Molto spesso quando si tratta di tarologia mi vengono poste domande sulle tempistiche di scioglimento o realizzazione di una determinata situazione. È umanamente comprensibile, dobbiamo ricordarci che per fattori di sopravvivenza il nostro cervello non è molto rilassato di fronte all’ignoto poiché non dà certezze e la vita stessa potrebbe essere messa a rischio.
I tempi sono uno degli argomenti collegati ai Tarocchi su cui ho deciso di fare chiarezza, te ne ho parlato qui. Il concetto di tempo non è oggettivo, ma soggettivo. Quindi, se per te una settimana è un tempo lungo e la questione richiede più di questi 7 giorni le carte ce ne parleranno magari tramite l’arcano della Temperanza, l’Eremita o il 9 di Bastoni. Se, invece, la questione dovesse sciogliersi in meno potremmo trovare il Carro, la Ruota della Fortuna o il 3 di Bastoni, oppure l’8 di Bastoni, indicativamente.
Ma non fissiamoci troppo su questo aspetto. Per comprendere bene il linguaggio tarologico dobbiamo tenere presente tutte le carte che vengono estratte “casualmente” dal mazzo. È l’insieme dei simboli a darci il racconto completo.
Come vedere il tempo nei Tarocchi: la mia esperienza
So che tutto ciò di cui ti sto parlando è molto eterico e sottile, così, ho deciso mettere al tuo servizio un estratto di un mio vecchio consulto dove la domanda che ponevo riguardava me e una situazione personale che stavo vivendo.
Era una vicenda complessa che vedeva coinvolti diversi membri della mia famiglia. Essendoci delle vicissitudini dolorose e articolate non ero in contatto con quel ramo, quindi la comunicazione era inesistente e nonostante sapessi per certo che stavano accadendo cose difficili a uno di loro, non potevo essere né informata né d’aiuto. Con la mia ipersensibilità “restare a galla” è stato un lavoro su di me estremamente faticoso ma che ha dato grandi frutti.
Ai tempi di questa domanda volevo capire meglio le dinamiche in atto, i perché e i percome legati alla vicenda e avere il dono di saper leggere i Tarocchi è stata una manna dal cielo.
Non ricordo tutto il consulto ma questa triade che ti sto per presentare è stata magia allo stato puro.
Calcolare i tempi nei Tarocchi: un esempio di lettura
Eravamo nel 2017 e avevo chiesto ai Tarocchi di vedere le energie in atto in quella situazione, ad un punto della stesura risposero così: Luna – Temperanza – Stelle.

Analizziamole una per una.
La Luna in questo caso ci parla di qualcosa che non è stato detto, o visto, poiché è la regina della notte che per antonomasia detiene i segreti del buio. Ciò che accade senza la luce del giorno rimane un mistero. Mi stava chiaramente dicendo che di quella vicenda non ero a conoscenza di un pezzo di verità.
Ma questa verità aveva l’energia della Temperanza, cioè dei tempi più lunghi e prolissi di quel che immaginavo. Se vedi la raffigurazione della Lama, noterai che l’angelo ha appena pucciato la punta del piede in acqua, dovrà entrarci e percorrere tutto il cammino del sentiero alle sue spalle… insomma, richiede i suoi tempi.
Perché tutto questo mistero? Le Stelle ce lo dicono. La verità in questione era in accordo con qualcosa di più grande di noi anche se non ne capivo il senso. Questo Arcano è connesso alle armonie del cosmo e al collettivo in questione. Se saperla non è a servizio del bene maggiore perché non si è pronti (quindi non in linea con i tempi), semplicemente non la si sa.
Se dovessi tradurti questa triade di Arcani Maggiori in parole semplici ti direi: c’è qualcosa che non è stato detto, ma quando sarà momento verrà svelata.
La concezione del tempo: Kronos e Kairos
Il momento arrivò a fine 2021 ed ebbe una potenza immane, come solo la verità sa fare. Crollarono illusioni, maschere, racconti falsi e la verità ebbe la sua cruda poesia.
Non c’era più spazio per scappare di fronte ad essa e nonostante l’avessi bramata per anni ti posso garantire che prima non avrei saputo gestirla perché non avevo la struttura emotiva adatta.
Sappi che sono un’impaziente cronica e vivo una dicotomia costante tra “il tutto e subito” tipicamente sagittariano e la pigrizia imperante che farebbe vergognare un bradipo. Per farmene una ragione ho approfondito il concetto di tempo per come lo vedevano gli antichi greci: Kronos o Kairos.
Qual è la differenza tra Kronos e Kairos?
Pensando al concetto di tempo inteso come passato, presente e futuro, l’immagine costellativa che ne esce vede i nostri antenati (passato) alle nostre spalle e i nostri discendenti-sogni (futuro) davanti a noi. Hellinger diceva che per andare nel futuro basta fare un passo in avanti perché dove sei ora è presente, il passo avanti è già futuro.

Il tempo di Kronos
Quando pensiamo al tempo, alla sua gestione e pianificazione stiamo parlando di Kronos, il tempo logico e pratico, connesso all’energia maschile, che gestisce le nostre giornate. È un tempo che organizza il lavoro e ci permette di concretizzare le cose in un tempo preciso. E’ quello che sembra correre veloce e andare fuori dal nostro controllo.
Il tempo di Kairos
Poi c’è Kairos, il tempo dell’anima, guidato dall’energia femminile, che è connesso al sentire, all’anima e alla propria essenza. E’ “il tempo che vola quando stiamo bene”. E’ un concetto di tempo basato sulla qualità anziché sulla praticità e vale anche per le situazioni negative che sembrano non passare mai. Kairos è soggettivo, è pura percezione individuale. È un senso di unicità che, però, ci può attivare un senso di ansia se ci illudiamo di poter paragonare i nostri tempi a quelli degli altri. Kairos è il tempo che ci chiede di imparare a stare dove siamo e come stiamo in attesa che qualcosa dentro di noi maturi prima di andare altrove, lui è il tempo della Luna e dei suoi cicli che ognuno di noi vive a modo proprio.
Gli “appuntamenti del destino” come il menarca, mestruazioni, gravidanza, parto, menopausa e morte arrivano “quando è il loro momento” ed è Kairos, il tempo dell’anima che non è comprensibile dalla mente umana. La mente razionale governata dal maschile Kronos parla di coincidenze e casualità, mentre l’istinto sa che il caso non esiste.
Infatti, quando ci ritroviamo ad osservare le cose da altri punti di vista ci rendiamo conto di come tutto si sia incastrato in modo magico, anche perfetto se consideriamo che un occhio attento può comprendere che è andata nel solo modo in cui poteva andare.
Kairos e le energie femminili
Pensando al mestruo sarà capitato a tutte di sperare che arrivasse in una settimana piuttosto che in un’altra, magari per godersi meglio le vacanze o altri impegni, ma il corpo non sente queste logiche razionali e fa quel che vuole lui. Essendo connesso alla Luna sia come fase che come segno zodiacale, il sangue arriva quando quel ciclo mestruale è giunto a compimento e a stabilirlo è Kairos, un tempo più fisico e meno concettuale rispetto a Kronos che sperava di programmarlo nel dettaglio.
Se ci affidiamo solo a Kronos possiamo cadere nella trappola della frustrazione, della rabbia e del rifiuto del corpo e dei suoi tempi. Se, invece, consapevolizziamo Kairos possiamo tentare di avere fiducia in una saggezza superiore che guida tutto e fa sì che ogni cosa vada come deve.
Siccome viviamo una società polarizzata al maschile che non vede il calendario lunare importante come quello gregoriano, per noi donne è importante ricordarci di Kairos e di come sia salvifica la connessione con i nostri personalissimi ritmi interiori. Questi ci permettono di vivere seguendo la nostra unicità e la nostra essenza.
Non è anomalo in una società come la nostra vivere Kronos un po’ too much, tanto da perderci tra ansie, frette e paragoni, con questo la meditazione può essere utile. Hai mai provato?
E se ti dicessi che potremmo creare una meditazione su misura per te? Scrivimi e ti spiego tutto nel dettaglio 😉