Email

info@animaeradici.com

Eccoci qui al nostro ultimo appuntamento di quest’anno. Ho deciso di parlarti delle ultime carte del seme di Spade così da ritualizzare un inizio e una fine; infatti, a gennaio riprenderemo questa rubrica partendo dall’Asso di Bastoni che, come quello di spade, parla di nuovi inizi e nuove energie.

Significato 8 di spade nei Tarocchi

Sperimentare le problematiche non è esattamente fantastico, ma ci dobbiamo passare ed è proprio di questo che ci parla l’8 di Spade. In questa carta viene raffigurata una figura femminile bendata, legata alle spade, con la testa chinata verso il basso e indossa un abito rosso aranciato spento.

Significato 8 di spade nei Tarocchi

C’è stato un cambio di sesso rispetto alla carta precedente: prima era il maschile del terzo chakra a dover agire, lui doveva portare risoluzioni ai problemi con concretezza. Ora è una donna: qui c’è un femminile tenuto a freno, soppresso, rinnegato e non visto. Sia le donne che gli uomini sono fatti dal 50% di energia femminile e 50% di energia maschile; infatti, nasciamo da una madre e un padre.

Ogni uomo ha il suo femminile dentro di sé, così come ogni donna ha il suo maschile. Le 8 spade messe in quella posizione rappresentano una forma di prigione interiore: i lacci con i quali è legata sono molli, potrebbe liberarsi in un qualsiasi momento dato che il peggio ormai è passato, perché non lo fa?

Perché non ha fiducia in sé: questa carta è la signora della sfiducia, qui si parla di poca stima nelle proprie capacità di riuscita. Questo è il senso del femminile nella foto: la fiducia, l’affidarsi alle leggi universali, l’atteggiamento propositivo sono energie femminili. Qui c’è un femminile sacrificato e impossibilitato ad esprimersi, infatti è imprigionato.

Quando non siamo in pace con il nostro femminile non riusciamo ad affidarci alla terra, se non la sentiamo ci viene difficile abbandonare le prigionie mentali autoimposte. Non c’è nessuna figura oltre la donna raffigurata in questa carta: tutto dipende da lei, anche la paura. Non vuole liberarsi da lacci e benda ed è spaventata.

Questo è il senso del colore degli abiti: l’arancio e il rosso rappresentano il secondo, il terzo e il primo chakra. Nel disegno sono coloro sbiaditi, segno dello sbilanciamento dei chakra stessi. 

8 di spade nei Tarocchi: il disequilibrio dei chakra

8 di spade nei Tarocchi: il disequilibrio dei chakra

Il primo chakra (rosso) rappresenta la sopravvivenza, il sistema familiare, le radici. La paura è la sua peggiore nemica. La paura indica mancanza di radicamento alla madre terra e ha origine sistemica genealogica. Quando il primo chakra è sbilanciato, tra le varie cose, crea quel senso di debolezza alle gambe e non ci sentiamo sostenuti. 

Il secondo chakra (arancio) rappresenta il piacere, il desiderio, le emozioni. I sensi di colpa sono i suoi peggiori nemici: ci sentiamo in colpa quando desideriamo qualcosa perché è peccato, il piacere fisico è tabù (per cui la colpa ritorna), se i nostri antenati non sono stati felici noi ci sentiamo in colpa ad esserlo, se i nostri fratelli non ce l’hanno fatta noi ci sentiamo in colpa per avercela fatta.

I fluidi riguardano il secondo chakra e la terra che ha ai suoi piedi presenta dei ristagni d’acqua.
Questa condizione auto imposta non le permette di fluire nella vita e le emozioni ristagnano trattenute. Tutti questi chakra ‘bassi’ hanno a che fare con il sentire del corpo: più ci riconnettiamo a questo sentire e alla presenza in noi stessi e più viviamo in equilibrio. La figura tiene la testa chinata verso il basso: non guarda dritto di sé, non vede la realtà che la guarirebbe, ma guarda per terra, simbolicamente verso il mondo dei morti. È profondamente irretita da qualcosa che ama ciecamente. Se fosse nel suo potere personale, radicata alla terra, dentro al flusso vitale si toglierebbe la benda e si accorgerebbe che 7 spade su 8 sono alle sue spalle: il peggio è passato e ne è uscita viva.

Sono i nostri demoni che ci spingono qui. Il cielo è grigio in segno di neutralità: quello che la vita ci mette dinnanzi è di per sé neutro, siamo noi a dargli il colore in base alla nostra narrazione interiore. Questa carta è l’emblema del ‘mai una gioia’, ‘sto male’, ‘non ce la faccio’: quando diventa la colonna sonora delle nostre giornate arriva il tempo di chiedere aiuto.

‘Non esiste colpa e non esiste errore, è solo esperienza’.
La vita funziona solo se entriamo nel suo flusso: a quel punto ci prende per mano e ci porta cose meravigliose. La vita ci sostiene sempre, sta a noi vederlo o meno.

Il 9 di spade nei Tarocchi: significato

In questa carta siamo in compagnia dei nostri mostri personali che ci creano tristezza, ansia, panico, angoscia, depressione, sfinimento, sconforto. I 12 segni zodiacali sulla coperta indicano che nessuno è esente da questo stato d’animo: presto o tardi capita a tutti di passere da qui. Il duello incastonato nel legno ricorda la lotta interiore: il conflitto nasce quando ci opponiamo al volere dell’Anima a favore della mente condizionata.

Il 9 di spade nei Tarocchi: significato

Ogni volta che cadiamo in questi meccanismi ci spostiamo dalla realtà e vaghiamo per i nostri boschi interiori in quello che Hellinger ha scoperto essere il secondo livello di coscienza. È nel nostro potere scegliere quali pensieri seguire o meno. Con il semplice respiro riusciamo a riprendere posizione nel presente riconoscendo e accogliendo ciò che c’è.

Respirare lentamente. Respirare inspirando luce dorata ed espirando fumo grigio. Respirare fino a gonfiare la pancia per poi sgonfiarla del tutto. Respirare fino a sentire l’aria scendere nel basso ventre. Respirare fino a quando l’aria la sentiamo scendere nei piedi e ci diamo il permesso di sentire la materia che ci sostiene.

La realtà ci guarisce. Stando nella realtà vedremmo la comodità di un letto morbido, il calore di una coperta, la morbidezza di una vestaglia, la luce accesa che contrasta il buio interiore. Lo sfondo è nero per ricordarci la densità di questo stato d’animo e, soprattutto, che la guerra è uno stato d’animo interiore prima di essere esteriore.

Cosa significa il 10 di spade nei Tarocchi?

Fino ad ora abbiamo sperimentato il parto e la separazione dalla madre creatrice, la chiusura del cuore, la sofferenza, il periodo di pausa, l’impossibilità, il movimento, le questioni da risolvere, la mancanza di fiducia e l’ansia. Ora c’è l’ultimo step prima di chiudere il ciclo.

Cosa significa il 10 di spade nei Tarocchi?

In questa carta viene raffigurato un uomo sdraiato in terra esamine, con 9 spade conficcate nella schiena e una conficcata nel terreno, indossa una maglia arancio sbiadita e un manto rosso sbiadito, ha la testa girata verso l’acqua e lo sfondo è nero. Qui si raggiunge il picco massimo di sofferenza necessario a chiudere il ciclo; infatti, è l’ultima carta numerata del seme di Spade e il numero 10 è l’esaltazione dei precedenti. 

La posizione delle spade è simbolica: l’umano vede solo quella conficcata nel terreno poiché la guarda con gli occhi, le altre 9 spade non le può vedere visivamente poiché sono alle sue spalle. Magari si chiede da dove proviene tutta la sofferenza che sente.

Quando siamo in questo dolore, riusciamo a vederne l’origine? Abbiamo provato a scavare così a fondo per trovare la causa primaria? Abbiamo sondato le oscurità più profonde dell’inconscio che ci hanno portato a manifestare questa sofferenza? Appare insostenibile, ma essendosi manifestata è risolvibile.

Lo sguardo dell’umano è diretto verso la spada conficcata a terra e verso l’acqua: stando sdraiato a pancia in giù percepisce la terra, la materia, la durezza e l’acqua in sottofondo rappresenta le emozioni a dirci che il dolore può essere fisico quanto emotivo. La radice è la stessa: ogni malattia fisica rappresenta una disarmonia tra mente, corpo e anima. I sintomi fisici ci parlano in continuazione. La camicia arancio e il manto rosso, sbiaditi, rappresentano i due chakra bassi: radice e desiderio. Sono sbilanciati e in sovraccarico.

Il 10 di spade nei Tarocchi ci parla di obiettivi e missione

Cosa ha portato qui l’umano? L’eccessiva competizione? La massima ambizione? La società ci vuole competitivi, mentre la nostra natura è collaborativa. Qui si crea un conflitto: si gonfia un ego bisognoso di riconoscimento e di potere che spesso porta a dimenticare di restare umani.

Ha lottato contro qualcuno ancora più determinato ed è finito a terra? Raccoglie la conseguenza di un karma pesante mosso da un’intenzione poco nobile? Ambire ad un desiderio dell’Anima non porta questa sofferenza: sono gli obbiettivi mentali che ci poniamo in base ai condizionamenti che ci conducono qui a farci soffrire. Seguendo i condizionamenti viviamo la vita degli altri. Il dolore inizia quando mentiamo a noi stessi non delineando i confini tra ‘noi’ e ‘gli altri’. La vita degli altri non va mai d’accordo con i bisogni della nostra anima e per riportarci a noi stessi usa la sofferenza. La sofferenza che, se usata bene, ci porta a scavare nelle viscere del nostro essere alla ricerca del tesoro nascosto, ci impone il vuoto per far sì che in quel vuoto ci troviamo la nostra essenza.

Dobbiamo imparare a starci dentro senza attuare piani di fuga. Madre natura ha valutato il vuoto interiore necessario per prendere consapevolezza di tutte quelle meccaniche che ci portiamo dentro. È tempo di guardare in faccia quel dolore, farselo amico, chiedergli da dove arriva, accettare la nostra umanità ed imparare, solo umilmente, imparare. Questo Arcano è il frutto della decisione presa nel 2 di spade: la chiusura del cuore.

Una volta che l’umano ha chiuso il cuore è andato incontro ad un destino difficile e pieno di dolore. Ora l’umano ha compreso, essere stato messo faccia a faccia con il dolore più nero è stata una grande benedizione. La testa posta verso destra indica il movimento verso il futuro: ora è consapevole che ci sono altre strade da tastare e sperimentare, il dolore ha distrutto il vecchio ed ora è tempo di costruire il nuovo.

È tempo per l’anima di sperimentare l’energia dei bastoni, il fuoco sacro della vita. 

PS: Se conosci i Tarocchi, sai che dopo il 10, per ogni seme ci sono 4 carte di corte: fante, cavaliere, Re e Regina. Te ne parlerò più avanti perché voglio mantenere la descrizione su un filone logico e temporale.
Così, terminate tutte le carte numerate, passerò all’analisi delle carte di corte. 

Ti aspetto sempre qui nel mio blog e, per non perderti i prossimi articoli (e tanti approfondimenti), iscriviti alla mia newsletter!



Sabina

Nella vita traduco Simboli e Metafore in parole semplici.

Articoli consigliati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.