Oggi ho deciso di portarti con me nel mondo delle fiabe. Amo i boschi e la sensazione di tranquillità e pace che trasmettono, oltre alle tante storie e leggende che hanno ispirato nel corso dei secoli.
D’altronde il mondo fiabesco è una dimensione interiore dell’essere umano. Prendiamo, ad esempio, la fiaba di Hansel e Gretel, nella quale vivono più di una costellazione familiare e dinamiche con cui tutti noi abbiamo sicuramente già avuto a che fare.
Se ti ricordi la trama e vuoi andare direttamente al significato costellativo clicca qui, altrimenti resta comoda che te la racconto.
Trama fiaba Hansel e Gretel
La fiaba è ambientata in una delle foreste della Germania del XVII secolo, in un periodo di tremenda carestia, probabilmente legata al dilagare di un’epidemia di peste. I nomi dei protagonisti sono Hansel (diminutivo di Johannes) e Gretel (Margarethe), rispettivamente fratello maggiore e sorella minore.
I due bambini sono i figli di un taglialegna, rimasto vedovo e poi risposatosi. La condizione economica in cui versa la famiglia è davvero dura e la nuova moglie riesce a convincere l’uomo a disfarsi della prole derivata dalla precedente unione.
Così, il padre, con la scusa di farsi aiutare nell’attività lavorativa giornaliera, li porta con sé nel bosco e li abbandona. I bambini, tuttavia, avendo già origliato e scoperto il piano della matrigna, decidono di tracciare il percorso con dei sassolini bianchi e in questo modo riescono a trovare la via del ritorno.
La donna, però, non si arrende e ordina al marito di riportare i due poveri bimbi in una zona del bosco ancora più profonda, in modo da rendere impossibile il loro rientro. Il taglialegna esegue la crudele disposizione, lasciando i due figli molto lontano da casa.
Questa volta i bambini non riescono a riempirsi le tasche di sassi e devono ricorrere soltanto alle briciole di pane date loro dalla matrigna come pranzo. Queste, però, vengono mangiate dagli uccellini e si rivelano inutili per tracciare il percorso. I due fanciulli terrorizzati vagano nel bosco, senza una meta precisa, finché raggiungono una radura dove scorgono una piccola casa che, in maniera sorprendente, risulta essere di marzapane, in pratica è costruita interamente con leccornie. Spinti da una terribile fame, ne staccano due pezzi per sfamarsi, quando da una delle finestrelle fa capolino l’anziana proprietaria della casa che li invita gentilmente ad entrare. I due sventurati credono di aver trovato un sicuro riparo, perché la signora si mostra cortese ed affabile, preparando loro una lauta cena e facendoli sistemare su due comodi letti per passare la notte.

Al risveglio, Hansel e Gretel scoprono la vera natura della donna, una terribile strega che sfrutta la casa di dolciumi per attirare i bambini, per poi catturarli e divorarli. La strega costringe Gretel a farle da serva, mentre rinchiude suo fratello in una gabbia, mettendolo all’ingrasso, prima di considerarlo pronto come pasto prelibato. La vecchia malvagia, tuttavia, ha gravi problemi di vista e non si accorge dell’inganno dell’astuto bambino che, giorno dopo giorno, al posto dell’indice, le porge un osso di pollo, in modo che la strega possa credere che sia ancora troppo magro e non abbastanza appetitoso. Gretel, intanto, oggetto dell’ira della strega, riesce a spingerla nel forno e a liberare il fratello, scoprendo anche una notevole quantità di oro accumulata dalla strega.
I due bimbi si mettono subito in marcia e con l’aiuto di un’anatra bianca attraversano un lago, ritrovando la strada verso casa.
Come nelle migliori tradizioni fiabesche, vi è un lieto fine: tornati nella loro dimora scoprono che la matrigna è morta e con i tesori della strega iniziano a condurre una vita agiata insieme al padre, rimasto vedovo per la seconda volta.

Il significato simbolico del nome Hansel
Inizierei ad analizzare il racconto osservando il significato del nome Hansel, ovvero Johannes (Giovanni). Essendo di matrice tedesca dobbiamo considerare che la cultura e l’impatto della religione hanno sicuramente un peso diverso rispetto alla nostra cultura italiana, però c’è un dato importante da osservare. Giovanni, molto spesso, porta con sé memorie di ustioni, scottature o bruciature. Questo perché l’inconscio prende tutto per vero, incluso il significato simbolico del nome e i racconti contenuti in esso. In questo caso può accadere che si attivi il racconto di Giovanna D’arco e della sua morte al rogo.
Così diventa ironico pensare a come sia morta la strega e come ci siano dei collegamenti che vanno oltre la geografia e la razionalità.
Blocchi energetici e nodi familiari presenti nella fiaba
Qui troviamo un padre incapace di sostenere il suo ruolo, una madre defunta, due bambini nati da questa unione e una matrigna che “indossa i pantaloni”.
Il padre di Hansel e Gretel
La debolezza del padre, da un punto di vista costellativo, è dovuta a un deficit energetico nell’energia maschile del suo albero. Quegli uomini non si sostengono tra una generazione e l’altra, magari a causa di un dolore non elaborato da qualche antenato.
Questo tecnicamente si chiama corto circuito, da questo punto in poi l’energia va in corto e non fluisce. Così non arriva il sostegno necessario ai discendenti che si sentono indeboliti: le costellazioni familiari servono anche per riprogrammare questi deficit e ricaricare il sistema.
La madre di Hansel e Gretel
La madre morta mentre i bambini erano ancora così piccoli crea una disarmonia precisa che si chiama movimento interrotto.
Molti miei colleghi ne parlano come se fosse una dinamica con molteplici origini, ma Hellinger è chiaro: riguarda solo la madre.
Il movimento verso la madre è ciò che ci connette alla vita, al successo, all’abbondanza, alla riuscita nelle relazioni. Nella realtà ci possono essere eventi esterni che possono interrompere questo movimento (in questa fiaba è la morte della mamma) e a quel punto il bambino si sente energeticamente disconnesso dalla fonte (madre) creando delle disarmonie molto profonde. Ad esempio, potrebbe divenire un adulto che abbandona prima di essere abbandonato, oppure, mette in atto dei comportamenti che spingono l’altro ad abbandonarlo.

La matrigna di Hansel e Gretel
Il rifiuto che ha la matrigna nei confronti dei figli avuti dal primo matrimonio del marito nasconde il rifiuto che ha per la prima moglie del partner. La matrigna non accetta di essere seconda a un’altra donna poiché è in corto circuito con il suo femminile.
Questo rifiuto lo riversa sui figli che sono composti per il 50% dalla loro madre e il 50% dal loro padre (suo marito). Rifiutandoli, rifiuta anche il 50% del marito perché, per aver sposato la prima moglie e averci fatto dei figli, lui conserva un legame in quella direzione e la matrigna non accetta questo aspetto mettendo la relazione in pericolo. Questo rapporto rischia di seguire il precedente e, infatti, nella fiaba muore anche la seconda moglie, mentre nella realtà potremmo pensare ad un divorzio o a un matrimonio infelice.
Si può sempre correggere il tiro in costellazione, niente è mai perduto davvero. Certo, però, che bisogna lavorare!
Simbologia dei sassi
I sassi e le molliche di pane sono presenti in molte fiabe, pensa, ad esempio, alla fiaba di Pollicino. ‘I bambini seguono i sassi per orientarsi’ e questo rappresenta uno dei movimenti che ci incasina la vita più di tutti: il seguire qualcuno o qualcosa che ci ha preceduti e che è già morto.
Questi meccanismi si chiamano ‘io ti seguo’ e ‘io ti vedo’ e nella vita reale li possiamo avvertire con pensieri tipo ‘io al posto tuo’. Sono dinamiche umane che ci raccontano di un movimento che rischia di toglierci dal nostro posto primigenio all’interno dell’albero, oppure, ci ricordano il nostro disordine dovuto all’infrazione degli ordini.
Il significato della casa di marzapane e della strega
I dolci, lo zucchero e il marzapane rappresentano la dolcezza, il calore umano, la felicità e la tenerezza dell’infanzia che a questi bambini viene negata. Hanno talmente bisogno di ricevere amore che non vedono gli inganni.
La strega in questione è, secondo me, l’effetto collaterale di un qualcosa che non si è voluto vedere perché il bisogno era davvero troppo forte. Curioso è che la strega abbia problemi di vista ed è proprio questa dinamica che salva i bambini. Potrebbe anche rappresentare la mancanza di fiducia tipica di chi ha il movimento interrotto con la madre.

Simbologia dell’anatra e il lieto fine fiaba Hansel e Gretel
L’anatra è la purezza recuperata in un’infanzia difficile, fatta di problemi finanziari, lotte alla sopravvivenza, disconnessioni dall’energia della vita, movimenti interrotti e genitori assenti. Non è detto che debbano essere per forza defunti, potrebbero essere vivi e vegeti ma totalmente assorbiti da altro, tanto da far sentire soli i figli.
Il lieto fine è la guarigione spirituale che ripristina l’armonia primigenia laddove venne interrotta dal dolore. Un lavoro di tipo energetico e spirituale aiuta a guardare le cose da altri punti di vista integrando l’energia dello spirito e la sua forza. Ci porta oltre ciò che appare e ci riconnette alla fonte vitale.
Anche in te questa fiaba ha smosso qualcosa? Ti piacerebbe far emergere e sciogliere questi nodi? Scrivimi e parliamone insieme ❤