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Il sole è appena entrato nel segno dei Pesci dove per un mesetto seguirà le regole di Nettuno, il pianeta padrone di casa. Nettuno è il sogno, l’illusione e l’inconscio collettivo. Quindi mi è sembrato un ottimo momento per parlarti del mondo dei sogni e di come questi siano bussole, chiavi magiche di mondi utili a comprendere dove stiamo andando e quali simboli ed energie stiano agendo dentro di noi.

Partiamo dal presupposto che ogni sogno è indicatore di processi psichici ed energetici, non importa se all’apparenza questi risultino surreali, bizzarri e privi di ogni significato, decodificandoli alla ricerca del simbolo chiave e della strada di ritorno verso casa (verso sé) hanno tutti un senso.

Dobbiamo, però, fare chiarezza su cosa siano davvero i sogni, o almeno sfatare qualche luogo comune. 

Cosa c’è di vero nei sogni? Tutto! 

Metaforicamente parlando, i sogni accadono di notte quando l’archetipo energetico in azione è la Luna (link), quindi dalla parte conscia diurna passiamo a quella inconscia notturna. Mentre dormiamo accediamo a una dimensione onirica fatta di simboli e mondi sconosciuti o almeno poco menzionati nella quotidianità e ciò che per natura è nascosto nel nostro inconscio ci contatta attraverso un linguaggio simbolico di difficile comprensione.

Marie-Louise Von Franz diceva che “I simboli sono il linguaggio dei sogni. Nei sogni, l’inconscio si esprime attraverso i simboli. La chiave per la comprensione del sogno è la conoscenza del simbolo”. 

Quando sogniamo noi viaggiamo esattamente come ha fatto Dorothy nel Mago di Oz. Quando torniamo, spesso, non siamo più quelli di prima. Questo accade soprattutto quando nel mondo onirico incontriamo energie e densità che ci chiedono sforzi per essere integrati. 

Dobbiamo anche sapere che i sogni hanno la stessa consistenza e texture delle costellazioni familiari e che se decidi di fare un percorso insieme a me io ti chiederò di tenere un quadernino dei sogni in modo tale da tener tracciati i movimenti energetici che si attivano tra un lavoro e l’altro. 

Qui sotto ti riporto un po’ di esempi che ti aiuteranno a comprenderne l’importanza e vediamo insieme come decodificarli affinché il processo primigenio si mostri.

Cosa c'è di vero nei sogni?

Zoe e il sogno che ha riprogrammato l’ordine infranto

In questo articolo ti ho parlato degli ordini dell’amore scoperti da Bert Hellinger, padre fondatore delle costellazioni familiari. Uno di questi riguarda la gerarchia e un altro l’equilibrio e sottolineano quanto sia importante per il nostro benessere stare al proprio posto, nel senso che i grandi danno e i piccoli ricevono, i genitori sono grandi rispetto ai figli e piccoli rispetto ai loro genitori. 

Per amore cieco e bisogno di appartenenza questi ordini vengono infranti, quindi ci ritroviamo inconsapevolmente in carico cose e dinamiche non nostre e Zoe ne è una perfetta rappresentante.

Sua madre è morta molti anni fa e quando abbiamo iniziato a lavorare insieme anche il padre si stava preparando al passaggio. Avevamo deciso, così, di mettere in pausa il nostro percorso perché non era il momento adatto per sistemare cose più antiche. Le avevo, però, dato la possibilità di raccontarmi i suoi sogni, se ne avesse sentito il bisogno. Poche settimane dopo il passaggio del padre mi ha parlato del sogno che ti riporto qui sotto:

“Stavo camminando, sostenendo a braccetto mio padre in un corridoio cupo. Le tapparelle erano abbassate, le tende erano di velluto rosso e il pavimento era bianco brillante. Eravamo arrivati ad una rampa di scale e mia madre era apparsa da dietro la tenda messa in cima. Ero nervosa e agitata e le avrei urlato contro con estrema ferocia. Mia madre disse “è compito mio accompagnarlo, non tuo”. A questo punto ero confusa e impotente e avevo pensato “ma se non è il mio compito accompagnarlo, allora qual è il mio compito?”. Io volevo salire le scale con mio padre ma lui mi ha detto “io vado, tu resta qui”. Poco dopo mi sono svegliata piangendo e in pieno affanno e per giorni interi la mia mente è ritornata a quelle immagini.”

Interpretazione dei simboli del sogno: la scala, la tenda e la madre

In questo sacro sogno si è attivata una vera e propria costellazione familiare. Per la simbologia di Zoe la tenda divide il mondo dei vivi da quello dei morti e la scala è il ponte tra i due. Per amore avrebbe seguito il padre e questo è comprensibile, Hellinger lo chiama ‘meglio io che tu’ ed è interconnesso al profondo legame di amore che ci lega ai nostri genitori. In psicologia possiamo trovarlo come ‘pensiero magico’ poiché il nostro inconscio resta sempre bambino e può esserci una credenza di poter salvare i genitori.

L’incontro con la madre ha fatto emergere molte rabbie, dolori e dinamiche sopite da tempo e quella frase è simile a quella che nel rito costellativo viene pronunciata dai rappresentanti o dal costellatore se il rito è fatto in una sessione individuale. 

È una frase chiave che mette in ordine il disordine creato dall’infrazione dell’ordine e la confusione descrive bene la transizione da disordine a ordine. Ci è voluto del tempo perché il tutto attecchisse nella realtà materica, ma ora Zoe è riuscita anche a rielaborare il lutto della madre avvenuto tempo prima proseguendo il suo percorso di vita e terapeutico in altre sedi.

Interpretazione dei simboli del sogno: la scala, la tenda e la madre

Cecilia ha sognato di lasciare andare la propria figlia

Cecilia è una ragazza che ho conosciuto mentre era già incinta. Solitamente lavoro poco con donne in gravidanza se non per un massimo di tre incontri, utili per sciogliere alcune energie genealogiche presenti nel racconto collettivo su parto, sesso e gravidanza in un albero.

Cecilia mi raccontava che subito dopo un’ecografia, dove le era stato rivelato il sesso del nascituro, aveva sognato di lasciare sua figlia in un hotel e di essere andata oltre.

È normale che prima di avere la certezza del sesso del nascituro si sia fatta strada in lei l’idea che fosse maschio o femmina. Il sogno raccontava, allora, il lasciare andare l’idea che fosse una figlia femmina (dato che aveva scoperto che avrebbe avuto un maschio) e lasciarla in un luogo sicuro, come un hotel che è una casa transitoria, come l’istinto materno ci chiede di fare.

Carola e il sogno durante la gravidanza della sorella

Ho parlato con Carola quando la gravidanza della sorella era ormai ben avviata. Mi diceva di non aver pensato ad avere figli finché la sorella non è rimasta incinta, allora ha fatto questo sogno.

Loro due stavano facendo una passeggiata e ad un certo punto dovevano scendere una scarpata pericolosa, la sorella di Carola è scesa come una gazzella prima di lei mentre lei è rimasta indietro perché aveva paura di cadere. Da giù le diceva dove mettere le mani e i piedi. A un certo punto ha toccato con la mano la testa gommosa di un camaleonte gigante, si è pietrificata e accostata ad un muro, con le braccia aperte a croce. Poi è arrivato un orso che le ha preso un braccio e l’ha uccisa, sbranandola davanti agli occhi della sorella.

La passeggiata rappresenta l’umano percorso di vita e, a mio avviso, la scarpata pericolosa è la gravidanza. Per quanto viviamo in una società che ha una visione edulcorata e molto poco realistica della gravidanza, se fosse stata una mia cliente avrei indagato la storia genealogica delle gravidanze, l’idea di maternità e il senso di perdita connesso alla stessa per far sì che queste vengano percepite come pericolose.

La sorella è una figura più grande che ha intrapreso per prima il percorso di gravidanza e può essere una guida; infatti, è lei a darle indicazioni su dove mettere mani e piedi. La gazzella è la rapidità del cambiamento mentre il camaleonte gigante parla dei cambiamenti e del cambio di pelle simbolico in atto e la pietrificazione conseguente al contatto mi parla della paura di questo cambiamento. Il fatto che si sia messa radente al muro mi dice come cercasse sicurezza alle sue spalle, quindi sostegno, mentre le braccia a croce sono il racconto di come si stesse arrendendo a un movimento più grande del volere della sua personalità, parlerei proprio di desideri dell’anima.

L’orso è l’animale guida delle donne sciamane e la maternità è sciamanesimo allo stato puro. Quindi l’essere sbranata da questo animale sacro parla di una fase, un’idea di sé che sta andando via per far posto a qualcosa di nuovo.

I simboli del mio sogno: una bomba e l’Ikea

I simboli del mio sogno: una bomba e l’Ikea

Tempo fa feci un sogno molto forte che ancora ricordo bene. Accadde poche settimane prima della pandemia.

Un membro della mia famiglia fece esplodere un fiordo in Albania e scappò in Italia viaggiando per mare. Venne arrestato al porto di Bari e io noleggiai un pulmino con autista per andarlo a recuperare. Facemmo il viaggio di ritorno abbracciati, io gli davo sostegno e supporto emotivo finché arrivammo al semaforo che sta a metà strada tra casa mia e casa sua. Nel sogno alla destra del semaforo c’era un mercato grandissimo come quello di Porta Portese e il membro del mio albero mi guardò e mi disse “Saby, io scendo tra la gente perché ho ancora bisogno di perdermi nei miei casini, tu vai dritta per la tua strada, io allungo un po’ nelle viuzze parallele e poi ci incontreremo”. Il sogno finì con l’autista che mi portò al parcheggio dell’Ikea.

Due giorni dopo quel sogno esplose un ordigno bomba in una zona distante soli 2 minuti a piedi dalla casa di mia nonna paterna.
Ikea, il colosso dei mobili, si può intendere come progetti da costruire e in effetti, sì, da allora hanno iniziato a prendere forma molti progetti nella mia vita.

Ti è mai capitato di fare sogni così potenti? Ti va di raccontarmelo? Scrivimi, sarò onorata di leggerti.

Sabina

Nella vita traduco Simboli e Metafore in parole semplici.

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