Ogni anno che termina mi parla sempre di un ciclo che si chiude e di uno nuovo che, poi, si apre. Ogni passaggio ha bisogno di essere benedetto affinché prenda la forza necessaria di guidarci lungo il cammino. Così ho deciso di concludere questo anno parlandoti dell’Arcano numero diciassette, le Stelle.
È un archetipo molto benefico che parla di vita allo stato puro. Come ben sai, ogni arcano maggiore è chiamato anche ‘casa dio’ perché rappresenta una tappa evolutiva necessaria per la nostra anima.
Entriamo in questa energia dopo aver sperimentato l’archetipo della Torre. Se questa carta ti sta richiamando concetti di morte e sfortune varie, ti chiedo di non lasciarti intimorire, ti ho spiegato che il terrore creato intorno a quell’archetipo è solo un racconto culturale distorto; in realtà è un arcano che parla di liberare l’essenza dalle sovrastrutture e dai condizionamenti.
Dopo un passaggio così impegnativo l’anima ha bisogno di riconnettersi con sé stessa e con il cosmo, quindi nell’arcano delle stelle può riposare, rinascere e purificarsi.
Le stelle Rider Waite
Andiamo ad analizzare la carta del mio mazzo preferito, i Rider Waite dove vediamo una donna, completamente nuda e inginocchiata di fronte ad una pozza d’acqua, con due anfore nelle mani, intenta a riversarne l’acqua. Si trova sotto un cielo con sette stelle bianche e una gialla, alle sue spalle ci sono un albero e un uccello mentre la vegetazione appare florida.

In questo arcano l’anima ha bisogno di riconnettersi con la natura e i suoi cicli. Dopo aver assistito al crollo delle sue maschere, ha bisogno di Madre Natura per riconnettersi al sacro. È un passaggio che tutti abbiamo sperimentato, i cambiamenti forti inevitabilmente ci spingono a barcollare facendoci rischiare di perdere la rotta. La natura in quei casi è al nostro servizio: osservando i cicli di vita-morte-vita ci rendiamo conto di essere in un ciclo eterno dove niente finisce davvero ma si limita a cambiare forma.
Una volta preso coscienza di ciò, ci sentiamo riconnessi al cosmo e a qualcosa di più grande. Questo è l’effetto del radicamento alla natura intesa sì come verde, piante e vegetazione, ma anche come corpo, presente, qui ed ora perché la Grande Madre è lì che ci riconnette. D’altronde il ciclo vita-morte-vita ricorda molto il ciclo mestruale e le varie fasi che sperimentiamo nel corso del mese e della vita.
La simbologia della donna nella carta delle Stelle
La donna nuda rappresenta l’energia femminile, la vita, l’eternità, la ciclicità. È nuda perché il crollo della torre ha spazzato via ogni copertura e lei sa di non aver più niente da nascondere.
L’acqua rappresenta sia le emozioni che le memorie emozionali accumulate nel tempo. Lo scambio di fluidi nelle ancore rappresenta la purificazione e il rilascio emotivo. Questo gesto pulisce sia l’acqua che lo stagno e nutre la terra, simbolo di razionalità, che a sua volta produce vita sottoforma di vegetazione.

L’unico lato ombra di questo arcano è la posizione del corpo della donna: guarda verso sinistra, cioè il passato; quindi, rischia di concentrarsi troppo sulla purificazione del passato e dimenticarsi di guardare quelle stelle che la benedicono dall’alto.
Significato delle stelle nei tarocchi
Nella carta vediamo otto stelle di cui sette bianche e una gialla luminosa. Il numero otto rappresenta l’infinito e la stella più grande è Venere, il pianeta della guarigione, della bellezza e dell’armonia. La luce di Venere illumina anche i capelli della donna che sono simbolo di creatività e sessualità.
Il cielo è azzurro, colore che si crea mischiando il blu (lo spirito) con il bianco (la purezza). Il significato esoterico ci riporta alla pace, all’armonia e alla tranquillità più assoluta.
Nell’albero alle sue spalle io rivedo le radici, ciò che ha sperimentato fino ad oggi e da cui si sta anche purificando. Mi piace pensare che sia sempre presente un simbolo che ci ricordi il sostegno degli avi e come dice Wangari Maahtai ‘un Albero spinge le radici nel profondo nel terreno e tuttavia svetta alto verso il cielo. Ci dice che per poter ambire a qualcosa dobbiamo essere ben piantati per terra e che, indipendentemente da quanto in alto arriviamo, è sempre dalle radici che attingiamo il nostro sostentamento’
L’uccello che vedi sull’albero è un Ibis, uccello considerato sacro nell’antico Egitto sia per il suo potere purificatore, in quanto ripuliva l’ambiente non solo dai serpenti e dai rettili (da sempre simboli depotenzianti) ma anche dalle carogne (quindi da ciò che ormai è passato), e sia per la sua associazione all’anima e al volo verso l’evoluzione riservato a chi è in grado di accedere alla conoscenza.

Le stelle ci parlano di poesia, ispirazione e magia. Chi non si è mai incantato di fronte a un cielo stellato? Siamo invasi ogni giorno dai neutrini, il respiro delle stelle, atomi ricchi di informazioni che attraversano i nostri campi elettromagnetici ed è per questo che i pianeti, i segni zodiacali, le lune piene e il cielo ci influenzano così tanto.
Questo arcano è, quindi, connesso all’astrologia, quella sacra che ci rammenta i prossimi passi evolutivi che siamo chiamati a fare. Infatti, dopo questo arcano per l’umano arriva il momento di tuffarsi dentro sé stesso entrando nell’archetipo della Luna.
Noi, invece, ci prepariamo ad un nuovo anno che porterà benedizioni, sogni realizzati e speranze concretizzate!
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