Eccoci qui: arriviamo da mesi molto intensi energeticamente che sono stati davvero impegnativi da affrontare. Possiamo pensare razionalmente che tutto ciò che è fisicamente, geograficamente e politicamente lontano da noi non ci riguardi, e in parte potrebbe essere anche vero, però viviamo tutti sotto lo stesso cielo e condividiamo i campi energetici del pianeta terra. Quindi, ciò che razionalmente ci fa sentire al sicuro non è detto che funzioni anche per i nostri corpi più sottili e per quello fisico.
È stato un cambio di stagione particolarmente impegnativo: è risaputo che il corpo abbia bisogno dei suoi tempi per risvegliarsi dal letargo animico invernale, ma quest’anno è stato molto più forte. La stanchezza che ho sentito dentro e fuori di me l’ho ritrovata anche tra amici e conoscenti, oltre che tra le mie clienti, insomma è stata davvero imperante.
Questo perché il corpo ha bisogno di più tempo per processare questi passaggi che sono epocali.
Ho imparato, così, ad affidarmi a questi bisogni fisici: rallentare quando è richiesto, calmarmi quando diviene necessario. Non so per te, ma per me non è che sia così facile: arrivo da generazioni di contadini, muratori, fattori, calzolai, pendolari e chi più ne ha più ne metta. La fatica fisica è stata parte imperante della vita di tutti, forse anche necessaria ad affermare la propria utilità sociale. Questo mi crea dei sensi di colpa quando il bisogno di riposare è tanto. È lo stesso per te?
Ho imparato, però, a trovare una via di mezzo nella lettura: quando leggo unisco il riposo all’evoluzione, alla crescita e al lavoro su di me. Con la stanchezza fisica degli ultimi tempi ti posso dire di aver letto davvero tanto e, con grandissimo piacere, ho trovato un buon numero di libri che mi hanno colpita particolarmente.
Eccoli qui, te li presento uno per uno.

Guida alla Dea Madre in Italia di Andrea Romanazzi
In questo periodo in cui i viaggi sono ancora un pochino complicati credo sia utile riscoprire le bellezze che abbiamo qui intorno. Se pensassimo alla dea o ad altre forme di divinità molto probabilmente ci verrebbero in mente luoghi lontani come l’India, l’Africa, il Perù, la Cina o il Giappone. Magari anche la Grecia, per restare in Europa anche se in un’epoca ben lontana.
Invece, questo libro molto interessante ci guida alla scoperta dei tantissimi culti della Dea che tutt’oggi sono presenti qui nel nostro paese, in modo più o meno “nascosto”. Ad esempio, Matera è composta dalla parola Mater (madre) e a quella ‘a’ finale manca un ‘de’, quindi diventerebbe Mater-Dea, cioè Madre Dea. Questo ci indica una radice lontanissima di un popolo legato alla Dea Madre.
Oppure Jelsi, il paese molisano dei miei avi, dove ogni anno festeggiano Sant’Anna raccogliendo il grano. È la festa del raccolto divenuta cristiana anche se in origine era pagana: Anna è un archetipo della madre (per i cristiani partorì la Madonna) e anche nella versione pagana era una festa in onore di Demetra, anch’essa un’archetipo della madre.
Donne sciamane di Morena Luciani Russo
Se mi segui da un po’ sai che amo Morena e il suo lavoro. L’ho conosciuta grazie a questo suo libro veramente pazzesco. Non so dirti se è stato il libro o il momento personale in cui l’ho letto, però ti posso dire che mi ha aperto qualcosa dentro.
Ho apprezzato la spiegazione degli antichi rituali e di come lo sciamanesimo fosse un’arte per lo più femminile poiché le porte per gli altri mondi le abbiamo noi (utero e vagina).
Il suo studio sui funghi e sulla connessione energetica che abbiamo noi donne con le erbe e le piante è qualcosa di sensazionale. Se ci pensi, nei tempi dell’inquisizione, dove un maschile depotenziato e un femminile confuso davano la caccia alle streghe, le prime vittime erano le erboriste.
Forse è questa memoria che spinge ancora molte persone a deridere, temere, snobbare i rimedi antichi? Li chiamano ‘rimedi alternativi’ ma sono vecchi come il cucco!
Il risveglio della Dea di Vicki Noble
Questo libro è molto famoso. Amo la parte biografica dell’autrice che racconta la sua guarigione sciamanica, il suo studio e il suo percorso. Inoltre, amo particolarmente le sue scoperte inerenti ai popoli antichi e come essi comunicassero tra loro. Quello che l’autrice vuole raccontarci è che forse non tutto è dovuto solo all’inconscio collettivo.
Insomma è un libro che si presenta da solo, tu lo hai già letto? … Altrimenti corri a comprarlo!

Donne delinquenti di Michela Zucca
Questo è un libro antropologico molto interessante. Ci racconta di un mondo lontano che precede le religioni dogmatiche e che era persino topograficamente diverso rispetto ad oggi.
Dà voce ai popoli antichi, coloro che vivevano nei boschi e che avevano cerimonie, rituali e divinazioni varie come centro della spiritualità.
Ci parla del ruolo delle donne e se dovessi spiegarti in quanti punti mi ha colpita faremmo notte! Ti elenco solo un passaggio dove parla del ruolo della donna nel medioevo: molto spesso avevano il ruolo di civilizzare l’uomo.
Se ci pensi, gli uomini medioevali ci sono sempre stati presentati come rudi e basici, ricordano molto le taverne di Asterix e Obelix, ma a fianco a uomini del genere, che ruolo potevano avere quelle donne?
Non è una convinzione tanto differente da quella di dover salvare un uomo, anzi, questa mi sembra che sia figlia della precedente!
Gnomi di Poortvliet e Huygen
Questo è un libro del cuore: me lo leggeva sempre mia mamma e ritornare bambina spesso può essere una gran gesto di amor proprio.
Mi riporta nei tempi lontani dove un lettone e tanti gatti mi facevano sentire al sicuro. Ho conservato questo libro e lo tengo esposto nel mio studio. Tu hai libri del cuore? Ti andrebbe di parlarmene e scoprire insieme i simboli che quei libri hanno in sé e possono dire tanto di te? Scrivimi!