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Uno dei lati più magici potenti dei Tarocchi risiede nella loro versatilità. Nonostante siano uno strumento antichissimo la loro simbologia è perfettamente in grado di adattarsi ad altre discipline come, in questo caso, le Costellazioni Familiari.

Oggi ti parlo di tre arcani minori e per arrivare fin qui ti ricordo che abbiamo già parlato dei primi 4 presenti nel seme di coppe, ora continuiamo con la spiegazione.

Significato 5 di Coppe nei Tarocchi 

Qui incontriamo un’altra faccia del dolore: il lutto. Vediamo una figura non identificata voltata di spalle, indossa un mantello nero e ha lo sguardo rivolto verso terra dove ci sono 3 coppe rovesciate da cui fuoriesce del liquido. Alle sue spalle ci sono 2 coppe ancora in piedi, c’è un canale e un ponte mentre il cielo è grigio e cupo.

Significato 5 di Coppe nei Tarocchi Rider Waite

Il cielo è grigio in segno di neutralità e ben rappresenta quel limbo che sperimentiamo quando attraversiamo un lutto. Non mi riferisco solo alla perdita di una persona ma anche alla fine di un lavoro, di un’amicizia o di un amore. È quell’attimo in cui siamo di fronte al dolore della perdita e diciamo di non voler più provare sentimenti, magari restando single a vita per proteggerci. È quella sensazione di perdita di fiato che ci fa incurvare la schiena in segno di perdita di forza.

Quando ‘perdiamo’ o quando una fase giunge a morte simbolica con essa muore anche una parte di noi ed è quella parte che ci ha tenuti lì dove eravamo sentendoci vivi. Un lutto va vissuto fino in fondo: maggiore è il permesso che ci diamo nel viverlo e maggiore è la guarigione animica che ne traiamo.

Non si capisce se la figura sia maschile o femminile perché, secondo me, è una fase di passaggio che non ha sesso: riguarda uomini e donne, maschile e femminile, grandi e piccoli. Lo sguardo è rivolto comunque a terra: guarda ciò che ha perso, ciò che c’era, ma che ora non c’è più, o meglio, che ora ha cambiato forma.

La simbologia dell’acqua nel 5 di coppe

L’acqua e il ponte che si intravedono parlano di un modo di dire molto diffuso: “quanta acqua sotto ai ponti dovrà passare prima che tornerò ad amare di nuovo?” oppure “ne è passata di acqua sotto ai ponti per arrivare fin qui”. Le due coppe alle spalle contengono ancora i semi delle carte precedenti. Rimangono lì a sedimentare affinché l’umano riuscirà a vederli.

Nonostante in questa fase non si veda altro che l’amarezza e la tristezza l’amore rimane lì pronto a rigermogliare. Per quanto riguarda le costellazioni familiari questa carta raffigura egregiamente quello che viene definito irretimento. Quando la vita non fluisce perché ci sono tanti blocchi e problemi è importante comprendere dove (del tutto inconsciamente) stiamo guardando.

La costellazione familiare nascosta nel 5 di coppe nei Tarocchi

La costellazione familiare nascosta nel 5 di coppe nei Tarocchi

A livello costellativo qui c’è un discendente (la figura con il mantello) che guarda in basso verso il mondo dei morti o verso una traccia energetica pesante lasciata da un evento che ha traumatizzato e coinvolto i suoi antenati. Ricorda, siamo tutti collegati, anche se può sembrare che ci siano secoli a dividerci.

L’albero genealogico è composto da noi, i nostri fratelli vivi e morti (anche quelli abortiti o morti in culla), i nostri genitori e i loro fratelli vivi e morti, i nonni, i bisnonni e raramente i trisavoli. Inoltre, vi fanno parte tutti quegli antenati con destini difficili come suicidi, omicidi, guerre etc..

Sai, abbiamo 3 livelli di coscienza: individuale, collettivo e spirituale. La coscienza individuale la percepiamo in base a ‘bene e male’, ma le regole che determinano cosa sia bene e cosa male sono dettate dalla coscienza collettiva, totalmente inconscia ed impercepibile. La coscienza collettiva è a sua volta mossa dalla coscienza dello spirito per la quale ogni cosa è perfetta così com’è.

La coscienza collettiva è percepibile attraverso il campo morfogenetico: un appartenente ad un gruppo quando registra una nuova informazione la mette a servizio di tutto il gruppo. C’è una forza vitale invisibile che entra in atto e la si vede manifesta in tanti esempi (moltissimi nipoti di coloro che morirono nelle camere a gas soffrono di asma).

Siamo animali e abbiamo il cervello rettile che è il database di tutti i programmi di sopravvivenza: inconsciamente sappiamo che senza il nostro gruppo di appartenenza non saremmo in grado di sopravvivere e pur di appartenergli saremmo in grado di sacrificare la vita stessa. Così facendo (inconsciamente) ci facciamo carico di pesi, blocchi e destini non nostri e ne finiamo irretiti per amore cieco.

Potremmo vivere sì delle vicissitudini complesse ma una parte di noi sente in questo modo di essersi meritata l’appartenenza al clan familiare e, quindi, di avere la sopravvivenza garantita. In realtà, appartenere è un nostro diritto di nascita e le Costellazioni Familiari servono a ricordarcelo così da lasciare a ognuno il proprio destino e poterci occupare solo del nostro.

Amore cieco e irretimenti nel 5 di Coppe

Quello che ci muove a farlo viene chiamato anche amore cieco: è un amore che non vede le conseguenze del suo agire, detto anche amore ignorante perché le ignora. Ci facciamo carico dei destini e difficoltà avute dai nostri antenati perché amando ciecamente crediamo che se ce ne occupiamo noi loro poi saranno liberi. Così facendo, però, la nostra vita non fluisce e paghiamo il prezzo di un amore che ignora le conseguenze del suo agire.

Potrebbe essere che la figura rappresentata abbia perso uno o più fratelli? In questo caso l’inconscio guarda verso i fratelli e dice: “Cari fratelli, io vi seguo, vengo con voi”. Contemporaneamente guarda i genitori e dice: “Lo faccio io al posto vostro”.
L’amore cieco spinge anche a questo. L’amore ha un suo ordine sacro, ma l’amore cieco lo infrange inconsapevolmente.

Questa carta è, così, una costellazione familiare disegnata perfettamente. Le costellazioni familiari sono un ottimo modo per andare a ripristinare gli ordini e liberarci dalle zavorre non nostre. Ci permettono di vivere il nostro destino e aiutano a scrivere una nuova storia, in cui ognuno ha il suo destino ed ogni destino è sacro ed è un grande atto di amor proprio. “Io al posto mio e tu al posto tuo”

6 di coppe nei Tarocchi: significato evolutivo

In questa carta vediamo 2 figure umane, 6 coppe, una casa sullo sfondo e una guardia. Dopo aver sperimentato l’amarezza, l’irretimento, la chiusura del cuore per autoprotezione i semi rimasti nella quinta coppa della carta precedente sono germogliati verso qualcosa di nuovo. Le due figure possono sembrare due bambini oppure un adulto bambino e una bambina anziana.

6 di coppe nei Tarocchi Rider Waite: significato evolutivo

Qui avviene l’incontro alchemico con il bambino interiore: quella parte di noi che rimarrà bambina anche in età adulta mantenendo le caratteristiche della nostra infanzia. È quell’aspetto di noi che ci porta giocosità, creatività, stupore e contatto con lo spirito, oltre alla vulnerabilità e al bisogno. Il bambino interiore detiene anche le ferite dell’infanzia: conserva le memorie dell’Asso di Spade oltre che del Due e Tre di Spade.

Detiene le memorie vissute in utero e nei primi anni di vita. In questa carta si vede come l’adulto entri in contatto con il suo bambino interiore, nutrendolo con un dono. Quella coppa rifiorita è un gesto simbolico molto potente perché in sé porta una nuova immagine che parla di autoriconosciemnto e integrazione.

Vista attraverso le costellazioni familiari può essere anche il discendente che va dall’antenato a rendergli onore dopo aver sciolto l’irretimento e aver lasciato all’antenato il suo destino ed essersi ripreso il proprio posto. Qui c’è un ritorno all’infanzia, ai dolci ricordi, ai primi amori e forse anche ai nuovi amori con una visione romantica.

La casa nella carta del Sei di Coppe

Alle spalle c’è una casa con una guardia. La casa è il Sé superiore, la nostra essenza. I greci la chiamavano daimon mentre i cattolici angelo custode. Il Sé è quella parte sacra e incontaminata di noi che agisce su di noi come angelo custode. La guardia è il simbolo di protezione del luogo sacro: ogni rientro a casa è protetto dal corpo, dalla fisica, dalla materia.

Quel senso di protezione ci mette a nostro agio e qui possiamo ri-esplorare l’amore e i sentimenti che abbiamo già sperimentato in totale sicurezza, senza soffrire. La guardia è un uomo, un maschile, mentre la casa è femminile. Siamo in un punto di integrazione alchemica molto profondo: l’umano qui torna a casa in sicurezza ed incontra il suo bambino interiore per raccontargli una guarigione in atto.

Cosa significa il 6 di coppe nei Tarocchi?

Qui c’è anche una guarigione diversa da quella sperimentata nel 4 di Spade: rispetto ad allora l’umano ha viaggiato parecchio entrando in contatto con più parti di sé, ora è più completo. Questo viaggio lo ha aiutato a risanare, integrare e vedere le ferite che si portava dietro dall’infanzia. Questa guarigione si vede dalle sei coppe completamente ricche di fiori: ogni ferita ha mostrato la sua zona fertile.

È una carta che parla di innocenza, dolcezza, pace, rispetto, fiducia, ricordi e tranquillità. “Anche in tuo onore”

Significato del 7 di Coppe nei Tarocchi

Fluiamo ancora in avanti ed entriamo nell’energia del 7 di Coppe. Questa carta rappresenta innanzitutto l’emblema della Tarologia stessa: parla di un futuro svelabile solo in parte, senza troppi dettagli aggiuntivi e con delle limitazioni. La cartomanzia svela solo in parte ciò che sarà, ma ci sono tantissimi fattori che possono cambiare il corso delle cose.

Il libero arbitrio, i colpi di fortuna, le prese di consapevolezza e le illuminazioni improvvise spesso non vengono previste e sono quei fattori che possono cambiare il nostro futuro. La Tarologia aiuta ed è sacra per capire il qui ed ora poiché comprendendo quello che abbiamo intorno possiamo scegliere e agire diversamente per il futuro.

7 di Coppe Rider Waite 

In questa carta viene raffigurata una figura maschile di spalle con di fronte 7 coppe sospese per aria dentro alle quali ci sono diversi simboli.

Significato del 7 di Coppe nei Tarocchi Rider Waite

Analizziamo insieme ogni dettaglio per il quale ci sono diverse filosofie di pensiero che ci danno interpretazioni differenti, qui ti riporto quella che sento più affine a me.

Il drago dentro ad una coppa rappresenta le nostre ombre interiori, dette anche demoni, l’alloro ci parla di vittoria, gloria e successo mentre il serpente è l’emblema delle tentazioni.
Il viso, poi, rappresenta l’amato, i gioielli la bellezza, mentre il regno dentro alla coppa raffigura i possedimenti materiali. La coppa al centro ha un simbolismo molto profondo: cosa vi è lì dentro non è dato saperlo, almeno in questa fase, perché è ricoperto da un velo. Il velo in sé ha un simbolismo antichissimo: occulta, vela e rivela ciò che è al suo interno e del quale ne asseconda la forma.

Cosa significa il 7 di Coppe?

A questo punto, l’umano sa che c’è altro nell’universo e dentro di sé, sa che c’è qualcosa che ancora non ha visto, una parte di sé celata sotto al velo. Ancora non si svela. Perché? Per accedere ad informazioni così profonde sono necessarie iniziazioni simboliche. Ciò che è celato sotto al velo non è alla portata di tutti e si svelerà solo in certe condizioni, forse a tratti.

Anche da qui parte il mistero insondabile della figura umana che non si mostra. Restiamo sempre dentro a qualcosa di misterioso che ci guida e al quale dobbiamo riporre fiducia. In breve, “siamo mossi da qualcosa di più grande e saggio di noi”.

Il nostro viaggio nel seme di Coppe proseguirà il prossimo mese, non perdertelo, iscriviti alla mia newsletter.



Sabina

Nella vita traduco Simboli e Metafore in parole semplici.

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