Siamo al 21 giugno e possiamo dare il benvenuto all’estate. Dopo aver attraversato l’equinozio d’autunno, il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera, oggi ti parlo del solstizio d’estate e del suo simbolo, il Sole.
Si tratta di un altro passaggio simbolico che parla di rinascita, vita e luce.
Un tempo i cicli naturali legati all’agricoltura venivano sempre festeggiati. In particolare, questo era considerato il periodo migliore per raccogliere erbe selvatiche, soprattutto in vista della festa di San Giovanni di cui ti parlerò su Instagram .Il solstizio avverrà con il Sole in Cancro, segno legato all’utero materno e governato dalla Luna.

La carta del sole nei tarocchi: l’arcano del solstizio d’estate

L’archetipo della madre nelle costellazioni familiari
Una mamma ce l’abbiamo (o comunque l’abbiamo avuta) tutti. Così come abbiamo avuto tutti un’infanzia e un’adolescenza dove sarà capitato di volerne una diversa da quella che abbiamo avuto. C’è chi avrebbe voluto più abbracci e più coccole, chi avrebbe voluto più spazio per sé o magari un maggiore riconoscimento. Ma non sempre le cose sono andate come avremmo voluto. E qui arriva la scelta: crogiolarsi all’infinito in ciò che non è stato o provare a vedere le cose da altri punti di vista?

Il significato dell’albero genealogico: un viaggio tra simboli e metafore
Credo profondamente in tutto ciò che esce da noi senza un controllo e una guida precisa, per questo inizio ogni lavoro costellativo o metagenealogico con il disegno del proprio albero.
Di questo ne ho già parlato qui però oggi voglio rispondere a due domande che spesso mi sento fare: Cosa emerge davvero? Come si interpreta questo disegno?

Il Sagittario: pianeti e segno zodiacale
Siamo arrivati qui dopo la stagione scorpionica dove ognuno di noi ha avuto modo di immergersi nelle profondità dell’inconscio. Ci siamo tuffati nel mondo di Ade e abbiamo fatto una caccia al tesoro estenuante che ha smosso parecchia melma ristagnata.

Ade e Persefone: la stagione dello scorpione è un inno al loro amore
L’essere umano ha bisogno del mito, cioè di un modo di narrare gli eventi dandogli sacralità per riconnettersi alla fonte creatrice. Essendo racconti sacri non significa né che siano veri né che siano falsi, ma attivano forme di devozione molto profonde. Ogni cultura, nazione e religione ha i suoi miti e molti sono simili tra loro nonostante cambino nomi, luoghi e pochi concetti. Prendiamo in considerazione il mito di Ade e Persefone. Gli antichi Greci chiamavano Kore/Persefone, Demetra e Ade gli archetipi che i Romani chiamavano Prosperina, Cerere e Plutone. Anche in Mesopotamia c’era un mito simile con protagonisti Inanna e Dumuzid, mentre i sumeri li chiamavano Istar e Tammuz.