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Quello di Pan è un mito che negli ultimi anni viviamo spesso sulla nostra pelle. Stiamo vivendo periodi in cui molte certezze crollano e le sensazioni di panico fanno da padrone. La parola panico deriva, infatti, dal greco ‘Pan’. Le dinamiche legate agli attacchi di panico hanno mille sfaccettature e ci sono vari modi per superarle, in questo articolo non troverai consigli diretti alla risoluzione, ma ti darò la mia visione olistica a riguardo.

Il mito di Pan

Il mito racconta che Pan era figlio del Dio Ermes e di una Ninfa. Metà uomo e metà capra, era conosciuto per il suo aspetto terrificante. Aveva una sessualità senza distinzioni, provando attrazione sia per uomini che per donne. Tutte le sue caratteristiche, come puoi facilmente intuire, hanno portato il cristianesimo a stigmatizzarlo come demoniaco.

Inseguiva le Ninfe terrorizzandole. Arrivava all’improvviso con aspetti e travestimenti sempre diversi così da risultare irriconoscibile. Creava panico e se ne andava lasciando dietro di sé ansia, paura, angoscia, allerta e il terrore del suo ritorno.

Pan appariva quando gli umani non utilizzavano tutta la forza psichica e l’energia vitale messe a disposizione dal padre Ermes. Questo spreco di risorse lo infuriava, quindi si imbruttiva ed era ancora più terrificante. Gli umani morivano di paura di fronte alle sue reazioni, il loro terrore estremo li costringeva ad entrare in contatto con le forze psichiche e l’energia vitale che avevano represso.

Pan a servizio della vita

La forza psichica serve per accettare la vita così com’è stata scelta dall’anima, se reprimiamo questa forza viviamo con il freno a mano. Il terrore di Pan serve per mettere in circolo tutta questa vita repressa.

La crisi di panico è la forma concretizzata del mito di Pan. Arriva cambiando aspetto e si rende irriconoscibile. Ha una forza violenta che parte dai palmi dei piedi e arriva fino al cervello distruggendo gli involucri contenenti la melma emotiva ristagnata. È il ristagno emotivo che non ci fa accedere alla forza vitale.

Il Panico spezza ogni paradigma e ci rimette in contatto con il corpo che non siamo abituati ad ascoltare. La rabbia, la paura, il risentimento e la delusione vanno scaricati dal corpo; se le tratteniamo ostruiscono i canali energetici e la vita non può scorrere. Pan si mette a servizio della vita liberando questi canali bloccati.

La sensazione di adrenalina che lascia Pan quando se ne va è l’energia vitale che ricomincia a scorrere. Pan è, quindi, l’anima che si contrae in un travaglio emotivo necessario a ripartorire sé stessa.

La simbologia del dio Pan nei Tarocchi

L’Arcano del Diavolo e il distacco dalla realtà

Nei tarocchi Pan è collegato alla figura del Diavolo per via della sensazione di separazione dalla realtà che attiva. Chi sperimenta Pan sa che, quando arriva, la realtà sembra alterarsi. Il corpo e il cervello rispondono a degli stimoli dettati dalla singola percezione di un evento. 

Io sono una persona HSP (Highly Sensitive Person) e nei periodi in cui Pan mi gironzolava intorno lo sentivo particolarmente vicino in presenza di persone tossiche ed energeticamente dense. Sai quelle persone che vivono di rabbia, mal contento e sono perennemente colleriche? Ecco, a me per un lungo periodo sono servite come richiamo di Pan che fungeva da salvavita. Essendo propensa ad assorbire tanto dall’esterno, stare in presenza di persone cariche di energie pesanti mi portava ad assimilare tanta melma emotiva, quindi Pan mi spingeva ad allontanarmi e appena pochi passi più in là stavo già meglio. 

La sensazione era quella di sradicamento dal presente e confusione. Mi sembrava di essere entrata in loop in qualche episodio di X Files mentre mi introducevano nel corpo qualche microchip. So che sembra assurdo ma non ho trovato metafore migliori per spiegare quelle sensazioni.

L’Arcano della Torre e la distruzione delle vecchie sovrastrutture

Pan può essere rappresentato anche dalla Torre per le sovrastrutture che fa crollare. Ho diversi conoscenti che hanno incontrato Pan e mi raccontano di “vederlo” quando accumulano troppo stress, ristagno emotivo ed emozioni pesanti da sciogliere. Lui arriva, spacca i confini, la melma fuoriesce e la pace è ripristinata. Questa spaccatura simbolica collega Pan anche a questo arcano. Inoltre, quando lui arriva, con il suo modo di fare così reale tanto da farci credere di morire o impazzire, spacca anche tutte le certezze e ci mette di fronte ad un concetto di mortalità che a sua volta chiede di riguardare i nostri concetti di vita e di morte.

La Morte e L’Eremita come bisogno di accettazione e purificazione

Anche l’arcano della Morte corrisponde a questo mito per i grandi cambiamenti individuali che ne conseguono. Chi lo ha sperimentato sa che noi esseri umani siamo più piccoli di fronte a tante cose, tra cui Pan. Per far sì che si plachi è sempre bene accoglierlo, riconoscerlo e lasciarlo fare senza reprimerlo. Questo atteggiamento ci rende umili di fronte alle forze maggiori che si attivano, ci cambia e aiuta a sentirci piccoli anche di fronte a qualcos’altro.

Anche l’Eremita può corrispondere a Pan. Nei momenti in cui Pan era un mio fedele visitatore io sentivo un gran bisogno di isolarmi nel mio mondo. Sapevo che stavo vivendo una grande purificazione senza precedenti e avevo bisogno di lasciare che fluisse liberamente.

Pan e l’albero genealogico

Te ne parlo meglio qui. Però ti dico che anche Pan è un racconto e fa parte del nostro inconscio familiare che a sua volta è un grande raccoglitore di racconti. Ricordati che tutte le memorie presenti nell’inconscio familiare sotto forma di tracce energetiche sono sempre dei racconti che noi poi viviamo spesso come reali.

Pan ci ricorda che ci sono stati eventi o destini nel nostro albero genealogico che ci fanno paura, questo perché l’albero stesso li ha codificati come spaventosi. 

A questo punto diventa importante fare una ricerca e disegnare il proprio albero (qui trovi una guida in cui ti spiego come procedere), così che emergano i racconti fatti degli eventi accaduti. Qui trovi la mia guida che ti aiuterà nel tuo primo disegno.

Disclaimer
Io sono un’operatrice olistica e mi occupo di spiritualità, energia e anima. Il mio lavoro si concentra esclusivamente su questi tre aspetti dell’essere umano.
Nessun servizio o percorso di cui parlo in questo sito sostituisce in alcun modo il lavoro medico sanitario o psicoterapeutico.

Sabina

Nella vita traduco Simboli e Metafore in parole semplici.

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