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Ciao ed eccoci al nostro secondo appuntamento con una delle mie serie tv preferite: Once upon a time. Una storia bellissima ed un esempio di costellazione familiare davvero molto interessante.
Prima di iniziare, se non lo hai ancora fatto, ti consiglio di leggere la prima parte della mia interpretazione costellativa, la trovi qui. Dopodiché mettiti comoda e continuiamo il nostro viaggio nelle storie dei protagonisti

La scelta del lavoro come compensazione di ciò che è stato

Graham nel mondo delle fiabe aveva avuto il compito di uccidere Biancaneve e, una volta fallito l’intento, la Regina lo arruolò come guardia di corte. A Storybrook è il poliziotto che vive malesseri costanti a causa della sua impossibilità nel sentire emozioni. Infatti, come poi si comprende, la Regina Cattiva gli aveva strappato il cuore conservandolo nella sua collezione per poi stritolarlo fino a causarne la morte.

Il bisogno di giustizia di Graham, che lo ha spinto a fare il poliziotto, può essere una compensazione per ciò che qualche suo avo aveva letto come ingiustizia?

Prendiamo il compito che la Regina Cattiva gli affidò: uccidere una ragazzina per strapparle il cuore. Lui non lo fece perché lo percepì sbagliato. A questo punto credo che quell’albero abbia dato una personale reinterpretazione di ciò che sono le imposizioni date dalle autorità. Quindi il senso di giustizia può aver mosso Graham discendente a fare il poliziotto: compensazione!

Anche Archie svolge un ruolo simile. Nel piano simbolico, prima di trasformarsi in Grillo Parlante, era il figlio di due ladri truffatori e non voleva in alcun modo ripeterne le azioni. I suoi genitori truffarono i genitori di Geppetto con il fine di derubarli, trasformandoli in pupazzi di legno. Ti ricorda qualcosa questo fatto? 

A questo punto, Archie, mosso da senso di colpa nei confronti di Geppetto ancora bambino decise di compensare bevendo una pozione magica che lo trasformò in Grillo Parlante, rappresentando così la buona coscienza, intesa come voce del cuore.

Già dal piano simbolico aveva in sé la missione di spezzare le catene e le ripetizioni genealogiche, perché il suo albero aveva bisogno di una guarigione energetica. Continuando a truffare, ferire e far soffrire le persone si accumulava ed enfatizzava la dinamica vittima – carnefice. Arrivato ad un certo punto c’era abbastanza massa critica per poterla trasformare, quindi il discendente-pioniere mosso da un grande amore per la vita stessa, decise di farsi carico di questa guarigione.

Vedendolo poi trasportato nella vita reale, svolge il lavoro di psicologo, quindi colui che cura la psiche umana, i dolori dell’animo e ne tira fuori il lato migliore.

Cenerentola in Once Upon a Time

Cenerentola in Once Upon a Time: il grande caos senza apparente spiegazione

In questa serie tv abbiamo anche una versione più completa della storia di Cenerentola. Partiamo sempre da una figlia primogenita di un re relegata al ruolo di serva dalla matrigna, anche qui incontra il Principe e lo sposa, ma questa volta c’è l’intervento di Tremotino. Infatti, lui le promette il matrimonio con il Principe a patto che lei sia disposta a dargli qualcosa in cambio.

Lui vuole il suo primogenito e quando viene il momento di riscuotere si manifesta tutto il malcontento: la fretta di Cenerentola di lasciare la povertà e la schiavitù le avevano offuscato la vista tanto da scendere a patti simbolici con il diavolo. 

Quel pegno da riscuotere mi parla di un evento ancora più lontano che si è manifestato nella realtà.
Io ipotizzerei una dinamica di bambino mancante cristallizzata nell’albero. Potrebbe essere che nella genealogia sia venuto a mancare un bambino, o che ne sia stato adottato uno, tanto da creare nel sistema una credenza di ‘eccesso’. Oppure può parlare di una dinastia dove i bambini tendono a lasciare il corpo presto e nel tentativo di salvarli si crea una situazione di doverli donare a qualcuno.

Nel piano simbolico il padre del principe non è contento delle nozze e cerca di dissentire. Inoltre, quando Tremotino arriva a riscuotere quanto dovuto le guardie di corte cercano di tendergli una trappola, ma essendo lui più furbo fa scomparire il principe. Quindi prende il padre al posto del figlio.

Qui si fa portavoce di un destino beffardo che dà la possibilità di scegliere

A questo punto Cenerentola resta da sola e incinta.
Nel mondo reale vediamo Cenerentola incinta e abbandonata dal compagno mentre il padre di lui cerca di ostacolarne la relazione in ogni modo.

Vedi che similitudine?

Riesci a comprendere come ‘il prima’ ha creato ‘il dopo’?

La discendente di Cenerentola ha vissuto una parte di destino dura e difficile, quando la si vive sembra di venire trapassati da una corrente inafferrabile e senza senso, per scoprire il senso ci vuole coraggio e un passo indietro. C’è un’antenata che si ritrovava sola e incinta per poi vedere una discendente abbandonata in gravidanza. Una dinamica del genere è piena di fedeltà inconscia agli antenati! Ma qui si manifesta una soluzione collettiva, te la svelo tra qualche momento.

La storia di Tremotino, il birbante che tutti cercano di reprimere

Tremotino in questo racconto rappresenta qualcosa di scomodo che nessuno vuole vedere. Lui, secondo me, è il rappresentante di tutto ciò che è stato escluso perché carico di vergogna, pentimento, risentimento, dolore o non in linea con la morale dell’albero.

Lui porta con sé il veleno e l’antidoto perché quando arriva mette tutti di fronte all’ombra: solo passarci attraverso e superarla porta alla luce.

Rappresenta i figli illegittimi che, carichi di dolore, continuano a perseguire quella strada di illegittimità per fedeltà inconscia anziché spezzarne le catene. Forse perché come anima non è ancora pronto e quell’albero ha bisogno di perpetuare questa esperienza. Anche se sembra folle, è comunque mosso da qualcosa di più grande.

Quando arriva Tremotino pretende da tutti ciò che di più caro possiedono: figli, amore, partner e sentimento. Questo è indice di dolore irrisolto e non elaborato che spinge ancora a seguire quella corrente.

Infatti, nella storia si vede come Tremotino perda il figlio perché il discendente è in conflitto con le scelte del padre ed è deciso a spazzarne le catene per vivere un’individualità coerente con il proprio destino. Così cercherà in ogni modo di riempire/alienare questa perdita tanto da chiedere a Cenerentola la cessione del figlio primogenito.

Nel mondo reale Tremotino è un uomo dagli affari loschi, quindi illegittimi, e questo è il modo che ha il suo albero di manifestare la disarmonia dell’antenato rappresentante degli esclusi.

esempio di costellazione familiare

Henry Once upon a time: il pioniere dell’albero genealogico e figlio della Salvatrice

E poi c’è Henry, la chiave di volta di tutto il racconto. Lui è il pioniere, così come lo è Miguel il protagonista di Coco!

Henry è un bambino, quindi più sensibile rispetto agli adulti, e perfettamente in grado di percepire ciò che l’albero dice anche in chiave simbolica. Non ha ancora vissuto i condizionamenti sociali, né la vita pratica adulta, quindi è in grado di sentire comprendere e vedere ciò che i grandi non colgono.

Lui è l’unico a comprendere che ciò che sta accadendo nel presente è solo il frutto di qualcosa di già accaduto in un passato lontano e simbolico. Ma come spesso accade non viene creduto e, al massimo, viene accontentato solo per affetto.

Quando gli eventi gli danno ragione anche gli adulti notano le sue doti pionieristiche.

È grazie a lui che tutto si trasforma e il collettivo prende coscienza di ciò che è stato e di quanto condizioni il presente. Così facendo viene ristabilito un ordine gerarchico e le cose pian piano tornano al loro posto.

Non è un caso che sia il figlio di Emma, la Salvatrice: il suo pionierismo ha trovato la strada già spianata da un predecessore che di per sé era già in un movimento simile, senza poter prevedere il futuro. Quindi è tutto mosso da qualcosa di più grande anche se nel mentre sembrava incomprensibile, il senso si è mostrato in seguito.

Henry è stato dato in adozione, quindi abbandonato dalla madre, così come si è sentita la madre stessa, inconsapevole di essere stata messa nella teca magica per far sì che si salvasse dal sortilegio.

Questo dimostra come gli apparenti abbandoni siano solo dei grandi gesti d’amore mossi da un pericolo percepito dall’albero stesso per la sopravvivenza del discendente.

Quell’albero aveva bisogno di una grande guarigione energetica, così come aveva bisogno di spezzare tutti gli incantesimi simbolici e per fare ciò ha chiamato a sé delle anime che erano intenzionate ad incarnarsi per evolvere, creare e desiderare qualcosa di nuovo, mai visto prima.

Ecco perché Henry ed Emma hanno un senso profondo come discendenti di Biancaneve e del Principe: tutto era pronto per essere trasmutato!

guarigione spirituale

La guarigione spirituale

Ripercorrendo a ritroso tutti questi eventi possiamo vedere come la soluzione si sia manifestata nello stesso identico modo in tutti i casi. Andando simbolicamente indietro nel tempo, prendendo coscienza di cos’è successo nel mondo incantato, cioè nella coscienza dell’albero, e rendendosi conto che il vissuto presente è stato mosso in qualche modo da un evento passato.

Questa consapevolezza ha un gran potere magico ed è quella che spezza ogni forma di sortilegio. Rendersi conto di aver camminato una strada già battuta, aver seguito delle orme già marcate nel terreno e aver proseguito su quella scia ti fa capire quanto siamo tutti profondamente legati gli uni agli altri.

Quindi, una volta presa coscienza dei destini dei personaggi delle fiabe/antenati, i discendenti nel mondo reale hanno compreso il loro presente, osservato e accolto le analogie tra i due piani di coscienza, trasmutato la percezione dell’evento passato lasciandolo andare e lasciando agli avi il proprio destino.

Biancaneve e il Principe, una volta diventati Mary Margaret e James, consapevoli di chi erano nel mondo delle fiabe, hanno compreso da dove arrivavano tutti i loro guai e sono riusciti a superarli, conviverci ed accoglierli in modo più evolutivo.

Anziché farsi trasportare dall’umano sconforto e conseguente astio causato da eventi esterni, hanno accolto la spiegazione più ‘alta’ che arrivava da mondi illusoriamente sconosciuti. Accade lo stesso quando ci rendiamo conto di rivivere una ripetizione genealogica: la presa di coscienza dell’evento sistemico scatenante ci permette di osservare il presente in modo differente ridandoci la dose di potere personale necessaria a mettere in moto nuove azioni per cambiare il corso delle cose.

Per quanto riguarda la Regina Cattiva invece, il susseguirsi di eventi l’ha messa di fronte al grande dolore da cui cercava di rifuggire vomitandolo letteralmente su Biancaneve. Ha dovuto rendersi conto che l’assassinio del suo amato era opera della madre. Ovviamente parliamo di una fiaba che ha risvolti surreali, ma un gesto del genere trasportato nella realtà potrebbe manifestarsi in una madre estremamente chioccia che cerca di sabotare le relazioni della figlia. A questo punto andrebbe studiato com’è visto il maschile in quell’albero e perché la madre si sente spinta a manifestare questo amore e senso di protezione così disarmonico.

Inoltre, gli eventi della vita hanno messo la Regina Cattiva di fronte a ciò che è, ma è il suo libero arbitrio a dover scegliere: continuare a interpretare il ruolo della cattiva, o evolvere? La scelta spetta solo a lei.

Una volta portato alla luce il racconto degli antenati di Cenerentola è emersa la similitudine tra lei nel mondo delle fiabe, che vede il marito rapito da Tremotino, e lei nel presente, che si ritrova ragazza madre perché il padre del compagno non benedice la loro unione. Una volta presa coscienza dell’evento scatenante che nel presente l’ha spinta anche a derubare Tremotino, tenta una fuga da Storybrook, anche se un altro sortilegio ne rende impossibile l’uscita. Quindi partorisce in seguito ad un incidente stradale.

La nascita della figlia porta con sé una grande guarigione perché il padre della bimba si rende conto di cosa sta accadendo: si sente calare dentro al ruolo genitoriale e il suo lato pionieristico lo spinge a spezzare le catene e le disarmonie legate al rapporto con il suo stesso padre. Mentre questo accade, anche nel mondo incantato la storia di Cenerentola trova una soluzione: guarendo energeticamente il presente, l’albero ne assorbe la guarigione energetica e la trasporta nel mondo simbolico. Quindi la coscienza genealogica ottiene una nuova chiave di lettura di ciò che è stato. Questo è amore cosciente ed è ciò che spezza ogni forma di catena o incantesimo o ripetizione.

costellazioni familiari benessere

Once upon a time: i simboli e la realtà

La cosa più magica di questa serie tv è stata la sua capacità di mostrare chiaramente quanto la coscienza del gruppo e tutto quel piano non comprenda in alcun modo il concetto di tempo lineare come lo vediamo noi.

L’inconscio collettivo e quello familiare non hanno la capacità di distinguere tra ieri, oggi e domani, quindi tutto è vissuto come attuale.

Ogni singolo evento viene cristallizzato e rimane lì in attesa di un Henry capace di vederlo e trasformarlo. 

Lo stesso sortilegio rappresenta il funzionamento temporale degli irrisolti genealogici. Non importa se passano i secoli e le epoche, se c’è stato un grande dolore nell’albero viene vissuto comunque come qualcosa di presente perché noi esseri umani viviamo nel reale, nell’immaginario e nel simbolico senza realmente essere in grado di distinguerli.

Vivere questi dolori porta inevitabilmente la nostra anima a perdere dei frammenti che restano legati agli eventi dell’albero. Recuperarli attraverso la consapevolezza che ci regalano le costellazioni familiari vuol dire ricompattarci e ritornare a noi stessi.

La guarigione energetica genealogica nella tua vita

Hai visto come le disarmonie del presente abbiano sempre collegamenti con storie antiche? Magari anche sconosciute? Ognuno di noi ha sperimentato queste forme di disequilibri energetici in uno o più settori della vita, ma come puoi vedere c’è sempre una soluzione per tutto!

Ti senti simile a Biancaneve? Oppure Cenerentola, vista così, ha un racconto che ti è familiare?
La chiave a queste domande e alle disarmonie è nell’albero, va solo cercata! 

Vuoi provare?

Allora scrivimi e studiamo insieme il modo migliore per te per iniziare questa ricerca!

Sabina

Nella vita traduco Simboli e Metafore in parole semplici.

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