Adesso che il Sole transita in Sagittario si attiva forte l’Arcano numero sei. In alcuni mazzi viene chiamato ‘L’Innamorato’ mentre nel mazzo che uso io (Rider Waite) viene indicato come ‘gli Amanti’.
Come ti dico sempre, ogni Arcano maggiore viene chiamato anche ‘casa dio’ perché rappresenta una delle tappe evolutive che la nostra anima è chiamata a sperimentare su questa terra.
Quando l’anima entra nell’energia di questo archetipo ha già completato la fase di incarnazione acquisendo le capacità spirituali e materiali necessarie per vivere una vita terrena. Dopo questo archetipo l’anima sarà pronta per camminare nel mondo con l’energia del carro.
Arrivata a questo punto, l’anima possiede il libero arbitrio, può scegliere e sperimentare una forma di amore che, seppur terreno, è in grado di riconnetterla ai piani più alti del cosmo.
Gli Amanti – Tarocchi Rider Waite
Nella carta che vedi qui sotto viene rappresentato l’arcano dei Rider Waite in cui sono raffigurati il giardino dell’Eden, il Sole, l’Arcangelo Raffaele che appare da una nuvola, Adamo ed Eva, una montagna, due alberi e il serpente.

Il luogo di ambientazione dell’Arcano è il paradiso dell’Eden. È una parola che deriva dall’ebraico e significa ‘piacere, delizie’. L’etimologia della parola è molto coerente con il racconto che ci venne fatto di questo luogo magico prima della ‘disobbedienza di Eva’ (ti chiedo di sospendere solo un attimo il tuo giudizio su questo punto, ci arrivo tra un attimo).
Tralasciando le varie ipotesi sulla sua posizione geografica, possiamo collocare archetipicamente questo luogo all’interno dello spazio sacro del cuore. Quando entriamo in uno stato meditativo, infatti, possiamo tranquillamente visualizzare luoghi bellissimi all’interno del nostro spazio-sogno; quindi, secondo me, l’Eden è anche simbolo della nostra bellezza interiore.
Il significato del Sole, della montagna e della nuvola nell’Arcano VI
Il Sole alle spalle dell’Arcangelo è la grande fonte creatrice, il punto di riferimento del sacro maschile. Infatti, al lato opposto al sole troviamo la montagna che rappresenta il maschile. È una forma simil fallica creata dalla natura ed è ciò che ci avvicina al Grande Padre, più in alto andiamo e più vicino arriviamo al Sole e a Padre Cielo. La nuvola (elemento aria/maschile) avalla questa ipotesi. Come sostiene Jodorowsky, uno dei miei maestri guida, un tempo molto lontano i poli energetici erano invertiti: esisteva “la Sole” e “il Luna”. Ciò che ora è maschile un tempo era femminile.
In effetti nella mitologia norrena è il dio Máni a guidare il carro che trasporta la Luna, in contrapposizione alla sorella Sól che guida il carro solare.
L’Arcangelo Raffaele e gli Innamorati
Credo che l’Arcangelo (divinità maschile) posto come interfaccia tra “la sole” (fonte) e gli umani rappresenti qualcosa di molto antico. Qui siamo ben prima del patriarcato e di tutte le memorie ancestrali presenti nel nostro cervello rettile che vedono l’uomo come centro focale della società. Questa carta ci racconta delle memorie matriarcali, della società con le donne come focus operandi di tutto.
Osservando i due umani possiamo vedere le posizioni dei loro corpi. In termini di costellazioni familiari, potremmo dire che il maschile sta dove dovrebbe stare il femminile. Si sono invertiti. È un’immagine che cozza molto con tutto il nostro “pacchetto rettiliano”, si potrebbe parlare di disordine gerarchico. Per quelle che sono le leggi energetiche attuali, una donna in quella posizione viene riconosciuta dal clan come capo famiglia e per far sì che questo accada potrebbe essere che guadagni più soldi del marito (più guadagna e più cibo può mettere nel piatto).

Ma in quella posizione potrebbe subire un appesantimento che potrebbe, poi, creare una disarmonia energetica nel ciclo mestruale perché, prendendo simbolicamente il posto di un uomo, di fatto viene polarizzata al maschile. A questo punto sarebbe utile e necessario un bel lavoro di riequilibrio e riconnessione energetica al sacro femminino così da darle sostegno e far sì che riesca a sostenere con leggerezza e gioia il suo ruolo.
Essendo, però, questo arcano un’immagine archetipale molto antica, non credo di certo che l’inversione dei due poli energetici sia stata un errore. Io sono certa che nel corso delle epoche abbiamo sperimentato patriarcato e matriarcato alternandoli, questo secondo me è un indizio in più.
Questo arcano ci parla, quindi, anche dell’importanza di avere un equilibrio interiore tra lo yin e lo yang, maschile e femminile.
Arcangelo Raffaele simbolo di guarigione
L’arcangelo Raffaele è esotericamente connesso all’energia della guarigione. La sua posizione in questa carta ci mostra come benedice gli umani, sostenuto e mosso anche lui da qualcosa di più grande (la fonte), affinché essi possano incarnarsi anche per guarire le ferite che l’anima ha accumulato nel corso dei secoli.
Osservando il suo simbolismo vediamo che ha le ali rosse, la veste viola, i capelli che ricordano delle fiamme rosse e verdi.
Le ali rosse rappresentano sia il suo potere di guarire e sostenere sia il sangue. Il rosso è quella memoria che ci riconnette alle origini della vita; infatti, è il primo colore che vediamo nell’utero di nostra madre ed è proprio grazie al sangue mestruale che la nostra vita ha potuto prendere forma e questo è anche il colore del chakra della radice.
Tutto ciò è connesso anche al rosso dei suoi capelli, connesso a Marte, il pianeta di riferimento del sacro maschile che rappresenta sia il guerriero che la forza atavica di dare la vita. Marte governa l’Ariete, il primo segno di fuoco dello zodiaco (poi c’è il Leone che è governato dal Sole e, infine, il Sagittario sotto la guida di Giove).
Il verde dei capelli richiama Venere, il pianeta del sacro femminile che rappresenta anche la guarigione energetica. Il fatto che siano disegnate in quel modo raffigura la perfetta unione dei principi maschili e femminili insiti dentro ognuno di noi. La veste è viola. Questo colore si crea mescolando il rosso al blu, quindi qui l’impulso sessuale è connesso allo spirito ed è in un’unione perfetta con esso. Il fuoco diventa sacro poiché questa forma di amore e sessualità è tantrica, cioè lo spirito e la materia si uniscono attraverso il sesso che da sempre è stato considerato la messa in terra dell’amore universale.
Adamo ed Eva: gli Amanti nei tarocchi
Arriviamo ora ad Adamo ed Eva. Ti ho iniziato a parlare di loro qui, in questa carta rappresentano il maschile e il femminile che cercheranno di unirsi tantricamente per raggiungere la completezza con Amore ed Eros.
Quando parliamo di Adamo ed Eva, dobbiamo sempre ricordarci che Eva è la seconda moglie di Adamo. La prima fu Lilith che abbandonò l’Eden quando volle consumare un rapporto sessuale stando sopra ma Adamo si rifiutò categoricamente poiché cercava un femminile più mansueto. Lilith non ebbe alcuna intenzione di sottomettersi e lasciò l’Eden per andare sulle rive del Mar Rosso (mestruo) a partorire demoni. Oltre a rappresentare l’esclusione genealogica che abbiamo nel nostro albero, rappresenta anche l’esclusione sociale ed individuale del femminino selvaggio, quello che fa davvero paura al patriarcato.
Se osservi bene la carta, l’arcangelo guarda Eva perché sa che il suo intuito e la sua connessione con l’Oltre non è cancellabile da nessun condizionamento, mentre il maschile ha bisogno di più introspezione per accedervi.

Il serpente, le mele e l’albero della conoscenza e della vita
Alle spalle di Eva c’è l’albero della conoscenza del bene e del male, su cui è possibile riconoscere le mele e il serpente, mentre alle spalle di Adamo c’è l’albero della vita.
Il serpente rappresenta la Kundalini: l’energia sacra della vita che ha sede nella radice della colonna vertebrale e per questo ricorda appunto il serpente. Questa energia si attiva quando una donna attraversa simbolicamente le varie dimensioni durante il parto. Rappresenta l’occulto, il mistero e la forte associazione con il sacro femminino perché vive sia in terra che in acqua (elementi femminili), ha la capacità di dare la morte con il veleno e di guarire riportando in vita con l’antidoto presente nello stesso veleno. Depone uova simili ai nostri ovociti e cambia pelle come il nostro endometrio.
Le mele rappresentano l’utero perché, se tagliate a metà, ne richiamano la forma. Sono simbolo di creazione e per questo “le antiche (ma neanche così tanto antiche) mentalità distorte” le vedono come frutto del peccato. Sembrerebbe sia stato a causa di una traduzione scorretta di alcuni testi sacri, ma l’inconscio collettivo ormai le vede così.
L’albero della conoscenza rappresenta i misteri più alti del cosmo: la vita e la morte e i loro segreti che noi donne sperimentiamo mensilmente.
Adamo, invece, guarda Eva perché simbolicamente ha bisogno del suo femminile per connettersi al divino, l’albero alle sue spalle è quello della vita che connette ad ogni forma di creazione.
L’unione di questi due alberi è ciò che permette alla vita di manifestarsi ed accade tramite l’unione dei due principi e dei due corpi. Le nudità dei due protagonisti non sono solo fisiche, ma anche simboliche: non ci sono più né maschere né filtri tra loro.

Affascinante il significato racchiuso da ogni singolo dettaglio di questa carta, non trovi?
Per questo i Tarocchi meritano grande rispetto e ho pensato che dal nuovo anno li riserverò solo a chi conosco bene, quindi chi ha già lavorato con me o farà insieme a me i percorsi di metagenealogia o le costellazioni familiari.
Quindi, se è da un po’ che pensi di volermi chiedere un consulto tarologico, questo è il momento! 😉
Se hai prima dei dubbi da chiarire, ti consiglio di leggere la mia raccolta di Q&A sui tarocchi, altrimenti scrivimi e organizziamo la nostra sessione!