Se mi segui da un po’ sai che amo il mondo delle fiabe: raccontano in modo semplice i simboli e i mondi che ci vivono dentro. Arriviamo da tempi complessi e ho trovato una grande leggerezza nell’esplorare quei racconti che vengono da lontano.
Sfogliando le pagine del mio nuovo libro di fiabe ho scoperto, con grande stupore, che Masha e l’Orso non è solo un cartone animato recente ma una fiaba russa che nasconde una costellazione molto intensa. Curiosa di scoprirla? Se non hai mai letto la fiaba te la riassumo io, altrimenti clicca qui e leggi direttamente la sua “traduzione” in chiave costellativa.
Masha e l’Orso: trama fiaba originale russa
Masha è una bambina bellissima che vive in un villaggio insieme ai nonni. Un giorno, un gruppo di amichette andò a bussare alla sua porta per invitarla a cercare funghi nel bosco. Il nonno le permise di andare solo dopo averla messa in guardia sui pericoli nascosti nel bosco e le raccomandò di non allontanarsi mai dalle sue amiche, altrimenti si sarebbe persa.
Masha non diede importanza alle parole del nonno, prese il cestino e andò nel bosco. Iniziarono a camminare e presto venne distratta dalla natura, fino al punto in cui si accorse di essersi persa. Urlò per farsi sentire dalle altre bambine, ma quelle erano troppo lontane. Cercò di raggiungerle a piedi ma non fece altro che perdersi ancor di più nel bosco, giungendo nella sua parte più buia, profonda e insidiosa.
Qui all’improvviso trovò una casetta, entrò e si mise ad aspettare il proprietario, incuriosita dallo scoprire chi avesse potuto vivere nell’isolamento di quel luogo. Era un orso enorme che quando vide la bambina ne fu felice poiché era alla ricerca di una governante. L’orso, allora, le vietò categoricamente di lasciare l’abitazione altrimenti l’avrebbe divorata. A questo punto Masha non ebbe scelta: iniziarono a vivere insieme e durante il giorno si occupava del fuoco, della cucina e del riordinare la casa, seppur controvoglia perché era pur sempre una bambina. La resilienza della bambina la fece continuare a progettare una via di fuga che, in realtà, sembrava essere utopica fino a quando trovò un piano.
Aspettò l’orso per chiedergli il permesso di portare dei dolci ai suoi nonni, l’orso però era molto preoccupato che potesse perdersi. Quindi, le disse di mettere tutti i pasticcini in una gerla e che, poi, lui li avrebbe portati. Quando la gerla fu pronta, Masha si raccomandò con l’orso di non mangiarne nemmeno uno: si sarebbe messa su una betulla e lo avrebbe controllato. L’orso, prima di incamminarsi, controllò il tempo dalla finestra, in quel frangente Masha si nascose nella gerla, sotto ai pasticcini. Durante il tragitto l’orso cercò di mangiarli, ma sentì forte e chiara la voce della bimba che gli ricordava la promessa. Arrivò al villaggio e, facendo un gran rumore, bussò alla porta della casa dei nonni di Masha per consegnargli i dolcetti. I cani del villaggio, però, sentirono il suo odore e iniziarono ad accerchiarlo, ringhiando e sbavando, pronti all’attacco. Fecero spaventare così tanto l’orso tanto che scappò nel bosco e non ritornò più. I nonni aprirono la gerla convinti di trovare solo dei dolci ma videro Masha e si ricongiunsero con amore e gioia!
Significato del nome Masha

Possiamo analizzare questa fiaba partendo dal nome. Masha è un diminutivo russo del nome Maria, la sua origine più recente è ebraica, mentre quella antica è egizia, cioè Myrhiam. Letteralmente significa principessa ma, come ogni nome di cui ti parlavo qui, si adatta agli archetipi dell’albero assumendone un significato soggettivo. Maria, in un albero italiano, assumerebbe delle vibrazioni di stampo cattolico, quindi legate a castità e verginità, poiché questa è la nostra cultura. In Russia, invece, la maggioranza è ortodossa e per questa religione Maria è ‘colei che genera Dio’.
Quindi io, di questa protagonista e dell’archetipo femminile che rappresenta, terrei bene a mente due caratteristiche:
- Il potere di creazione e la creatività
- Un compito karmicamente ‘alto’ che potrebbe sembrare faticoso o, per il suo albero, addirittura rivoluzionario; simbolicamente, è pur sempre colei che ‘genera Dio’, quindi potrebbe anche raccontare di un’ideale spirituale molto forte.
Bosco: simbologia costellativa
Il fatto che Masha sia a casa e qui arrivino le amiche a chiamarla per andare nel bosco, secondo me ha un simbolismo molto potente: la casa è anche la nostra casa interiore, quella in cui viviamo quando ci raccogliamo in noi stessi, oltre che l’utero materno.
Le altre bambine, secondo me, sono uno ‘strumento’ che la vita usa per far sì che diamo al mondo (esterno) ciò che abbiamo dentro.
L’invito ben preciso di andare nel bosco è di una potenza molto forte: il bosco rappresenta l’inconscio e credo proprio che l’invito vero che il mondo-universo fa a Masha è quello di andare nel suo inconscio alla ricerca di qualcosa di molto prezioso. Lo vedremo tra poco con il significato simbolico di bacche e funghi ma, come dico sempre, ogni cosa a suo tempo.

Intanto, prestiamo attenzione alle amiche che a mano a mano che si addentra nel bosco spariscono. Questo rappresenta il bisogno di continuare il viaggio in solitaria, così come potrebbe anche raccontare l’attivazione di un irretimento. Questa ipotesi è supportata dal fatto che quando cercò di ritrovarle si perse e si ritrovò proprio nella parte più pericolosa del bosco. Il pericolo è simbolico, poiché in realtà è la parte più profonda dell’inconscio stesso, è il regno di Ade con i suoi abissi. In alcune versioni della fiaba il bosco viene descritto come pieno di rovi tanto da impedire a Masha di vedere i suoi piedi. A questo livello, con i rovi che ci ricordano la bella addormentata, vediamo più da vicino l’irretimento, magari con il destino di qualcun altro, o con un’immagine, oppure un racconto.
Simbolismo dei funghi
I funghi vengono considerati da alcune culture come la prima forma di vita in questo pianeta.
Inoltre, ci connettono simbolicamente alla fonte creatrice. In effetti l’assunzione di alcune tipologie di funghi può indurre l’essere umano in stati di trance simili a livelli di meditazione molto profondi.
E questo ha regalato ad alcuni funghi l’appellativo di ‘cibo degli dèi’ e vengono pertanto considerati sacri in Cina, Messico e India.
Simbolismo delle bacche
Le bacche appresentano gli ovuli, quindi il potere e la capacità creativa innata di ogni donna.
L’invito che la vita ha fatto a Masha di ricercare i funghi e le bacche assume, quindi, un significato completamente diverso e molto più profondo. Le viene chiesto di riconnettersi alla fonte creatrice, alla vita e alla sua verità (simbolicamente associata al fungo) e di riconnettersi al suo potere creativo (bacche).
A tal proposito è molto interessante lo studio fatto da Morena Luciani sul simbolismo di funghi e matrilinearità, per approfondimenti ti consiglio il suo libro che puoi trovare qui.
Perché Masha disobbedisce?
Un altro passaggio importante è la scelta di Masha di non ascoltare le raccomandazioni del nonno. Questo suo antenato rappresenta un’idea di maschile sano e accogliente che protegge, o almeno ci prova, mentre Masha sente il richiamo di ‘vedere cosa c’è oltre’. La disobbedienza è l’attivazione di un meccanismo energetico dell’albero genealogico che la spingono verso qualcosa di pionieristico, Infatti, tutti questi richiami la spingono verso il bosco, nelle “profondità di Ade”, dove lei trova una casa, cioè una struttura all’interno di un’altra struttura (bosco). Ricorda molto il simbolismo russo delle Matrioske che, altro non sono, che la rappresentanza di tutti gli archetipi che ci vivono dentro.

Significato dell’orso al femminile
L’incontro con l’orso rappresenta lo svelamento costellativo di un nodo energetico. Basta analizzare il simbolismo di questo animale per rendersi conto che un segreto di famiglia è stato svelato.
Vive isolato nel bosco, quindi è un escluso, nessuno lo nomina né lo vede, ma la coscienza della bambina/discendente la spinge lì. Apre le porte a una visione che ha il potere di cambiare la narrazione interiore tra maschile e femminile.
L’orso è un animale associato alla Luna per il suo lato selvaggio e indomabile che ci ricorda i nostri stati d’animo durante il mestruo. È il femminile selvaggio, libero, puro, considerato spaventoso se non mostruoso poiché perfettamente centrato nei cicli di vita-morte-vita e non li teme, per questo l’animale viene associato anche allo sciamanesimo femminile. Si nutre di miele, il nettare degli dei, che lo riconduce a una connessione con il mondo sottile molto profonda.
Il suo pelo, inoltre, ricorda quelli pubici materni con cui qualcuno di noi entra in contatto al momento del parto, quindi, l’anima ci riconnette anche alla tenerezza materna. La sua stazza, infatti, ricorda molto la mamma iperprotettiva che difende i suoi cuccioli dalle insidie esterne. È associato, poi, alla costellazione dell’Orsa Maggiore che il mito vede ricollegata ad Artemide e, per estensione, alle antiche civiltà matrifocali.
Il significato dell’orso nella costellazione familiare

Però, l’orso, nell’immaginario collettivo, è associato al maschile. Quante volte avrai sentito dire ‘è un orsacchiotto’? Si parla sempre di lui al maschile, tanto che in questa fiaba è raccontato come uomo. Nella maggior parte dei libri che illustrano questo racconto viene disegnato con un maglione maschile.
Questo è il nodo genealogico della costellazione nascosta in questo racconto: c’è un deficit, o mancanza di radicamento, o mancanza di forza nel femminile dell’albero che, però, accusa il maschile di essere l’origine del problema.
Certo, possiamo dire che il patriarcato ha rubato il simbolismo dell’orso, ma così facendo non ci assumiamo la responsabilità. Le persone nella nostra vita assumono il potere che noi gli diamo. È un’amara e dolorosa realtà, ma come tale va accettata.
Hellinger stesso diceva che nel corso dei secoli tanti finti dei hanno cercato di impossessarsi delle ricchezze del pianeta, ma la vera guerra è sempre stata tra uomo e donna. La costellazione nascosta in questa fiaba mi ricorda parecchio questa riflessione.
L’orso di questa fiaba rappresenta un’immagine del maschile storpiata e ingannevole che viene tramandata da generazioni creando disarmonie e difficoltà nelle relazioni delle discendenti. Masha è un pioniere ed è arrivata qui per portare a galla questo racconto con il fine di crearne di nuovo.
Le disarmonie nel rapporto tra maschile e femminile
La complessità delle dinamiche umane si vede quando l’orso vuole che la bambina si occupi del fuoco e del cibo, implicitamente è un’abitudine che chiede di continuare ad essere nutrita. Per lasciare andare dobbiamo prima accogliere, entrare e vivere ciò che è, infine liberiamo ciò che deve andare, incluso l’orso.
Si sente molto anche il peso della bambina di doversi occupare delle faccende domestiche. Effettivamente sono un compito da adulti e per i più piccoli è davvero pesante occuparsi delle loro cose. L’accettazione di Masha è il simbolo del suo amore cieco verso il suo albero genealogico e il bisogno atavico di appartenerci. Anche la minaccia dell’orso ricorda la sopravvivenza messa a rischio: se non accetti il lignaggio muori. Portare a galla questi meccanismi è la strada per riprogrammarli.

La forza della bambina la si vede nella sua resilienza: la tenacia di progettare una via di fuga, arrivando a crearla mentalmente, l’ha spinta ad attingere alla sua creatività (ti ricordi il simbolismo delle bacche?). Inoltre, il viaggio nel cestino rappresenta un ritorno simbolico in utero. E’ quella fase che attraversiamo tutti durante i periodi di cambiamento: è un auto gestazione che precede una rinascita.
Ha avuto accesso a una forza archetipale molto profonda e ha dimostrato di essere connessa all’archetipo dell’Imperatrice. È arrivata fin lì senza fatica (i dolci ne rappresentano la tenerezza) perché era semplicemente pronta. La gerla ci ricorda l’utero e il suo potere di creazione mentre la betulla è simbolo di purezza.
Il suo potere creativo le ha dato la forza di creare una soluzione che trasformato l’ostacolo (orso) in risorsa per ritornare a casa.
Interpretazione costellativa di Masha e l’Orso
Il rumore spaventoso dell’orso che attiva la reazione dei cani (rappresentano anche il secondo livello di coscienza) secondo me parlano della paura atavica presente nell’albero riguardo a quell’immagine storpiata di maschile.
È venuta alla luce la radice di alcune disarmonie relazionali, è stata rielaborata in qualche modo, la bambina/discendente è stata protetta dal cestino, dai cani e, infine, si è ricongiunta con il focolare domestico.
Il senso costellativo nascosto di questa fiaba riguarda sia il bisogno di armonizzare un’immagine del maschile divenuta mostruosa (forse perché alcune antenate ebbero destini complicati una volta entrate in contatto con lui, arrivando al punto di maledirlo, cioè ‘dirne-male’) sia il bisogno di Masha di radicarsi nel suo femminile scoprendone i talenti e andando oltre i vecchi racconti.
Questa fiaba ti risuona? Senti il richiamo del bosco o forse sei ancora bloccata nella casa dell’orso, sottostando ai suoi voleri? Insomma, vuoi armonizzare il tuo rapporto con il maschile? Scrivimi!
Ti accompagnerò alla ricerca dei tuoi doni e alla scioglimento di quei nodi accumulati nel tuo albero.
E se vuoi saperne di più sulle costellazioni familiari, sulle tematiche che si possono affrontare e sul loro svolgimento, iscriviti ad Anahata, la mia Newsletter, dove ogni mese condivido riflessioni, recensioni e storie delle donne che camminano con me.
Disclaimer
Io sono un’operatrice olistica e mi occupo di spiritualità, energia e anima. Il mio lavoro si concentra esclusivamente su questi tre aspetti dell’essere umano.
Nessun servizio o percorso di cui parlo in questo sito sostituisce in alcun modo il lavoro medico sanitario o psicoterapeutico.