Con questo transito del Sole nel segno dei Gemelli sento una forte voglia di movimento che mi ricorda l’Arcano numero 7, il Carro.
Come ti dico sempre, per comprendere bene l’energia di un archetipo tarologico dobbiamo vedere la carta precedente e quella successiva perché i 22 Arcani Maggiori rappresentano il percorso che l’anima compie su questa terra e ogni carta è una tappa evolutiva imprescindibile.
L’anima sperimenta il Carro dopo aver introiettato l’archetipo degli Amanti. Arrivata fin qui sa di essere dotata di libero arbitrio necessario a prendere le decisioni, scegliere i propri percorsi e le strade da intraprendere. L’archetipo del Carro è, quindi, l’energia necessaria per muoversi in questa direzione.
Arcano 7 tarocchi Rider Waite
In questa carta vediamo un carro dotato di baldacchino guidato da un giovane nobile, forse è un principe, con una stella sulla fronte e un bastone in mano. Il carro è guidato da due sfingi. Alle sue spalle il cielo è giallo e sembra che si stia allontanando da un villaggio

Il principe rappresenta un animo nobile che ancora non è abbastanza maturo per divenire Re. Qui l’anima ha già integrato sia l’archetipo dell’Imperatore e il suo talento di materializzare i progetti dell’Imperatrice, sia il Papa con la sua saggezza, ma, siccome il viaggio di integrazione dell’anima è ancora lungo, c’è tempo perché maturi.
La stella nell’Arcano Maggiore 7
Ha una stella sulla fronte in segno di profonda connessione con il cosmo: quella stella, infatti, è sia sul sesto chakra (la verità interiore) che sul terzo occhio (la capacità di percepire realtà anche non visibili.
Le stelle sono riprese sia dalla stoffa del baldacchino che dalla gonnella dell’armatura: le prime indicano la protezione celeste, mentre le seconde parlano della profonda connessione con l’astrologia.
Questo è il segno che siamo sempre protetti da qualcosa di più grande di noi e questo lo si evince anche dalla cintura che è appoggiata su Hara, il centro vitale più sacro e delicato del corpo umano.
I simboli del principe nell’Arcano numero 7
L’armatura che indossa il principe è gialla e azzurra: il primo colore è la luce, la coscienza e il potere personale, mentre il secondo è quello dello spirito che connette all’intelletto.
Se osservi bene le sue spalle puoi vedervi due maschere che sono rispettivamente Urim (quella triste a destra) e Thummin (quella allegra a sinistra). Si tratta di due pietre divinatorie usate dagli antichi ebrei.
Il bastone che ha in mano ricorda quello del Mago: è il sacro fallo maschile che connette il cielo con la terra e fa da strumento catalizzatore di verità superiori.

Il carro: significato nei Tarocchi
Questo archetipo ha la capacità di far convergere ciò che sembra opposto, tale caratteristica è ripresa anche dalle due sfingi che guidano il carro e guardano in due direzioni differenti. Quella bianca rappresenta il femminile e guarda a sinistra (passato) mentre la nera è il maschile e guarda a destra (futuro).
Queste due energie non sono mai perfettamente bilanciate, ma il principe (che rappresenta anche la potenza della forza di volontà) sa andare oltre l’imperfezione e superare ogni ostacolo, incluse le disarmonie.
Sulla parte frontale del carro vediamo due ali azzurre con un cerchio giallo al centro, poste al di sopra di un simbolo rosso. Le ali rappresentano la leggerezza e la semplicità con la quale noi pensiamo. Sono i pensieri che vanno e vengono, ma essendo intagliate nella pietra del carro rappresentano le forme pensiero che si muovono nella materia e si concretizzano.
Il simbolo rosso rappresenta l’unione perfetta di maschile (la parte verticale fallica) e femminile (la parte orizzontale e accogliente).
È un archetipo che parla di conquista e trionfi concreti, reali e materiali.
È un movimento reale, maschile e determinato che ci aiuta a muoverci nel mondo mossi da fiducia e certezze: di fronte all’ignoto siamo benedetti dal cielo.
Interpretazione dell’arcano 7, il carro nelle carte dei Tarocchi
Se guardi alle spalle del carro puoi vedere un villaggio, oppure un castello, o una città e il carro è al di qua di un fiume: questo secondo me rappresenta il lasciare alle spalle il conosciuto, incluse le strutture interiori rappresentate dai muri e dalla solidità, per affidarsi a qualcosa di nuovo.
L’acqua rappresenta le emozioni: il carro resta solido nonostante gli tzunami emotivi. Il cielo giallo parla di potere e intuizione.
Ricordiamoci che il viaggio del carro è prima interiore e poi esteriore.
Da questo momento in poi nel viaggio della nostra anima, iniziamo a gestire la nostra energia anziché lasciare che sia lei a gestire noi. Quando l’anima sarà pronta lascerà questo archetipo per entrare in quello della Forza, dove le capacità dell’intelletto di dominare gli istinti animali avranno tutto il tempo di perfezionarsi.
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