il prossimo plenilunio, un regalo per gli iscritti alla mia newsletter. Tu ci sei?



Disclaimer
Io sono un’operatrice olistica e mi occupo di spiritualità, energia e anima. Il mio lavoro si concentra esclusivamente su questi tre aspetti dell’essere umano.
Nessun servizio o percorso di cui parlo in questo sito sostituisce in alcun modo il lavoro medico sanitario o psicoterapeutico.

Sabina

Nella vita traduco Simboli e Metafore in parole semplici.

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