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Ti parlo di lei, una delle mie pittrici preferite, in un periodo in cui ho riscoperto gli acquerelli e non vedo l’ora di iniziare a prendere lezioni di ceramica. Frida Kahlo mi piace per il suo stile, la sua crudità e vivacità, il suo racconto di anima in cammino e, con estremo amore, ti porto con me mentre cerco di decodificare il suo albero genealogico.

Ho amato il film biografico e l’attrice protagonista è stata divina, mi capirai se ti dico di non aver letto tutte le sue biografie. D’altronde questo articolo non vuole essere un racconto storico-biografico ma vuole provare a farti vedere come l’energia dell’albero sia presente in ognuno di noi, anche in Frida.

Ti riporto molto brevemente il “riassunto” della sua storia e poi analizzeremo insieme il dipinto del suo albero genealogico. Lo andremo a decodificare come se fosse l’albero mandatomi da una cliente. Ti spiego quali punti ritengo fondamentali e perché, quali elementi mi saltano all’occhio e quali domande-ricerche avrei fatto nell’albero in termini di eventi, tenendo in considerazione la sua storia di vita.

Se conosci già la sua storia clicca qui per leggere direttamente l’interpretazione del dipinto genealogico.

Frida Kahlo: la sua vita in breve

Frida nasce a Coyoacàn il 6-7-1907 e ci morirà il 13-7-1954. Suo padre era Guillermo Kahlo Kaufmann, fotografo tedesco immigrato in Messico nel 1891, a sua volta figlio di Jakob Wilhelm (Guglielmo) Khalo e Henriette Kaufmann, lui un gioielliere e lei di professione ignota. La madre di Frida era Matilde Calderòn y Gonzàlez, benestante messicana con origini spagnole e amerinde 

La piccola Frida nacque con la spina dorsale bifida. Era uno spirito indomito, riluttante verso ogni forma di convenzione sociale e figura autoritaria. Su Wikipedia c’è scritto che ‘inizialmente voleva diventare medico e si iscrisse all’università, dove conobbe Alejandro Gómez Arias, studente del quale si innamorò. Il 17-7-1925 ebbe un grave incidente: l’autobus sul quale viaggiava si schiantò contro un tram. La colonna vertebrale le si spezzò in tre punti nella regione lombare, le si frantumò il collo del femore e le costole, la gamba sinistra riportò 11 fratture e il passamano dell’autobus le trafisse l’anca sinistra, il piede destro rimase slogato e schiacciato, la spalla sinistra restò lussata e l’osso pelvico spezzato in tre punti. Subì 32 operazioni chirurgiche. Dimessa dall’ospedale, fu costretta ad un riposo forzato nel letto di casa, col busto ingessato.’

Questa situazione fu il terreno fertile per quella che diventò, poi, la sua carriera artistica. Iniziò con un autoritratto che regalò ad Alejandro e poi proseguì con il supporto dei genitori che le regalarono un letto con uno specchio sul soffitto, così che lei potesse dipingere anche da distesa. Da qui iniziò la sua vita artistica. Portò i suoi dipinti a Diego Rivera, illustre pittore dell’epoca, e lui ne rimase colpito, tanto da inserirla nella scena culturale, artistica e politica messicana dell’epoca. Finì anche che si innamorarono e si sposarono nel 1929, nonostante lui fosse al terzo matrimonio e fosse un conclamato traditore.

In quel periodo arrivarono molte offerte di lavoro dagli Usa per Diego e sempre in quel periodo Frida si accorse di essere rimasta incinta anche se successivamente ebbe un aborto spontaneo a causa dell’impossibilità del suo corpo di sostenere la gravidanza. I due decisero di tornare in Messico e di andare a vivere in due case separate ma collegate da un ponte. Nel 1939 divorziarono perché Diego la tradì con la sorella Cristina. Dopo un anno tornò da Frida e si risposarono poco dopo. Durante il matrimonio ebbero tutti e due molti amanti e Frida provò anche esperienze omosessuali. Nell’agosto del 1953 le fu amputata la gamba destra  per una gangrena. Morì, poi, di embolia polmonare e fu cremata.

Albero genealogico di Frida Kahlo

Dobbiamo tenere in considerazione che l’albero genealogico è metafora della nostra vita e l’immagine interiore che abbiamo di lui è quella che abbiamo di noi. Tutto ciò che scriviamo o disegniamo mentre lo prepariamo racconta qualcosa che, per almeno una parte di noi, è reale. Non siamo in grado di distinguere nettamente tra reale-immaginario e simbolico ed è questo che spiega come mai certe metafore e certi simboli li prendiamo per veri, inclusa l’immagine di noi disegnata.

Analisi costellativa del ritratto di famiglia di Frida Kahlo

La prima cosa che mi salta all’occhio è la posizione dei corpi: quando li scriviamo o disegniamo nel foglio è come se li mettessimo nel campo costellativo. Mostriamo quello che è l’ordine gerarchico da noi percepito e spesso si vede il disordine che crea disarmonie. Gli ordini dell’amore e della gerarchia sacra te li spiego meglio qui, in breve ti dico che: ognuno ha il proprio posto, noi figli siamo sempre più ‘piccoli’ rispetto ai nostri genitori, loro sono sempre più grandi rispetto a noi ma più piccoli rispetto ai nonni e via dicendo.

Frida si è disegnata nuda, bambina con alle spalle la madre e il padre e sopra ad essi i rispettivi genitori. È un’immagine culturale data dal concetto dei ‘morti che vanno in cielo’, ma noi viviamo sotto al cielo e quel peso sulla testa lo sentiamo tutto. 

Inoltre, tiene tutti uniti da un nastro rossastro annodato in mezzo ai genitori. Potrebbe essere che abbia avuto la sensazione o la credenza di dover essere lei a farsi carico di tutto e a tenere insieme i pezzi della sua famiglia?

Questa ipotesi mi viene suggerita da tutti gli antenati disegnati sopra di lei, mentre il suo voler “tenere insieme” i membri della famiglia è rappresentato dal nastro, che poi è simile al cordone ombelicale di quel feto di cui ti parlerò a breve.

Analisi costellativa del ritratto di famiglia di Frida Kahlo

Senza togliere la sacralità e il rispetto di ciò che ha vissuto, quell’incidente che la vide ingessata per mesi interi, se volessimo guardarlo con occhio filosofico e costellativo, potremmo vederlo come metafora del ‘tenere insieme i pezzi’. Quell’incidente le fratturò molte ossa e il gesso serviva a ricompattarle, riunirle. Ci tengo a specificare che non intendo affrontare la questione medica poiché io non sono un medico e che il mio vedere tutto come simbolo non sostituisce in alcun modo le figure sanitarie.
Parlando di ossa a livello simbolico, parliamo anche di Saturno, che rappresenta la nostra struttura interiore. In genealogia sono interconnesse all’albero genealogico paterno e alle figure maschili. 

Nel disegno c’è un altro ordine infranto: il posto giusto del padre sarebbe quello dove lei ha disegnato la madre. Non li ha invertiti per errore: la stessa dinamica è presente nei nonni paterni ma non in quelli materni. Qui è l’inconscio che si esprime.

Inoltre, osserva lo sguardo del padre e del nonno paterno: guardano tutti e due nella stessa direzione, verrebbe spontaneo chiedersi dove, ma la domanda funzionale sarebbe chi. Probabilmente qualcuno che è stato escluso.

Se osservi tra le nuvole sembrano apparire dei volti, quando accade che ‘appaiano’ così quasi mi commuovo: mi dice che, anche se impercettibile, c’è una forza cieca che ci guida sempre ed è a base di amore.

Continuando a leggere il dipinto, potrei ipotizzare che la madre avesse ‘più polso’, almeno secondo Frida. Siamo in un’epoca lontana e i capofamiglia erano uomini. Però è anche vero che la madre di Frida e il suo ramo erano benestanti e c’è un livello del sistema che legge ‘chi porta più soldi a casa’ come capofamiglia.

Incidenti e malattia di Frida Kahlo

Incidenti e malattia di Frida Kahlo

Frida aveva la spina dorsale bifida, una malformazione congenita alle ossa. Non posso dirti che la struttura metagenealogica del suo albero abbia creato questa malformazione ma è interessante notarla in un albero dove sembra esserci una dinamica strutturale nel maschile che in qualche modo cede.

Questo cedimento possiamo vederlo anche nella sua insofferenza verso le autorità. Queste sono energie maschili e la prima autorità maschile che conosciamo è nostro padre. Inoltre, le venne amputata la gamba destra, simbolicamente associata al padre. Quindi, anche questo elemento mi farebbe scandagliare il ramo maschile alla ricerca di questi elementi:

  • chi o cosa è stato escluso?
  • le generazioni di padri-figli si sostengono tra di loro? 
  • Credo di no, poiché anche il nonno guarda altrove e il figlio (padre di Frida) gli è fedele, quindi: cosa è successo per far sì che il sostegno si inceppasse?

Le inversioni di posto tra maschile e femminile non sono insolite ma è importante sapere che si possono riequilibrare attraverso lavori mirati. È interessante anche notare che dietro alla madre c’è una montagna (simbolo maschile) e dietro al padre l’acqua (simbolo femminile). Questo mi mostra come quell’albero abbia comunque un suo senso di equilibrio e ordine.

Il fatto che Frida si sia disegnata nuda e bambina ha mille interpretazioni, Hellinger diceva che una donna per diventare adulta ed entrare nel suo pieno potere del femminile, ha bisogno di fare un passaggio simbolico dalla propria madre, riconoscere dentro di sé di essere più piccola, accoglierla nel cuore così com’è stata e andare oltre.

Avendo Frida sposato un uomo fedifrago (quindi, in deficit di energia maschile ed è probabilmente per questo che non sostiene il ruolo di compagno o marito) che la metteva comunque nella condizione di avere a che fare con altre donne potremmo vedere un altro punto chiave: la moglie- donna ufficiale- ha uno status quo che le dà un ruolo più alto rispetto alle amanti, in termini gerarchici viene prima. Forse, potrebbe sentirsi più grande di queste donne, ma, in realtà, di quale donna ha bisogno di sentirsi maggiore?

La prima competizione è con la madre. Se essa ha assunto un ruolo energetico da capofamiglia, forse l’energia femminile ha fatto fatica a fluire. Il fatto che, poi, Diego la tradì con la sorella ci mostra un’altra forma di competizione tra le donne dello stesso tetto e possiamo spostarci in un tempo spazio più lontano. Se un evento ‘x’ succede in un dato momento, molto probabilmente era già successo prima e altrove.

Potremmo anche immaginare un animo indomito come Frida, discendente di un ramo femminile benestante, come una pioniera genealogica che ha canalizzato nuove informazioni per quell’albero. Probabilmente non sapeva di esserlo e si sarà sentita una pecora nera.

Parliamo di una grande pittrice che ha vissuto grazie alla capacità di creazione. Questa è intrinseca all’energia sessuale, colei che dà la vita ed è sempre più forte di tutti. È il femminile allo stato brado che si manifesta. Ricordi quando voleva fare il medico? Quel senso di cura è il femminile-materno che si esprime. Anche se il suo corpo non ha retto la gravidanza, ci sono mille modi di essere madre.

Visti gli strumenti dell’epoca non credo avesse avuto modo di elaborare il lutto dell’aborto. Questo me lo suggeriscono sia la sorella disegnata come feto che il concepimento disegnato poco sotto. 

Eppure l’albero rigoglioso disegnato sotto al suo piede sinistro mi dice che questo l’ha nutrita lo stesso, nonostante tutto sotto all’albero c’è il cuore.

E tu, riesci a percepire il nutrimento che proviene dal tuo albero o, leggendo questo articolo, hai iniziato a notare che forse il libero fluire dell’energia è bloccato da qualche nodo che chiede solo di essere sciolto? Se ti va, scrivimi e raccontami tutto 

Sabina

Nella vita traduco Simboli e Metafore in parole semplici.

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