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Quando conduco le meditazioni guidate insieme alle anime che si affidano a me capita spesso di visualizzare alcuni luoghi simbolici che hanno un significato molto potente, ampio e di un potere guaritore immaginale sacro.

Come ho scritto qui, le meditazioni non sono da confondersi con l’ipnosi o tecniche che prevedono un rilassamento più profondo. Si tratta di un rilassamento delicato che guida la nostra attenzione verso determinate visualizzazioni, cioè immagini create con l’intento di entrare in contatto cosciente con noi stessi e con ciò che normalmente fatichiamo a vedere.

In particolare, ogni meditazione guidata inizia con una fase di rilassamento in cui respiriamo e creiamo un’atmosfera di calma e serenità. Poi, piano piano, con la mia voce chiedo di visualizzare, quindi immaginare, alcune immagini per dare inizio al viaggio e da lì la saggezza individuale si manifesta.

Ogni immagine ha un significato profondo e oggi vedremo insieme alcune simbologie legate a questi luoghi.

Meditazioni guidate: un viaggio alla scoperta della nostra bellezza interiore

Quando parliamo di bellezza viene spontaneo associarla a qualcosa di esteticamente piacevole, magari un paesaggio, un’opera d’arte o un profumo. Secondo me, invece, la bellezza ha un concetto più profondo e riguarda anche qualcosa di interiore, vivo e nuovo.

Pensando a James Hillman e alla sua visione della bellezza come strumento che salverà il mondo, mi verrebbe da dire che il primo mondo in cerca di salvezza è quello che abbiamo dentro. La salvezza viene minata quando non la esploriamo e ne tralasciamo la forza. Non siamo stati abituati a cercare la bellezza dentro di noi, istintivamente la cerchiamo fuori. Se allenassimo il nostro sguardo verso l’interno rimarremmo stupiti nel trovarne così tanta. 

Lo spazio sacro che ci vive dentro, infatti, è il luogo di maggiore bellezza inesplorata. È un luogo di potere che ci radica alle parti più profonde di noi. Clarissa Pinkola Estés lo definisce anche ‘il giardino selvaggio della psiche’. E il giardino è proprio uno dei luoghi che stiamo per andare ad esplorare in questo articolo.

Che cosa rappresenta il deserto a livello simbolico?

Che cosa rappresenta il deserto a livello simbolico?

Uno dei luoghi che ho notato affascinare e spaventare di più è il deserto. Gli antichi chiamavano il deserto il luogo della rivelazione divina e lì i Sufi andavano a cercare l’illuminazione.

Forse l’idea che sia arido e che non sembri ricco di vita come potrebbe esserlo un bel giardino fiorito ci può fuorviare. In realtà, il deserto è una terra fertile a modo proprio

Quel senso di solitudine e vuoto, misto a immensità e poco controllo, mancanza di comfort e piante pungenti può ricordarci, infatti, la nostra forza interiore. Quella forza che si attiva quando sentiamo o crediamo che alcuni settori della nostra vita siano aridi. Forse l’immagine del deserto piace poco perché essendo esposti solo a noi stessi ci ricorda le nostre fragilità e ci sentiamo vulnerabili.

Prima di attraversare e lasciare andare, però, c’è un punto imprescindibile: imparare a stare. Prima di muoverci, trascendere, agire dobbiamo imparare a stare e il deserto mi ricorda tantissimo un luogo sacro, silenzioso e poco contaminato dove la purezza delle immagini rimane fedele alla nostra essenza.

Il deserto è dove vive la Loba e, come dice Clarissa Pinkola Estés in “Donne che corrono coi lupi”, è un luogo molto sacro in cui la vita accade nel sottosuolo dove niente all’esterno si vede. Quando appare nelle visualizzazioni ci ricorda l’importanza di stare a contatto con questo luogo sacro così da permettere alla sacralità di quel posto di espandersi nel corpo e guarire energeticamente alcune memorie. Lo fa quando ci ricorda che il fiore rosso vivo dei cactus fiorisce poche volte e il contatto con questa parte così profonda ci rende un po’ “Lobe” intente a raccogliere ossa.

Il Significato dell’Acqua nelle Meditazioni: il legame con i Segni Cancro, Scorpione e Pesci

I luoghi in cui fa da protagonista l’acqua hanno molteplici interpretazioni. Possiamo iniziare dal fatto che in astrologia i tre segni legati all’elemento Acqua sono Cancro, Scorpione e Pesci. 

Il Cancro rappresenta l’utero materno, quindi le memorie uterine del liquido amniotico. È quella tipologia di acqua che tende ad essere percepita come più appiccicosa. 

Quando arriviamo a questo punto so che stiamo toccando le energie di memorie antiche, rimaste sopite da moltissimo tempo e che arrivano anche da molto molto lontano. 

Poi c’è lo Scorpione a cui sono associate le acque paludose dell’inconscio che non sempre sono limpide ma per lo più stagnanti, scure e a tratti sporche. Questo senso di sporcizia può parlarci di un accumulo di detriti emozionali energetici. Entrare in contatto con queste acque ci permette di liberare informazioni preziose rimaste sopite per lungo tempo.

In ultimo ci sono i Pesci, governati da Nettuno, il Dio dei mari. Questo segno rappresenta il bambino divino che ha già ripulito e trasceso le precedenti informazioni. Quindi, quando siamo in questa energia archetipica potrebbe essere che le acque appaiano calme, limpide e dal potere purificatore.

Cosa rappresenta la grotta nelle meditazioni? 

Cosa rappresenta la grotta nelle meditazioni? 

È molto potente la simbologia di grotte e caverne per almeno due motivi. Rappresentano una parte profondissima di noi dal potere alchemico e molto spesso l’ho vista apparire in fase di mestruo o pre-mestruo, quindi il loro potere comunicativo e trasformativo è immenso.

La grotta simboleggia quella parte di noi che sta sopita in luoghi lontani, profondi, dove la nostra energia condensa le forze ancestrali e primordiali. Non è un caso, infatti, che visualizzandoci in una grotta appaiano falò, donne o uomini intenti in balli o canti rituali. Alcune volte il viaggio sembra un’iniziazione in cui contattare queste forze antiche ci ricorda chi siamo, da dove veniamo e che, forse, le cose sono più ampie di come le vediamo.

Una grotta ricorda molto l’energia del nostro utero di cui ne ricorda molto la forma. Che sia di roccia o un Temazcàl poco importa, lì dentro accadono alchimie potenti e quando ricordiamo chi siamo non possiamo più tornare indietro.

Che significato ha il bosco nelle meditazioni guidate?

Le foreste, i boschi, i giardini e, in generale, la natura selvaggia ci parlano di quelle energie indomite e istintuali che ci vivono dentro. 

Molto spesso razionalizziamo e cerchiamo di controllare tutto, dimenticandoci che esiste un mondo di cose ancora più belle di quelle che ci limitiamo a vedere entro gli stretti confini della nostra razionalità.

Quando l’energia di questi luoghi ci si palesa davanti spesso ci aiuta ad esplorarci. Entrare in contatto con le nostre risorse ci apre gli orizzonti e quando le foreste sono i nostri luoghi interiori siamo sempre al sicuro. Per questo durante le meditazioni guidate il mio invito è quello di porre di attenzione e vedere la ricchezza delle risorse che abbiamo in noi.

Il Significato dell’Isola nelle Meditazioni Guidate 

Le isole nelle visualizzazioni sono, invece, associate a quelle parti di noi rimaste vergini che ancora non abbiamo esplorato. 

Ho notato che quando durante le meditazioni ci troviamo in questo luogo sacro la nostra anima probabilmente è pronta a sperimentare qualcosa di nuovo

Ho visto più di una volta che dopo essere approdati su un’isola alcune anime vedono nella realtà materiale movimenti nuovi, strana coincidenza, non credi?

E tu, hai mai notato quali luoghi appaiono più spesso nelle tue meditazioni? Te ne va di parlarmene o di costruire una meditazione su misura da fare insieme? Scrivimi!

Sabina

Nella vita traduco Simboli e Metafore in parole semplici.

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