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Sai che io adoro camminare nel mondo simbolico fiabesco, dove i simboli e le metafore nascondo le storie del nostro albero genealogico, soprattutto quelle che aspettano di essere svelate per intero. A proposito di simboli, sai che ogni mese preparo un ebook in cui spiego la simbologia della Luna piena che sta per arrivare e i suoi influssi astrologici? È un’esclusiva per le iscritte alla mia newsletter, tu ci sei?



Oggi ti parlo del principe ranocchio nella sua versione originale. Se te la ricordi clicca qui e vai direttamente all’interpretazione della sua simbologia, altrimenti mettiti comoda che ti riassumo io la trama.

Fiaba Il principe ranocchio

C’era una volta una bellissima principessa che aveva tre sorelle, ma lei era la più bella di tutte. Le piaceva giocare con la sua palla d’oro vicino ad un lago, ma un giorno la palla cadde in acqua fino a sprofondare. Di fronte a quella scena iniziò a piangere disperata.

Quel pianto colpì l’attenzione di un ranocchio che le chiese il motivo di quelle lacrime. A quel punto si offrì di recuperargliela ma prima volle sapere cosa ne avrebbe ricevuto in cambio. La principessa si rese disponibile a dargli ‘qualsiasi cosa’, offrendogli vestiti, ori e perle. Ma lui rifiutò ogni oggetto e le propose un’amicizia: mangiare insieme, bere dallo stesso bicchiere e dormire nello stesso letto. Se lei avesse acconsentito, lui le avrebbe recuperato la palla d’oro.

Lei acconsentì anche se non aveva nessuna intenzione di mantenere la promessa. Il ranocchio si tuffò e recuperò la palla d’oro. Una volta riavuto il prezioso oggetto, la principessa corse verso il castello ignorando la promessa appena fatta.

fiaba il principe ranocchio

Il giorno dopo, mentre la principessa era a cena con il padre e il resto della corte, il ranocchio andò a bussare alla porta del castello esigendo quanto gli era stato promesso. Lei provò imbarazzo e stupore nel vederlo lì, di fronte a tutto il suo mondo conosciuto, così tentò di mandarlo via. Il padre, però, aveva ascoltato parte del discorso e si arrabbiò con lei per non aver mantenuto la promessa.

A quel punto il re permise al ranocchio di cenare con loro mentre la principessa inorridiva all’idea di vederlo a tavola. Dopo la cena il ranocchio volle dormire nel letto della principessa e questo le provocava sempre più ribrezzo, così trascorse la notte insonne disperandosi. Ad un certo punto la collera della principessa esplose, portandola a scaraventare il ranocchio contro la parete con tutte le sue forze, imponendogli di stare zitto.

Quando cadde a terra, il ranocchio non era più ranocchio, ma divenne principe. Le raccontò di essere lo sposo che le aveva scelto suo padre e di essere stato vittima di un incantesimo da parte di una strega cattiva e solo la principessa poteva liberarlo. Il giorno dopo il principe e la principessa andarono nel regno di lui e si sposarono.

Il simbolismo della palla d’oro

È interessante notare che il “giocattolo” preferito dalla principessa sia una palla d’oro, molto simile al Sole, principio maschile sacro. Anche il modo di giocarci e l’incidente nel lago sono interessanti: lanciarla in alto potrebbe essere un modo per allontanarla da sé, tanto che poi cade in acqua, elemento che rappresenta le emozioni e l’inconscio. Questa palla raffigura proprio il principio maschile sacro dal quale lei è attratta, ma che cerca di allontanare. Infatti, cade nelle profondità dell’inconscio facendola disperare.

Forse vorrebbe il maschile ma è troppo fedele a qualche antenata per darsi il permesso di averlo nella sua vita?

rabbia distruttiva femminile

La simbologia del ranocchio

Il ranocchio rappresenta la capacità di metamorfosi ed è un animale femminile per la sua capacità di vivere sia in terra che in acqua (elementi femminili). Lui si propone di recuperarle l’oggetto perduto in cambio di qualcos’altro. Questa è la base di ogni relazione: il dare e il ricevere. Le relazioni basate solo sul dare, senza chiedere nulla in cambio, funzionerebbero bene solo nelle favole, ma se mi stai leggendo sai che non è così!

Se diamo e basta il rapporto diventa tossico perché ci svuota, se riceviamo e basta il rapporto diventa genitoriale. In un rapporto di coppia è giusto che un partner dia e l’altro restituisca un po’ di quello che ha ricevuto ‘pareggiando i conti’. È parte della natura umana compensare, quando questa compensazione manca si spezzano gli equilibri sacri.

La promessa di principessa e ranocchio

Il ranocchio rifiuta ogni oggetto ma vuole un’amicizia che la principessa inizialmente accetta, però segretamente non intende concedergli. Questo passaggio mi ricorda la capacità umana di mentire agli altri e a sé stessi. E mi fa pensare: perché doveva ingannarlo? Si sentiva forse superiore a lui? Quel senso di superiorità può essere originato nel rapporto con la madre, la grande assente di questa fiaba?

Il ranocchio, invece, rimane fedele. Rappresenta il maschile umano, quello che conosciamo ogni giorno e che incontriamo ovunque. Qui vediamo come sia il femminile a non essere corretto nei confronti del maschile. Potrebbe sembrare stronzaggine, ma se proviamo ad alzare il velo ci possiamo trovare lo schifo, il disgusto e il rifiuto che il femminile prova nei confronti del maschile.

L’apparizione del ranocchio a corte rappresenta il giochetto che la vita puntualmente ci fa quando abbiamo qualcosa da risolvere: ce lo ripropone finché non impariamo la lezione ed evolviamo.

Il padre della principessa le impone di mantenere la promessa fattagli: in questa storia rappresenta l’antenato che si fa portavoce di un bisogno evolutivo dell’albero genealogico. Il disgusto e il rifiuto provati dalla principessa hanno origini antiche ed è tempo di risolverli.

La rabbia distruttiva femminile: il lancio del ranocchio contro il muro

Per la principessa l’idea di dormire con quell’animaletto viscido è improponibile, tanto da non dormire la notte per la collera. Come può una donna dormire tranquilla nel letto con un uomo se lo schifa profondamente?

Quella collera è arrivata al punto di farle scaraventare il ranocchio contro il muro. Questo gesto è il fulcro di tutta la dinamica. Il femminile diventa distruttivo nei confronti del maschile, tirando fuori una rabbia bruta e atavica che arriva da molto lontano.

Trasportando questo evento simbolico nella realtà mi verrebbe da ipotizzare che quel rifiuto nei confronti del maschile sia diventato insostenibile. Talmente tanto invivibile che quella donna ne ha sviscerato i preconcetti, le convinzioni e le credenze legate ad esso, fino a distruggere con amore quell’immagine di ranocchio e farne emergere un principe.

Fai attenzione: non sto parlando di una donna che ha cambiato un uomo… perché se l’uomo in questione ha più di tre anni e non porta un pannolino non può essere cambiato! 😀
Sto parlando di una donna che ha trasformato la sua visione del maschile facendo un lavoro profondo su sé stessa, il che le dà in mano il pieno potere di trasformazione del proprio presente e futuro.

La strega… rieccola!

Quando il ranocchio diventa uomo dice di essere stato vittima di un incantesimo lanciato dalla strega cattiva. Questo incantesimo è qualcosa di molto reale, come l’irretimento di Aurora di cui ti ho parlato qui. Le parole incantano e anche le intenzioni

Quell’incantesimo era una maledizione, letteralmente ‘dire male’. La strega cattiva ha ‘detto male’ del principe arrivando al punto di storpiarne l’immagine. 

La strega cattiva è un’antenata arrabbiata con il maschile. È una di quelle ave che, una volta entrata in contatto con il maschile, ha avuto un destino difficile. Magari è rimasta incinta ed è stata abbandonata, oppure ha subito soprusi, o molto altro.

Quella rabbia così forte e cieca non è stata elaborata né liberata, rimanendo così cristallizzata nell’inconscio familiare. Fino a quando una discendente se ne è fatta carico inconsapevolmente vivendo le sue relazioni con il maschile e guardandolo attraverso gli occhi dell’antenata.

Tecnicamente possiamo chiamare questo movimento ‘cara antenata, lo faccio io al posto tuo’ ed è un automatismo che parte e va senza passare attraverso la parte razionale, per poi manifestarsi in rapporti con uomini giudicati non appaganti.

Il matrimonio e il nuovo inizio

Il matrimonio del principe e della principessa rappresenta l’unione simbolica dei due princìpi energetici interiori dei quali ti ho parlato qui. 

Questa fiaba è una metafora molto presente in diversi alberi genealogici e io incontro sempre più ‘principesse pioniere’ in cammino verso una nuova visione. Quando abbiamo questi racconti genealogici nel passato dei nostri avi è di grande aiuto un lavoro di riequilibrio energetico dell’albero attraverso la metagenealogia e le costellazioni familiari

Sabina

Nella vita traduco Simboli e Metafore in parole semplici.

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