Quando parliamo di bellezza viene spontaneo associarla a qualcosa di estetico e di visivo. Magari un paesaggio, un’opera d’arte o un profumo. Secondo me, però, la bellezza è un concetto più profondo e riguarda anche qualcosa di interiore, vivo e nuovo.
Pensando a James Hillman e alla sua visione sulla bellezza che salverà il mondo, mi verrebbe da dire che il primo mondo in cerca di salvezza è quello che abbiamo dentro. La sua “salvezza” viene minata quando non lo esploriamo e ne tralasciamo la forza.
Non siamo abituati a cercare la bellezza dentro di noi. Se imparassimo a rivolgere il nostro sguardo verso l’interno, rimarremmo sorpresi di scoprire un mondo di bellezza inesplorato. Il nostro sacro spazio interiore è un luogo potente che ci connette alle parti più profonde noi stessi, un “giardino selvaggio della psiche”, come lo definisce Clarissa Pinkola Estés.
Cosa sono le visualizzazioni guidate
A questo proposito oggi voglio raccontarti la meditazione guidata svolta qualche tempo fa con una donna meravigliosa con la quale ho camminato, un viaggio simbolico che le ha permesso di esplorare il mondo energetico che le viveva dentro.
Come ho scritto qui le meditazioni non sono da confondersi con l’ipnosi o tecniche che prevedono rilassamenti più profondi. Si tratta di rilassamenti delicati che guidano la nostra attenzione verso determinate visualizzazioni, cioè immagini create con l’intento di entrare in contatto cosciente con noi stessi e ciò che normalmente fatichiamo a vedere.

Pianeti nei Segni d’Aria: quando la razionalità blocca l’introspezione personale
Oriana è venuta da me perché si sentiva confusa ed era attratta dal mio approccio olistico legato alla metagenealogia. Nel suo tema natale (posizione dei pianeti al momento della nascita) ha molti pianeti in segni d’Aria, questo ci parla di un’attività mentale molto forte.
C’era un grande lavoro di pensieri e razionalità perciò era necessario contattare un altro elemento chiave per portare armonia: il corpo. La confusione di cui mi parlava, infatti, era mentale e me la descriveva come un vortice di nebbie e aria che offuscavano la visione di progetti e desideri e creavano difficoltà nel seguire il proprio sentire profondo.
Visualizzazione guidata di equilibrio energetico
Abbiamo iniziato la meditazione rilassando il corpo e attivando il radicamento energetico alla Grande Madre e poi le ho chiesto di visualizzare una mandorla verde smeraldo al centro del petto dalla quale sarebbe apparsa una porticina luminosa. La mandorla ci ricorda la sacra vulva e il primo passaggio compiuto in questa dimensione, il verde è il colore del cuore associato al suo chakra che si trova appunto al centro del petto.
Ho dato dei suggerimenti di immagine evocando prati, fiori, animali e alberi. Immaginando questo luogo di potere dentro di sé le ho detto di mettersi in ascolto del proprio corpo e di sentire se c’erano tensioni o rigidità che richiedevano attenzione. Sentiva una fitta leggerissima all’altezza dell’utero e , così, le ho suggerito di concentrarsi su di essa e lasciar scorrere immagini, sensazioni, suoni e colori che avrebbe visto e sentito di lì a breve.

Il significato della caverna nella visualizzazione guidata
Oriana aveva iniziato a descrivermi una caverna primitiva con le mura dipinte di ocra e un falò al centro. Quell’ocra nei tempi antichi ricordava il sangue mestruale e il fuoco è l’elemento che sentiamo quando si attiva quell’energia trasmutativa del mestruo di cui ti ho parlato qui.
Intorno a questo fuoco c’erano donne che ballavano e cantavano. Erano le energie ancestrali e arcaiche che ci vivono dentro. Eravamo simbolicamente nell’utero. Ogni organo ha una sua energia e l’energia uterina è ricca di memorie antichissime. Questo viaggio simbolico era un viaggio di contatto alchemico.
Le avevo suggerito di stare lì il più possibile e “respirare” quelle immagini così da interiorizzarle e permettere alla sua parte più razionale di integrare un nuovo mondo, antichissimo e primigenio.
In questi casi suggerisco spesso di parlare con le figure che appaiono, chiedere messaggi, consigli e guide. Sono le parti più sagge di noi e le loro parole sono più sacre e utili di ogni altra voce.
Gli archetipi e le energie smosse durante la visualizzazione guidata
Citando James Hillman: ‘’Immaginiamo quindi gli archetipi come i modelli più profondi del funzionamento psichico, come le radici dell’anima che governano le prospettive attraverso cui vediamo noi stessi e il mondo. Essi sono le immagini assiomatiche a cui ritornano continuamente la vita psichica e le teorie che formuliamo su di essa.’’
L’immagine a questo punto aveva preso vita e Oriana si sentiva sempre più leggera, stupita del luogo bellissimo che stava vedendo. Una delle donne presenti nel cerchio la condusse verso una piccola porticina che conduceva in un piccolo canale sotterraneo dove l’acqua era blu scuro, paludosa e melmosa.
Le ho suggerito di respirare e immaginare il respiro come un filo conduttore che la ancorava al presente. Nel mentre ogni ispirazione ripuliva quell’acqua che ci raccontava dei detriti emotivi repressi e trattenuti, rimasti sopiti in questi spazi profondi.
Immaginando questi spazi come dei giardini, possiamo concordare sul fatto che se vengono accumulate macerie queste occupano spazio inutile, mentre se queste vengono liberate abbiamo una nuova terra fertile.

Visualizzazione creativa: i benefici nella vita reale
Grazie al respiro quell’acqua si era schiarita e Oriana visualizzava sé stessa nuotare in un oceano pulito e approdare sulla terra ferma. Precisamente era un’isola vergine e incontaminata. Questa immagine mi parla di un nuovo lato di sé contattato e attivato che ne avrebbe manifestato la potenza nel divenire.
A questo punto Oriana ha sentito il bisogno di aprire gli occhi e tornare nel “qui-ed-ora”.
Da lì a poco il percorso con Oriana è finito.
Lei è un’artista e si è finalmente resa conto di cosa era davvero in linea e coerente con sé stessa. Così ha deciso di non proseguire molti progetti, togliere determinati servizi e chiudere alcune collaborazioni.
Questo allineamento mi sembra la versione concreta dell’approdo in quell’isola vergine visualizzata in sessione.
Per noi donne l’utero è casa e la connessione con questo luogo così sacro ci radica e allinea. Teniamo a mente che le memorie qui presenti sono anche transgenerazionali e coinvolgono, quindi, più generazioni. Ricordiamoci che una donna sviluppa i propri ovociti nel periodo perinatale, all’incirca verso il quarto mese di gravidanza. Le cellule, inoltre, comunicano con l’ambiente circostante scambiando e registrando emozioni. Quindi il vissuto di chi ci ha precedute diventa importante per comprendere chi siamo.
E tu, conosci le memorie e le emozioni che ti vivono dentro e che ti ricollegano alle tue antenate?
Scrivimi e ti aiuterò a riallinearti al tuo centro più profondo e autentico.